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Ecco la stele dedicata a don Tonino sul porto di Giovinazzo: «Un faro di pace»

La Redazione
Il momento della inaugurazione della stele dedicata a Don Tonino sul porto di Giovinazzo
Il molo di Ponente intitolato ai "Costruttori di Pace". La voce del vescovo di Alessano risuona sul porto. Presto dei murales per colorare il "braccio"
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«Questa stele risplenderà come un faro». La similitudine scelta da Vincenzo Camporeale, poi ripresa anche dal vescovo Domenico Cornacchia, ha fotografato l’inaugurazione della stele dedicata a don Tonino Bello collocata sull’ex molo di Ponente del porto di Giovinazzo, da ieri molo “Costruttori di pace“. Il momento più emozionante dell’iniziativa voluta da “Osservatorio per la legalità e il bene comune” è avvenuto al momento della rimozione del drappo, quando sul porto, accarezzato dal sole che tramontava e da una una brezza che faceva dondolare le barche ormeggiate, sono risuonate le parole del vescovo di Alessano.n


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I MURALES «Questa stele si protende nel mare a sfidarne la forza, perché come diceva don Tonino “La pace va osata” – ha spiegato Vincenzo Camporeale, coordinatore di Osservatorio – Ma è al tempo stesso simbolo di rifugio e di accoglienza, così come il porto protegge le barche». Camporeale, che ha ricordato Enzo Castrignano («Un pezzetto di questa stele la dedichiamo a lui»), ha annunciato ulteriori iniziative: «Vogliamo che questo posto diventi un presidio di umanità e che non resti grigio e anonimo ma dipinto dei colori dell’arcobaleno con dei murales». Murales che il sindaco Depalma vorrebbe fossero il frutto di un concorso: «L’eredità più grande di don Tonino è quella che ognuno porta dentro di noi – ha detto Tommaso Depalma -. Questo simbolo sia richiamo e riflessione nel suo nome».n

LA “BENEDIZIONE” DEL PAPA Camporeale ha svelato anche un curioso retroscena legato alla stele. Un anno fa quando Papa Francesco stava volando in elicottero alla volta di Molfetta, in occasione della celebrazione del 25esimo dies natalis di don Tonino, alcuni membri dell’Osservatorio srotolarono una grande bandiera della pace sul molo durante il passaggio del velivolo. «Ci sbracciammo per salutare il Papa – ha raccontato Camporeale – ma l’elicottero passò così veloce. In seguito ci mandarono una foto della nostra bandiera scattata da uno degli elicotteri. Per noi quella vale come una benedizione papale». Alla cerimonia, seguita da un folto pubblico e accompagnata dalle canzoni del gruppo scout di Giovinazzo, ha presenziato anche Giancarlo Piccinni, presidente della fondazione don Tonino Bello. La stele, che riporta la celebre frase “In piedi costruttori di pace” ma anche un’esortazione rivolta da don Tonino ai giovinazzesi e nella parte sottostante la parola pace declinata in varie lingue, è stata firmata dall’architetto Michele Camporeale.

domenica 28 Aprile 2019

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