Corinaldo, Luca Morisi risponde a Laura Boldrini e viene sommerso dalle critiche

È la prima volta che il social media manager di Matteo Salvini, la voce su Facebook e Twitter del ministro dell’Interno, replica direttamente a un tweet di Laura Boldrini. E non finisce benissimo per lui. Luca Morisi ha voluto dire la sua in replica alla frase dell’ex presidente della Camera che, in giornata, aveva sottolineato le priorità di Salvini nel giorno della tragedia di Corinaldo.

Luca Morisi interviene per rispondere a Laura Boldrini

La deputata aveva scritto: «Un Ministro dell’Interno serio si sarebbe precipitato ad Ancona dove stanotte sono morti sei giovani e ci sono decine di feriti Salvini invece ha altre priorità: fare un comizio ai suoi militanti Non perda altro tempo, vada subito nelle Marche».

Matteo Salvini si è recato solo successivamente ad Ancona, per dare il suo supporto alla comunità sconvolta dalla tragedia di Corinaldo, dove sei persone (tra cui cinque minorenni) sono morte nel corso di un evento organizzato in concomitanza del concerto di Sfera Ebbasta presso la discoteca Lanterna Azzurra. Nel corso di tutta la mattinata, invece, Salvini è rimasto a Roma per partecipare alla manifestazione della Lega indetta da qualche settimana e che si è svolta a piazza del Popolo.

I commenti degli utenti alla risposta di Luca Morisi

A questo punto, Luca Morisi si è sentito in dovere di replicare, ignorando che il tweet di Laura Boldrini voleva rappresentare una sorta di esortazione nei confronti del ministro a recarsi nelle Marche.

«Che vergogna e che tristezza questo tweet – ha scritto Luca Morisi -. Il Ministro è ad Ancona già da due ore. Ce ne fossero di rappresentanti delle istituzioni vicini al popolo come Salvini». Le sue parole, scritte sulla bacheca Twitter di Laura Boldrini, si sono rivelate un boomerang.

In tanti hanno evidenziato che quella dell’ex presidente della Camera era una esortazione: «La coerenza e il rispetto verso i giovani deceduti nella tragica notte ad Ancona, avrebbe dovuto spingere il ministro degli interni ad annullare la sua manifestazione – ha scritto un utente -…dove ha presenziato come una star…e poi, con comodo, si è recato sul luogo della tragedia». Un altro utente di Twitter è intervenuto sottolineando: «Strano io Salvini l’ho visto a Roma in Piazza del popolo a fare propaganda populista mentre a Corinaldo si contavano i morti e i feriti o era un suo cartonato?».

«Luca Morisi è venuto a provocare», parla il portavoce di Laura Boldrini

Nella polemica è intervenuto anche il portavoce di Laura Boldrini, Flavio Alivernini, che ha voluto replicare al social media manager di Matteo Salvini: «Boldrini ha fatto un tweet doveroso, in cui chiedeva al ministro dell’Interno – che il responsabile della sicurezza del Paese – di andare a Corinaldo, anziché starsene a Roma ad arringare i militanti della Lega e a fare propaganda. Cosa che poi il ministro, anche se tardivamente, ha fatto, grazie al cielo».

La risposta di Luca Morisi sul profilo Twitter di Laura Boldrini è stata letta come una provocazione: «Detto questo – ha proseguito Alivernini – Morisi è venuto a provocare sul profilo di Laura Boldrini usando una parola che poteva risparmiarsi: “vergogna”. Ma come? Lui che senza battere ciglio china la testa quando il suo capitano gli chiede di affidare tre ragazze minorenni ai peggiori istinti del web, lui che senza colpo ferire asseconda Salvini quando gli ordina di tacitare il dissenso delle opposizioni e della società civile esponendo alla gogna mediatica non solo politici ma anche attori, cantanti, artisti, giornalisti e personaggi televisivi. Proprio lui parla di vergogna?».

Infine, il portavoce di Laura Boldrini ha colto l’occasione per sottolineare le responsabilità a cui gli addetti alla comunicazione delle istituzioni e dei politici sono chiamati: «Certo, se il suo Capitano cita Martin Luther King tutto è possibile, ma c’è un limite – ha ricordato Flavio Alivernini -. Dalla marea di critiche che ha ricevuto oggi, Luca Morisi potrebbe trarre una lezione per il futuro: dietro ogni account Twitter c’è un uomo o una donna in carne e ossa che pensa, ricorda e sa esprimere un’opinione. La smetta di trattare le persone come profili da manipolare per incrementare i like e chieda al suo capitano di umanizzare un po’ la sua comunicazione. Altrimenti prima o poi – e oggi è accaduto proprio questo – la realtà ti presenta il conto».

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