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IVREA. Il super-uomo con super-poteri del Pd

IVREA. Il super-uomo con super-poteri del Pd

mauro salizzoni

Il governatore Chiamparino? A Ivrea c’è già chi lo chiama “Pierino”. Ed un coro di “Pierino contro tutti”, “Pierino colpisce ancora” passando da “Giggi il bullo” e “Mortacci”... E sono i film con Alvaro Vitali...

Capita questo quando a Torino si punta tutto sulle regionali del 2019 prendendo sotto gamba le comunali che si terranno da qui a qualche settimana. E fu così che il super-medico e super-uomo, il re dei trapianti Mauro Salizzoni rigorosamente ripreso con la foto del Che-Guevara appoggiata sul lato sinistro della scrivania, prima viene catapultato sotto le rosse torri nella lista del Pd in appoggio a Maurizio Perinetti, scatenando una lunga serie di defezioni e fugggi fuggi tra ex balluriani e renziani della prima ora, poi, quando ancora non s’era finito di contare i cadaveri sotto il ponte passerella, ecco l’annuncio della doppia candidatura, oltre che a Ivrea, pure alla Presidenza della Regione Piemonte.

Non l’avesse mai detto o fatto.  Sarà anche un super-uomo e un un super-medico, ma di “Messia” ce n’è già stato uno.

Su Chiamparino, detto “Pierino”, auto proclamatosi “traghettatore” del Pd in un momento di assenza del segretario regionale (Gariglio si è dimesso) si è scatenato uno di quei pandemoni che si sa com’è iniziato e non si capisce ancora bene dove porterà...

A dar fuoco alle polveri si è subito precipitato il neo senatore Mauro Laus, bocciando il metodo aldilà della persona. E sono parole dure come le pietre. “Chiamparino? - ha inforcato Laus - Non deve passare il testimone a nessuno. E non devono uscire più nomi, perché Salizzoni poteva essre un buon nome ma così è bruciato”.

Che è un po’ come dire a uno di stare zitto. Di non parlare. Di tacersi per sempre.

S’aggiunge la critica neppure troppo velata al goverrno regionale nel suo insieme. Così chiara da far dire a “Pierino” che se questo è il pensiero del Pd, tanto vale far cessare ogni genere di collaborazione...

Ora è chiaro che con un partito messo così, anche a Ivrea il centrosinistra sta viaggiando senza bussola.

Il punto di partenza è che se tutto dovesse andar com’è scritto, si avranno almeno tre candidati del centrosinisgtra. Uno del Pd (Maurizio Perinetti) uno per la Sinistra Italiana e altre liste civiche (Francesco Comotto) e uno per Mdp (Patrizia Presbitero).

Da qui l’appello di Augusto Vino del Circolo Brat ad un tavolo delle sinistre, eventualmente aperto ad una candidatura unitaria, che significherebbe, senza tanti giri di parole, un passo indietro di Comotto, di Presbitero e pure di Perinetti...

Diciamo che a Vino si concede quasi tutto? Diciamocelo. E Vino, infatti, è proprio quello che ha perso il congresso cittadino contro Luca Spitale, poi è uscito dal Pd, poi ha appoggiato Maurizio Perinetti alle primarie, il tutto nell’arco di pochi mesi.

Immediata la risposta di Franco Giorgio di Mdp. Favorevole su tutta la linea.

“Proviamoci” gli risponde, anche se a suo dire sono chiare le responsabilità della spaccatura.

“Sin da novembre abbiamo provato a “lavorare” per l’unità della sinistra e del centro sinistra - dice e scrive Mdp - Ma il PD renziano di allora ci rinviò al dopo le primarie e, a tutt’oggi, siamo ancora in attesa di un incontro ufficiale....”

E poi c’è Comotto.

“Ci siamo sentiti dire che la sua candidatura a Sindaco non era trattabile - sottoline Franco Giorgio - e che nessuna identificazione “di Partito” sarebbe stata accettata. Non più tardi di dieci giorni fa abbiamo tentato l’ennesima “cucitura” con Sinistra Italiana di Ivrea (tanto più sull’onda del buon risultato elettorale, in Città, di Liberi e Uguali) ma ci è stata ribadita la scelta fatta in allora....”

Morale? Mdp è pronta al confronto. “Con tutti - mettono le mani avanti  - purchè nessuno ponga veti e vi sia pari dignità di chi si siede attorno al tavolo...”.

In caso contrario andranno da soli come preannunciato e la responsabilità sarà degli altri....

La verità? La verità è che non si capisce bene che cosa vogliano quelli del Circolo Brat. Mettere in discussione Perinetti? Impossibile! Convincere Comotto a fare un passo indietro? Altrettanto inverosimile...! Eppure Augusto Vino ci crede...

“E’ molto tardi - dice - ma forse è ancora possibile cominciare a tessere quella tela dell’unità a cui poco si è lavorato. La campanella suona per l’ultima volta. ...”.

Sarà.. Intanto nel Pd fanno sapere di non volergli dare troppa corda. Non la vogliono dare a lui, così come non gliel’hanno data all’ex senatore Giorgio Panattoni estensore di una lettera sulla cupola...

“Parliamo di chi c’è in lista”, devia ogni polemica il segreteario Luca Spitale. E oltre a Salizzoni ci sarà Fabrizio Dulla capolista, quindi Andrea Benedino, Paolo Bertolino, Alessia Caserio e, udite udite, l’ex giudice Luigi Grimaldi che il centrodestra, fino alla scorsa settimana, avrebbe voluto candidare a sindaco...

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