IVREA. Il Vescovo: “San Savino è unità nella diversità”

Nell’edizione di San Savino 2015 fui invitato ad intervenire al convegno inaugurale promosso dagli organizzatori, dal titolo: “San Savino, da festa patronale a evento nazionale”.

A prima vista il titolo del convegno poteva sembrare al Vescovo della Diocesi di Ivrea, la tentazione di una progressiva e ulteriore laicizzazione di una tradizione religiosa ai fini turistico - commerciali.

Dovetti però convenire che , nella relazione del presidente e nei veri interventi che mi precedettero, non solo gli aspetti  storico - culturali ma il rispetto delle tradizioni religiose furono al centro del dibattito e vennero sottolineati come il valore aggiunto per la creazione di un evento unico e non omologabile.

Volli sottolineare, in quell’occasione, che cos’è per noi la Festa Patronale. L’espressione, dissi, è ancora in uso, ma forse di essa non si coglie più, in modo immediato, il significato profondo del termine. Festa Patronale vuol dire che si fa festa perchè c’è un “Patronus” che, come il”Pater”, da cui il termine deriva, è punto di riferimento. Mi pare importante, nel nostro tempo, ripensare questa convizione che ha sorretto il cammino del nostro popolo. Ed è una riflessione che vale per tutti, credenti e non credenti.

Sottolineo che in questi ultimi tre anni, negli atti e nei programmi degli organizzatori, ho sempre trovato uno spirito inclusivo nel coniugare religiosità e laicità come collante di una comunità. Questa unione rende il Vescovo della Città particolarmente felice.

San Savino è oggi occasione di unità nella diversità, con carattere fortemente partecipativo, frutto di tanti sforzi e carichi di responsabilità di chi tiene in vità un appuntamento altamente simbolico e significativo per Ivrea e il territorio.

Buon San Savino a tutti!

Edoardo, Vescovo