Abolisci il Cnel e il problema dei consensi sparirà, l’idea che convince il M5S

07/07/2018 di Redazione

Il ministro dei Rapporti con il parlamento e della democrazia diretta Riccardo Fraccaro ha proposto l’abolizione del Cnel. Secondo il Giornale, l’idea è stata lanciata per risolvere il grave problema di consensi che sta attanagliando il Movimento 5 Stelle dall’inizio del governo Conte. O Salvini, che in questi primi 100 giorni ha monopolizzato il dibattito politico in Italia.

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Sugli immigrati Fico dice una cosa – si legge nell’articolo a firma di Domenico Di Sanzo – e Di Maio un’altra? Il decreto Dignità non piace nemmeno agli alleati di governo della Lega? I sondaggi languono e il gradimento del capo politico è ai minimi storici? Nessun problema. C’è sempre un Cnel da abolire“.

Queste, invece, le parole dello stesso Fraccaro: “In tanti lo hanno detto, noi lo faremo. Aboliremo il Cnel, se non saranno Camera e Senato a farlo con i due terzi dei voti, ci sarà un referendum: niente di più bello che restituire la parola ai cittadini“.

A volte ritornato. E, nel caso del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, vengono presi di mira come facile mezzo per dissuadare l’opinione pubblica dai dossier principali del paese.

Su Twitter l’ex ministro Maria Elena Boschi ha ironizzato: “I Cinque Stelle propongono oggi di abolire CNEL e ridurre numero dei parlamentari. La proposta non mi sembra nuova. Loro sono il Governo del cambiamento: cambiano sempre idea. L’unica differenza è che Beppe Grillo vuole sorteggiare i senatori. E la chiamano #democrazia diretta“.

Dal Cnel intanto i diretti interessati cercano di allontanare il fatidico momento: “Non entriamo nel dibattito politico. La nostra attività non sarà frenetica, ma le assicuriamo che noi lavoriamo ogni giorno, rappresentiamo tutte le realtà del lavoro e se la politica vuole prendere provvedimenti dovrà farlo rispettando la legge“.

Sarà, ma la pacchia sembra proprio finita.

(Foto credits: Ansa)

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