Striscioni, messe, necrologi e manifesti. Così il mondo dell'estrema destra ha ricordato l'anniversario della morte di Benito Mussolini, il dittatore fascista ucciso a colpi d'arma da fuoco 74 anni fa a Giulino, nel Comasco. La data del 28 aprile 1945 compare sui numerosi manifesti che sono stati affissi in diverse città italiane, come Terni, Sondrio e Roma. "Piovon fiori su piazzale Loreto", il testo su uno degli striscioni avvistati nella Capitale. Lo stesso messaggio che ha provato a pubblicare sui suoi social anche Caio Mussolini, il pronipote del Duce candidato alle prossime Europee nelle file di Fratelli d'Italia. Il politico, però, è stato bloccato, come denunciato da lui stesso. "Questa è la liberà ai tempi di Facebook", il suo messaggio. Durante la notte, a Roma, è comparso anche un enorme striscione a due passi dal Colosseo, a firma di Forza Nuova. "Mussolini per mille anni", recitava il manifesto, poi rimosso e sequestrato dalla polizia. "L'avanzata dei movimenti neofascisti in Italia non è solo un fenomeno politico - commenta Massimiliano Smeriglio, candidato del Pd alle Europee -, ma un problema culturale che il governo non solo finge di non vedere, ma addirittura sminuisce e in qualche misura rincorre, come dimostrano i rapporti equivoci di Salvini con l'estrema destra italiana ed europea". Alcune centinaia di persone, poi, hanno partecipato al corteo di Predappio verso la cripta Mussolini. Camicie nere e bandiere tricolore in mano, i militanti hanno reso omaggio al Duce con il saluto romano, accompagnati anche dalla 92enne Paola Gallo, ausiliaria della Repubblica sociale di Salò. A Brescia, invece, si è tenuta una messa in memoria del dittatore. Messa che, invece, è stata negata dal vescovo della diocesi di Ventimiglia. L'Anpi, che oggi ha dato l'annuncio della scomparsa di Libero Traversa - il partigiano 'Aiace' - ha denunciato poi due episodi di oltraggio alla memoria della Resistenza. A Milano è stata bruciata una corona in ricordo del partigiano Mario Peluzzi e, sempre nel capoluogo lombardo, sono comparsi adesivi con scritto "odio gli antifascisti". Le polemiche rischiano di proseguire anche lunedì, quando i movimenti di estrema destra - tra cui Casapound e Forza Nuova - si troveranno a piazzale Susa, a Milano, per ricordare esponenti di estrema destra, come Sergio Ramelli e Carlo Borsani. Contemporaneamente, a piazzale Loreto, si ritroveranno i movimenti antifascisti.
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