Svastica nazista e scritta dux in sede Anpi a Prato

La sinistra: "No alla manifestazione per il centenario dei Fasci a Prato"


La Casa del Combattente in prossimità di piazza San Marco, a Prato, ospita il Museo delle memorie di guerra per la pace. Questa notte il muro d'ingresso è stato sporcato con una svastica nazista accompagnata da scritte fasciste: Dux e "Arriviamo". Cancellate dai vandali le scritte dell'Anpi e dell'Associazione Combattenti e Reduci dal campanello della sede.

Anche sul muro accanto e sopra il portone della sede provinciale pratese del Pd, in via Carraia, nel cuore del centro storico di Prato, sono state trovate scritte in nero 'Dux' . La mano che l'ha vergata è probabilmente la stessa.

Le forze dell'ordine starebbero già indagando.

In queste ore la città di Prato si sta mobilitando contro l'annunciata manifestazione di Forza Nuova, organizzata per il pomeriggio di sabato 23 marzo, il giorno del centenario della creazione dei Fasci italiani d'azione. In attesa della decisione di Prefettura e Questura sull'autorizzazione a FN, la petizione online 'Fermiamo la manifestazione fascista a Prato', promossa da una sessantina di soggetti tra partiti, associazioni e sindacati, che chiede a questore e prefetto di revocare le autorizzazioni alla manifestazione, è arrivata a circa 15 mila firme.

Dover scattare una foto a una svastica tracciata proprio su quel muro non deve essere stato un gesto da compiere a cuor leggero. Ma l'Anpi Prato l'ha fatto e ha denunciato attraverso le parole di Angela Riviello ad accompagnare l'immagine: "Questa la sede di Anpi Prato proprio stamani.
Non ci stancheremo mai di parlare di pace di democrazia di valori, non ci stancheremo mai di denunciare che i fascismi sono l'esatto contrario di tutto questo.
Non ci intimidiscono le azioni dei vigliacchi, di chi sa usare solo violenza e volgarità purché non ha altri argomenti.
Fermiamo la manifestazione Fascista a Prato. Chiediamo  al Questore al Prefetto alle istituzioni tutte di decidere  presto, chiediamo che il coro democratico che si è alzato in città non resti inascoltato."

Il sindaco: "No spazio all'odio, preoccupato per la nostra Città"

Svastiche, scritte neofasciste e i campanelli imbrattati. Questo quanto accaduto alla Casa del combattente e alla sede del Partito democratico, dopo che domenica mattina era stato appeso - e immediatamente rimosso - uno striscione a firma CasaPound al Monumento ai caduti in piazza delle Carceri. "La nostra Città non lascia spazio all'odio e rigetta con forza questi gesti antidemocratici. In passato sono state fatte queste scritte contro di me e ho minimizzato derubricandolo al gesto isolato di un idiota- sottolinea il sindaco Matteo Biffoni -. Oggi, in questo contesto invece, sono fortemente preoccupato e come ripeto da 10 giorni chiediamo che non venga autorizzato il corteo di Forza Nuova che vuole celebrare i 100 anni dei Fasci di combattimento anche per il rischio di infiltrazioni come già accaduto in passato in altre città".

Appena saputo dell'accaduto questa mattina il sindaco si è diretto alla Casa del combattente, per esprimere solidarietà all'Anpi, e successivamente alla sede del Partito democratico: "Quanto è accaduto è vergognoso, come trovo violente e gravi le dichiarazioni contro la Diocesi rilasciate da Forza Nuova. Prato è una città democratica che rispetta ogni diversità di vedute, di posizioni politiche, di credo, ma solo nel perimetro dei valori della Costituzione. Prato non lascia spazio all'odio e alla violenza, alla xenofobia e alla mancanza di rispetto. Non resteremo mai indifferenti davanti a questi episodi, non permetteremo  a nessuno di minare i principi fondamentali della nostra comunità".

Il sindaco ribadisce la preoccupazione per la manifestazione annunciata da Forza Nuova: "Ho massima fiducia nella competenza delle istituzioni chiamate a decidere sulla manifestazione, ma continuo a ripetere che la nostra Città deve essere tutelata e non può in alcun modo essere messa a rischio da manifestazioni così provocatorie e pericolose per l'ordine pubblico".

Bosi (Pd Prato): "No manifestazione indegna e anticostituzionale"

"Qualcuno pensa in questo modo di intimidire il Partito democratico e l’Anpi di Prato, insieme alle numerose associazioni, movimenti e partiti politici che si stanno opponendo con forza all’organizzazione della manifestazione di Forza nuova annunciata in città per “celebrare” i cento anni di fascismo. Sappiano che a Prato, città medaglia d’argento al valor militare nella guerra di Liberazione, nessuno si farà intimidire". Queste le parole del segretario provinciale del Partito democratico Gabriele Bosi, in seguito agli atti vandalici ai danni della sede Anpi e della sede Pd di Prato.

"Insieme a tutti coloro che si riconoscono nei valori della Resistenza e della Costituzione, continueremo a chiedere a Prefetto e Questore di impedire una manifestazione indegna di questa città e palesemente anticostituzionale. A Prato non c’è spazio per qualsiasi forma di odio, di razzismo o di neofascismo - aggiunge - Per questo chiediamo alle autorità competenti di farsi garanti del rispetto dell’ordine pubblico e del confronto democratico in questa città, che non può davvero più tollerare episodi come questi".

Bugetti e Ciolini (Pd): “Vietare il corteo di Forza Nuova”

"Gesti vigliacchi e inaccettabili, ma la città ha già dimostrato di avere gli anticorpi per non farsi impaurire da coloro che alla luce di farneticanti celebrazioni o nel buio di raid notturni pensano di avvelenare il clima politico. Nell’esprimere la nostra piena solidarietà e vicinanza all’Anpi e al Partito Democratico di Prato, rinnoviamo il nostro appello al Prefetto e al Questore di ascoltare le migliaia e migliaia di cittadini pratesi, le forze politiche e sociali, le associazioni cattoliche e diocesane e vietare quindi la manifestazione di Forza Nuova. Prato è una città democratica e antifascista e non permetteremo a nessuno di infangare questi valori".

Così Ilaria Bugetti e Nicola Ciolini, consiglieri regionali Pd, sulle scritte fasciste rinvenute questa mattina a Prato davanti alle sedi dell’Anpi e del PD.

Danti (Pd): "Salvini continuerà a proteggere i fascisti?"

L’eurodeputato toscano del Partito Democratico Nicola Danti commenta così le svastiche e le minacce di stampo fascista apparse questa mattina a Prato:

«Prato si è risvegliata oggi con un’altra minaccia e un altro atto di violenza alla sede dell’Anpi. Il ministro dell’Interno Salvini – sempre pronto a commentare su tutto – questa volta non dice niente? Continuerà a proteggere i fascisti lasciandoli sfilare per le vie della città sabato prossimo? Massima solidarietà all’Anpi, al Pd pratese e a tutta la città di Prato.»

Bonafè: “No manifestazione centenario fasci”

“Questa mattina l’Anpi e il Pd di Prato hanno trovato svastiche e scritte fasciste impresse sulle loro sedi. Difficile non pensare che si tratti di un gesto riferito alla nostra opposizione e a quella dell’associazione dei partigiani, insieme a tanti altri, contro la manifestazione di Forza Nuova prevista per il 23 marzo proprio a Prato. Mentre esprimiamo la massima solidarietà alla comunità pratese del Pd e all’Anpi, chiediamo con ancora più forza alle autorità competenti che la manifestazione del 23 marzo, che si prospetta come una celebrazione del centenario del fascismo, non venga autorizzata: è contro i valori costituzionali e con il gesto di questa notte il clima che si sta creando la rende ancora più inaccettabile”.

Così Simona Bonafè, segretaria del PD toscano, dopo le svastiche e le scritte “Dux” e “Arriviamo” impresse a Prato alle sedi di Pd e Anpi.

Rossi: "Vietare ogni apologia del fascismo"

"Esprimo tutta la mia solidarietà e quella dell'intera Regione Toscana all'Anpi di Prato e al PD pratese, le cui sedi nella notte sono state imbrattate da scritte nazifasciste e frasi minacciose. C'era da aspettarselo. La destra eversiva si sta preparando nel peggiore dei modi all'appuntamento di sabato 23, rispetto al quale è urgente prendere una decisione che vada nella direzione di vietare ogni apologia del fascismo, ogni rievocazione nostalgica, ogni provocazione nei confronti di una città democratica. Ha ragione la curia pratese quando afferma che la città e la sua storia non possono tollerare chi si definisce fascista, xenofobo, sovranista, razzista, violento.

Cosa altro deve accadere affinché la ragione di uno Stato nato dall'unione delle forze democratiche e antifasciste e fondato sui valori della libertà, prevalga e si affermi senza se e senza ma? Come ho già avuto modo di dire, chiedo che venga vietata qualsiasi celebrazione del centenario del fascismo. L'Italia dovrebbe fare una volta per tutte i conti con il suo passato. È necessario vietare l'uso e la diffusione di tutti i simboli legati al fascismo e al nazismo, sciogliendo quelle organizzazioni e quei gruppi che si richiamano a quelle tragiche ideologie".

Questa la dichiarazione del presidente della Regione, Enrico Rossi, dopo che nella notte le sedi pratesi dell'Anpi e del PD sono state imbrattate da svastiche e scritte minacciose.

Sindaci pratesi: “Oltraggio a tutta la comunità. Le autorità competenti devono impedire la manifestazione di sabato

"Uno sfregio che non colpisce solo un luogo fisico, ma la coscienza di un'intera comunità che si riconosce nei valori della Costituzione e della Resistenza. Le autorità competenti non possono più stare ferme: devono intervenire con urgenza per identificare e punire i responsabili di questi atti vandalici e per vietare la manifestazione nazionale di Forza Nuova prevista per sabato 23 marzo". Così i Sindaci della Provincia di Prato si sono espressi in seguito agli atti vandalici ai danni della sede dell’Anpi di Prato di piazza San Marco e a quella del Partito Democratico di via Carraia.

I Sindaci, esprimendo piena solidarietà ad Anpi e Pd, ribadiscono che "Resteremo sempre dalla parte di chi si batte per la democrazia, la solidarietà e la pace, e contro tutte quelle forze oscure del passato che si 'muovono nella notte'. Non ci facciamo intimidire da nessuno e non possiamo certo stare in silenzio di fronte a questi inaccettabili atteggiamenti".

"Questi gesti sono l'ennesima dimostrazione del fatto che la manifestazione fascista di sabato 23 deve essere bloccata - proseguono i Sindaci -. Chiediamo con ancora più forza e vigore alle autorità competenti di vietare la manifestazione, indegna di questa città, che non può più tollerare simili episodi. E’ inaccettabile che possano svolgersi nel nostro territorio eventi che richiamano all’odio, alla violenza e all’intolleranza. Noi ci siamo e ci batteremo con ancor più fermezza affinché venga impedita questa manifestazione”.

Giani: "Vergognoso. Vietare manifestazione"

“E’ vergognoso quanto abbiamo visto a Prato, alla sede dell’Anpi, dove bombolette spray hanno dipinto una svastica nazista e la scritta ‘dux’”. Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, parla di “delinquenza e devastazione”, condanna l’accaduto e mette in guardia la città: “Se questo deve essere l’ingrediente della manifestazione preannunciata per il 23 marzo, faccio appello a tutti quelli che hanno voce in capitolo perché non venga autorizzata una chiara apologia del fascismo”.

Il presidente richiama i ‘tratti’ della Toscana, la sua “autenticità, quello che abbiamo vissuto e subìto”.  “La Toscana – afferma Giani – è antifascista e crede nella prospettiva di insegnare bene ai giovani che cosa ci ha lasciato la storia: una dittatura che ha portato il paese alla devastazione e all’autoritarismo e che ci ha condotto a una guerra con esiti infausti ed è costata milioni di morti”.

Non si possono “trasgredire gli obiettivi di condanna dell’apologia del fascismo che ci siamo dati con la Costituzione e il diritto penale”, continua il presidente. Quanto accaduto a Prato deve essere “un monito per tutti e un motivo fondante per impedire la manifestazione che si preannuncia per il 23”; e anche “una lezione a ciascuno, perché le nuove generazioni non cadano nel negazionismo e nell’apologia di chi ci ha portato al nazifascismo, che ha poi condotto alla II guerra mondiale”.



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