Per la visita di Salvini, ad Atri è stata rimossa un’installazione sul dramma dei morti in mare

03/02/2019 di Enzo Boldi

Mentre Matteo Salvini si appresta a chiudere il proprio weekend elettorale in Abruzzo, c’è stata una corsa a rimuovere tutto ciò che sarebbe andato in contrasto con la linea politica del ministro dell’Interno. Il caso di Atri, cittadina in provincia di Teramo, è emblematico del sentimento che pervade gli italiani in questa determinata epoca storica. L’installazione per ricordare a tutti (e al leader della Lega) i morti in mare nel Mediterraneo è stata rimossa prima dell’arrivo del ministro in città.

Si trattava di mani di cartone che sbucavano dal selciato di fronte al Duomo, nella piazza centrale di Atri. Tutte rivolte verso il cielo a simboleggiare le richieste vane di soccorso da parte di tutti quei migranti che hanno perso la vita nella loro traversata alla ricerca di una vita migliore, inghiottiti dalla fredde acque del Mediterraneo dopo che i loro barconi o gommoni di fortuna li hanno abbandonati. Una protesta silenziosa nei confronti di Matteo Salvini, ma le cui tracce restano solo in alcune testimonianze fotografiche o attraverso dei video condivisi su internet.

Atri, rimossa l’installazione in memoria dei morti nel Mediterraneo per l’arrivo di Salvini

«Ministro, sentiti libero di esprimere, qui con i tuoi elettori, idee disumane di società – si poteva leggere in uno dei cartelli affissi attorno all’installazione -. Qui, tra queste mani che affondano, silenti come coloro che, in mare, hanno la testa nell’acqua. Coraggioso è chi mette in gioco la propria vita, non chi gioca con quella degli altri». Ma Salvini questa protesta civile e silenziosa non la vedrà mai, perché il tutto è stato rimosso e la polizia ha già provveduto a identificare le tre persone che hanno realizzato l’opera.

La protesta silenziosa, civile e senza clamori

«Una protesta silenziosa e civile contro la demagogia razzista e xenofoba del segretario della Lega e la politica del governo verso migranti e Ong – ha commentato il segretario del Prc-Sinistra Europea, Maurizio Acerbo -. Mentre le forze dell’ordine smantellano l’opera e identificano gli autori, noi ringraziamo i compagni artisti e attivisti che hanno realizzato questo intervento: Gianluigi Antonelli, Ilaria Fini, Marco Palermo, Caterina Anello, Giuseppe Forcella, Barbara Della Torre».

(foto di copertina da Twitter – video da canale Youtube Cityrumors Abruzzo)

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