Sono apparsi, nella notte, nei paesi di Chivasso e Grugliasco, due striscioni che attaccano il business dell’immigrazione firmati CasaPound. L’azione è nata dopo la notizia dell’arrivo di un numero non ancora ben precisato di profughi, probabilmente eritrei e libici che saranno alloggiati nell’ex convento dei cappuccini a Chivasso e in borgata Gerbido a Grugliasco.
Matteo Rossino, responsabile provinciale di CasaPound, esamina la drammatica situazione di Torino e provincia: ”È ormai lapalissiano che l’immigrazione clandestina è uno strumento per racimolare parecchi soldi, ma questo porta alla creazione di veri e propri quartieri ghetto ed un aumento della criminalità e dell’insicurezza nelle aree in cui vengono alloggiati questi fantomatici richiedenti asilo. Ogni giorno in Barriera di Milano, nella zona dell’ex Moi e in San Salvario abbiamo sotto gli occhi i risultati di politiche scellerate che hanno creato sacche di criminalità difficili da contrastare.
La situazione in provincia non è migliore e noi non vogliamo che Chivasso e Grugliasco diventino due città ghetto ostaggio di immigrati.
Se ci sono dei posti letto, allora che vengano dati alle famiglie italiane in emergenza abitativa! Solo che evidentemente queste non porterebbero profitto a chi li ospita, e quindi nessuno lo farà.”
Domenico Giraulo, portavoce chivassese del movimento, non nasconde preoccupazione in merito all’annuncio dell’arrivo di almeno venti profughi: ”vogliono trasformare le stanze dei frati cappuccini in un dormitorio per immigrati, la città di Chivasso ha già molti problemi di sicurezza, senza dover aggiungere anche questo. Siamo già scesi in piazza per protestare contro il degrado in stazione e contro le decine di parcheggiatori abusivi che assillano i cittadini nei pressi del mercato. Siamo pronti a dare battaglia contro questo business dell’immigrazione che riempie le tasche alle cooperative rosse e svuota quelle degli italiani.”
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