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La privacy.

La privacy. Nei giorni scorsi per il mio compleanno, moltissimi amici mi hanno fatto gli auguri. Chi di persona, oppure con una telefonata, con un messaggio su WhatsApp, altri con SMS, ma tantissimi sul social con un post sul mio profilo su Facebook,, un tweet, una riga su Messenger. Fino qui tutto bene, se non fosse che i canali attraverso i quali comunichiamo sono diventati insopportabilmente numerosi. Ma ieri , appena accendo il il computer, Google, prima di tutti mi ha fatto gli auguri, con una torta virtuale e candeline, e cliccando sopra appariva la frase: “ Buon compleanno Giorgio!” Beh, che da Mountain View si preoccupino di farmi gli auguri mi da un pochino fastidio. Insomma da una parte questi canali permettono di comunicare velocemente ma d’altra parte sanno tutto di me e di noi. Poi il proliferare delle telecamere per la sicurezza mette fine alla privacy? Ma ne vale la pena? Pensate che sopra le nostre teste ci sono più di 1.700 satelliti, Alcuni dei quali sono solo a 500 chilometri sopra le nostre teste in grado di fotografare dettagliatamente la casa in cui vivo, e dei perfetti sconosciuti, in nome della sicurezza ne possono acquisire l’immagine. Mi viene in mente il romanzo di George Orwell dal titolo “1984” scritto nel 1949 quanto nella vecchia Europa lo spettro dell’autoritarismo aleggiava pesante, con il “Grade Fratello”.. Insomma viviamo in un “Nuovo Mondo” ,e prendo in prestito il titolo del romanzo di Adolus Huxley, la video sorveglianza che certo serve per la sicurezza. Penso che il desiderio della riservatezza sia innato in noi esseri umani, che prescinde dalla cultura e dall’epoca a cui si vive. Se ne trovano tracce anche nella Bibbia e e nel Corano. La mia riflessione è se adesso siamo infastiditi dalla continua perdita della privacy., la società forse ne comprenderà il valore quando sara perduta per sempre. Ma alloro lo stato di desolante oppressione immaginato da Orwell diventerà realtà oppure da ottimista pensare che la sorveglianza continua porterà ad un mondo migliore anche per salvare le vite umane e gli animali in pericolo? Se Orwell si fosse sbagliato e se il Grande Fratello serrve a salvare l’umanità invece che a ridurla in schiavitù? Favria 10.03.2018 Giorgio Cortese Tutto ciò di cui ho bisogno è già dentro di me, devo offrire risultati non scuse, le parole stanno a zero i fatti ad uno.
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