A pochi giorni dall'attesa decisione del Governo sulla candidatura italiana alle Olimpiadi del 2026 e dopo il batti e ribatti di ieri tra il sindaco di Milano Beppe Sala e il sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, oggi il presidente del Coni Giovanni Malagò e' tornato ad esprimersi sul cosiddetto 'tridente', sulla cui conformazione resta l'ostacolo della richiesta di Milano di una prima fila. "Il Cio e' entusiasta di una candidatura a tre", ha detto il presidente Coni lasciando intendere che il comitato olimpico sarebbe pronto ad assegnare i Giochi a tre citta' italiane per invogliare altri paesi alle prese con crisi di identita' olimpica e rinunce per motivi finanziari. Domani la giapponese Sapporo ufficializzerà la sua fuoriuscita anticipata dalla corsa, Stoccolma ci sta riflettendo dopo il cambio del vento politico e ritirarsi per "fuoco amico" rischierebbe di essere un altro rimpianto come Roma 2024. Giovanni Malagò, da un lato risponde con stile alla sindaca Raggi, che quel 'no' lo firmò su carta bollata e oggi sostiene che se cambiassero le regole del Cio magari ci riproverebbe ("puntualizzo solo che le regole sono già cambiate dal 2013. Era quello che cercavo di spiegare, ma non sono riuscito a farlo"), dall'altro lancia l'ennesimo appello ai contendenti sull'idea della candidatura a tre città. E mentre con un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri il Governo ha approvato i nuovi principi informatori del Coni, le 'regole' alla base degli statuti delle federazioni affiliate (tra le novita' l'introduzione di quote rosa nei consigli federali e lo stop al voto degli arbitri qualora non previsto a livello internazionale), il presidente del Coni, a proposito di Olimpiadi parla di "strada già ben delineata" e ribadisce che di tale ipotesi "il Cio è estremamente entusiasta, altrimenti non avrebbe mai dato un'autorizzazione in questo senso. Anche per loro rappresenta un'opportunità che apre scenari futuri nuovi". Un'ipotesi che Cortina, per esempio, ha raccolto da subito e oggi lo ha confermato per l'ennesima volta il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia: "Sono un grande sostenitore del tridente", ha spiegato Zaia. "So che se passa il tridente passano Milano, Torino, Cortina e passa la candidatura italiana - ha aggiunto - ci portiamo a casa le Olimpiadi e Cortina avrà lo sci alpino, il bob, lo skeleton e lo slittino. Avremo le Olimpiadi e quindi spero che si chiuda la partita. Da soli si fa prima ma assieme si fa più strada". Con "pari dignità tra le tre città" e una cabina di regia a Palazzo Chigi, anche Torino e la Regione Piemonte hanno dato il loro ok da tempo. Restano i dubbi di Milano, con Sala che da oltre un anno lavora al progetto di Milano 2026 mentre oggi si ritrova accerchiato tra Lega e Cinque Stelle. "Dai messaggi che riusciamo a leggere pare si stia andando verso una soluzione concordata", dice oggi il governatore lombardo Attilio Fontana, aggiungendo: "Il fatto che il sindaco Sala abbia richiesto che il brand Milano venisse valorizzato credo sia una scelta che può essere utile all' assegnazione delle Olimpiadi". Al momento, la partita si gioca tutta sul nome. Il Governo ha già annunciato che la decisione finale sarà resa nota il 18 settembre.
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