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Una pasticceria fallita come sponsor della serie A femmile

Lo sfogo del presidente del Brescia, Giuseppe Cesari: «Che speranza di investimenti poteva dare al Calcio femminile italiano?»
Giuseppe Cesari, presidente Brescia calcio femminile © www.giornaledibrescia.it
Giuseppe Cesari, presidente Brescia calcio femminile © www.giornaledibrescia.it
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«Una pasticceria di Busto Garolfo sull'orlo del fallimento in perdita costante, che speranza di investimenti poteva dare al Calcio femminile italiano?». Se lo chiede Giuseppe Cesari, presidente del Brescia calcio femminile, dopo che il tribunale di Busto Arsizio ha dichiarato il fallimento di «I Dolci Sapori srl», main sponsor dall'estate scorsa del campionato di calcio di Serie A femminile. 

«Immediatamente chiesi ai vertici federali in cosa consistesse l'investitura a main sponsor di una realtà economica del genere, a parte la fornitura di una ridicola partita di palloni nemmeno sufficienti ad arrivare a metà anno e alla simpatica torta tagliata in mezzo al campo il 23 settembre a Forlì dopo la Supercoppa neppure sufficiente per le 22 in campo» spiega Cesari. 

«Mi sono preso critiche e ho subìto pressioni dalla federazione per esporre lo striscione "I Dolci Sapori" durante le partite casalinghe al Club Azzurri di Brescia, ma la mia risposta è sempre stata che fin tanto non sarebbero stati chiariti gli aspetti di vantaggio per il calcio femminile nel pubblicizzare quell'azienda, in casa Brescia solo i nostri sponsor (che pagano per legare la loro immagine a quella della mia società) avrebbero avuto pubblicità» aggiunge il presidente del Brescia calcio femminile. «Ad oltre un mese dalla sentenza del fallimento nessuna comunicazione della Lega nazionale dilettanti ci è giunta in merito, mentre la serie A continua a portare il logo e pubblicizzare "I Dolci Sapori srl"» chiude Cesari.

 

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