Italia e Estero

Minore alimentava chat pro Isis, pronto ad attentato a scuola

Da Trieste gestiva chat e canali pro Isis sul social network Telegram. Forse con l'intento di far esplodere un ordigno rudimentale a scuola
  • Cyber Jihad, un minore dietro chat e canali pro Isis
    Cyber Jihad, un minore dietro chat e canali pro Isis
  • Cyber Jihad, un minore dietro chat e canali pro Isis
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    Cyber Jihad, un minore dietro chat e canali pro Isis
AA

C'era un minorenne italiano di origine algerina dietro due chat chiuse e diversi canali Telegram (il social network i cui messaggi si cancellano dopo 24 ore) in cui venivano diffusi messaggi di propaganda dell'Isis tradotti in italiano e fatti atti di proselitismo per spingere i membri a compiere attentati.

L'indagine della Polizia, condotta dagli uomini della sezione Cyberterrorismo della Polizia Postale di Trieste e delle Digos del capoluogo friulano e di Udine, è partita nel dicembre del
2016 con l'obiettivo di individuare i membri del canale Khalifah News Italy. Il minorenne è stato denunciato.

L'intervento della Procura dei minori e della Polizia di Stato ha consentito di superare la mera fase accertativa della responsabilità penale del minore e l´avvio di un dedicato percorso di recupero e deradicalizzazione, reso possibile dallo "scollegamento" del giovane dalla rete del cosiddetto "cyber jihad".

Secondo gli investigatori il minorenne sarebbe stato pronto a realizzare un dispositivo rudimentale per compiere un'azione nella scuola da lui frequentata. Grazie ai servizi di pedinamento in collaborazione con le Digos territoriali, è stato sottoposto a controllo lo zaino del ragazzo dove sono stati trovati solo diversi documenti manoscritti in lingua araba e una bandiera dell'Isis realizzata manualmente dallo stesso ragazzo.

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