C’è qualcosa di strano nelle dichiarazioni del padre di Moise Kean, giovanissimo fenomeno della Juventus da poco entrato in nazionale a soli 18 anni. Biorou Jean Kean si è infatti dichiarato di “stare con Matteo Salvini” e che i migranti “è giusto aiutarli a casa loro”.
C’è un problema però: a differenza del figlio, che è diventato cittadino italiano al raggiungimento dei 18 anni, Kean Senior non è cittadino italiano: “Ho fatto la domanda. Sono anni che sono qui…”. Però questo lo rende uno di quei ‘migranti’ che dovrebbero essere aiutati a casa loro. Ma casa sua, come giustamente afferma, è proprio qui in Italia. Chi ci capisce qualcosa è bravo.
Il figlio, racconta, da piccolo era tifoso dell’Inter “perche’ gli piaceva Oba Oba Martins” e “ora il suo giocatore preferito è Mario Balotelli, anche se io gli ho consigliato di non copiare in tutto e per tutto Balotelli..”.
“Da bambino – ricorda ancora Biorou Jean – Moise giocava nel Toro. Io invece l’ho mandato alla Juve perché sono tifoso bianconero”, aggiunge, anche se, fa sapere, “ho un problema con la società Juve perché non mi danno più biglietti per andare allo stadio”. Come mai? “C’è stato un problema. Io e la mamma di Moise siamo separati e lei, in passato, voleva portare il ragazzo in Inghilterra. Io gli dissi che lo avrei fatto restare in Italia ma in cambio avrei voluto due trattori. Loro mi dissero che non ci sarebbero stati problemi. E invece non me li hanno ancora dati, non mi danno più biglietti e non mi ricevono neanche più”.
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