CIRIE'. Spari contro la vetrina di Aci e assicurazione, è mafia?

Due colpi di fucile. Due pallettoni sparati contro la vetrina della Sara Assicurazioni e dell’Automobile Club d’Italia di via San Maurizio 15 a Cirié, attorno alle 21 di venerdì.

Chi sia stato, al momento, non si sa. Ma è quello che stanno cercando di capire i carabinieri della compagnia di Venaria, in particolare del nucleo operativo di Venaria e dei colleghi della tenenza di Cirié.

I residenti assicurano di aver sentito i due colpi e poi il rumore di una moto, che scappava via a forte velocità. Gli inquirenti dovranno capire se in sella di quella moto ci fosse una o ci fossero due persone. Quello che sembra certo è che si sia trattato di un gesto intimidatorio, di chiaro stampo mafioso.

I titolari della compagnia assicurativa e dell’Aci hanno ribadito ai carabinieri di non aver mai ricevuto intimidazioni e pressioni nel corso di questi anni.

Gli spari, vista l’ora, non hanno colpito nessuno. Anche se all’interno ci sarebbe stata una donna, che è già stata ascoltata dai militari - coordinati dal capitano Giacomo Moschella - alla pari di altre persone: residenti e altri dipendenti dei due servizi.

In queste ore, le indagini stanno anche tornando indietro nel tempo. Perché i militari sono dell’idea che gli spari all’Aci e all’agenzia Sara di Cirié siano partiti dalla stessa persona che aveva colpito, nell’aprile scorso, la pizzeria “Amici per la pizza” di via Prever, nella zona industriale di Cirié. In quella circostanza erano stati ben cinque i colpi, con un’auto scura che era poi fuggita via di corsa, così come dissero alcuni testimoni.

Nel 2017, invece, dei colpi furono scaricati contro la Mercedes di un 29enne, nelle vicinanze del Villaggio Sant’Agostino.

Chiari e limpidi avvertimenti di una persona che potrebbe davvero avere le ore contate, prima di essere assicurato alla giustizia.