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TORINO. Migranti: mons. Nosiglia, si rinnova strage degli innocenti

TORINO. Migranti: mons. Nosiglia, si rinnova strage degli innocenti
"Nel Mediterraneo, che i romani chiamavano 'mare nostrum', il 'nostro mare' che univa l'Europa all'Africa e all'Oriente, si rinnova la strage degli innocenti. Purtroppo, l'immigrazione esplosa in tempi e modalità sempre più intensi, ha suscitato in tanti, anche credenti, serie difficoltà nell'accettare quella accoglienza serena e positiva che dovrebbe essere propria di un popolo, come il nostro, che di emigranti ha riempito il mondo". Così l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, nell'omelia della veglia di preghiera per i Martiri per la Fede e i Migranti defunti. "Torino e il nostro territorio - ha aggiunto - sono sempre stati accoglienti, con la Chiesa in prima linea. L'accoglienza, con il salvataggio in mare degli immigrati, è un passo necessario che dovrebbe essere posto alla base del nostro rapporto con ogni persona che chiede aiuto, sia italiano che straniero. Appellarsi alla responsabilità degli altri Stati Europei per fare fronte alla situazione è giusto, ma non può diventare un alibi". Nosiglia si appella poi alla comunità cattolica che dovrebbe sentirsi ancora più coinvolta, ma anche alle altre chiese cristiane e ai fedeli dell'Islam e di altre realtà religiose perché "facciano un patto di alleanza" su questi temi. "Quello che mi preoccupa in tutto questo infatti - conclude - è che mentre ci sono molti volontari, laici e religiosi che si coinvolgono, il popolo di Dio e la comunità civile restano spesso troppo apatici".
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