Castellammare e l’inchiesta sui clan, il deputato Migliore (Pd) interroga Salvini: «Commissione d’inchiesta in Comune»

L'imprenditore stabiese Adolfo Greco
di Laura Nazzari

Una nuova interrogazione parlamentare su Castellammare di Stabia. Una nuova interrogazione parlamentare che accende i riflettori sull’imprenditore Adolfo Greco e sui suoi possibili collegamenti con il mondo della criminalità organizzata con numerosi esponenti della classe politica. L’ha presentata il deputato Gennaro Migliore del Pd al ministro dell’Interno Matteo Salvini al quale viene rappresentata la necessità di una Commissione di indagine al Comune stabiese e al quale viene chiesto se intenderà disporre l’accertamento «al al fine di verificare se l’estesa ingerenza della criminalità organizzata in quest’area, come riportato dagli organi di stampa, sia tale da compromettere una corretta azione amministrativa degli enti locali».

L’interrogazione parlamentare di Migliore poggia sulle notizie divulgate dalla stampa circa l’operazione ‘Olimpo’ che nel dicembre scorso ha portato all’arresto per estorsione di esponenti di spicco di quattro clan della cintura stabiese (i D’Alessandro di Castellammare, gli Afeltra e i Di Martino attivi tra Pimonte e Gragnano, e i Cesarano di Pompei) nonché all’arresto dell’imprenditore Adolfo Greco (attualmente detenuto in carcere), scoperto a fare da ‘mediatore’ nelle estorsioni imposte dalla camorra ad alcuni imprenditori. Il nome di Greco è peraltro molto noto negli ambienti della ‘Castellammare bene’, ed anche in quelli della politica. Suo figlio Luigi Greco (indagato insieme al padre in un altro filone di indagine, quello sulla riqualificazione dell’area ex Cirio) è stato consigliere comunale a Castellammare e si è speso in prima persona per appoggiare alle ultime amministrative il candidato sindaco Gaetano Cimmino, oggi alla guida di Palazzo Farnese.

«In attesa che gli organi inquirenti concludano le proprie attività investigative, non è chiaro se gli intensi legami fin qui emersi dell’imprenditore sopra-citato con esponenti della criminalità organizzata da un lato, ed esponenti della classe politica locale, dall’altro, siano atti a configurare significativi elementi di turbativa dell’attività politica su questo territorio – scrive il parlamentare Migliore – In attesa che gli organi inquirenti completino le proprie indagini, appare opportuno verificare quanto prima se i gravi episodi di corruttela e i traffici di influenze emersi dalle notizie a mezzo stampa siano tali da alterare e influire negativamente sugli atti compiuti dall’amministrazione in corso e se vi siano elementi univoci e coerenti volti a far ritenere un collegamento tra l’Amministrazione in carica e i gruppi criminali, conformemente a quanto stabilito dall’articolo 143 del T.U.E.L.,». Ecco perché Migliore chiede «se e quali iniziative intenda adottare per l’istituzione di una Commissione d’indagine per l’esercizio dei poteri di accesso e di accertamento al fine di verificare se l’estesa ingerenza della criminalità organizzata in quest’area, come riportato dagli organi di stampa, sia tale da compromettere una corretta azione amministrativa degli enti locali».

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martedì, 2 Aprile 2019 - 16:30
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