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Il tempo che vorrei
"I'll trade all my tomorrows for a single yesterday: cambierei tutti i miei domani per un solo ieri, come canta Janis Joplin." È forse proprio questo il tempo che vorrei.
Lorenzo non sa amare, o semplicemente non sa dimostrarlo. Per questo motivo si trova di fronte a due amori difficili da riconquistare, da ricostruire: con un padre che forse non c'è mai stato e con una lei che se n'è andata. Forse diventare grandi significa imparare ad amare e a perdonare, fare un lungo viaggio alla ricerca del tempo che abbiamo perso e che non abbiamo più. È il percorso che compie Lorenzo, un viaggio alla ricerca di se stesso e dei suoi sentimenti, quelli più autentici, quelli più profondi.
Il nuovo libro di Fabio Volo è anche il più sentito, il più vero, e la forza di questa sincerità viene fuori in ogni pagina. Ci si ritrova spesso a ridere in momenti di travolgente ironia. Ma soprattutto ci si ritrova emozionati, magari commossi, e stupiti di quanto la vita di Lorenzo assomigli a quella di ciascuno di noi.
Lorenzo non sa amare, o semplicemente non sa dimostrarlo. Per questo motivo si trova di fronte a due amori difficili da riconquistare, da ricostruire: con un padre che forse non c'è mai stato e con una lei che se n'è andata. Forse diventare grandi significa imparare ad amare e a perdonare, fare un lungo viaggio alla ricerca del tempo che abbiamo perso e che non abbiamo più. È il percorso che compie Lorenzo, un viaggio alla ricerca di se stesso e dei suoi sentimenti, quelli più autentici, quelli più profondi.
Il nuovo libro di Fabio Volo è anche il più sentito, il più vero, e la forza di questa sincerità viene fuori in ogni pagina. Ci si ritrova spesso a ridere in momenti di travolgente ironia. Ma soprattutto ci si ritrova emozionati, magari commossi, e stupiti di quanto la vita di Lorenzo assomigli a quella di ciascuno di noi.
235 pages, Paperback
First published January 1, 2009
About the author
Fabio Volo
25 books369 followersFabio Volo was born near Brecia, Italy, in 1972. He is a writer, actor, and host of popular radio and television shows. He is the author of One More Day and Daybreak. Volo’s books have sold nearly five million copies in Italy.
Un Volo senza ritorno. Irriverente, trasgressivo, poco discusso. Un attore per "caso" da rivedere e riapprezzare. Un mito per molti adolescenti che adorano la sua scrittura geniale, forte, intelligente. È capace di far sorridere e ridere, è un intervistatore istrionico, un conduttore spassosissimo di programmi televisivi, un attore cinematografico convincente e dotato. Come direbbero i giovani, Fabio Volo è un grande. Scoperto da Claudio Cecchetto, esattamente come Fiorello, è l'incarnazione più simpatica del politicamente-corretto: non è mai razzista, misogino, sboccato, ma intrattiene il pubblico con pensieri comici semplici e genuini. Incompatibile con la tv dei nostri giorni, è forse fra i più talentuosi volti della nuova commedia italiana.
Cantante, conduttore radiofonico/televisivo e scrittore
Seppur nato a Bergamo, si sente bresciano nel cuore e a tutti gli effetti. Brescia è stata la città nella quale ha trovato il suo rifugio e i suoi amici, fin da quando, dopo le scuole medie comincia a guadagnarsi il pane in qualche lavoro saltuario: come panettiere nella forneria del padre, come barista e, il più importante, il cantante di musica dance che lo porterà a incidere alcuni singoli fra il 1994 e il 1995 per l'etichetta Media Records. Uno di questi "Volo", gli dà l'idea per il suo nome d'arte. Assunto a Radio Capital nel 1996, scoperto da Claudio Cecchetto, Radio Deejay lo scippa a Radio Capital nel 2000 per affidargli "Il volo del mattino", ottimista morning show che ancora conduce. Dal 1998, passa al piccolo schermo come conduttore, accanto a Simona Ventura e Andrea Pellizzari, del programma "Le Iene" su Italia 1. Fra il 2001 e il 2002, è a MTV, all'interno della quale conduce "Ca'Volo" e "Il coyote". Negli stessi anni è anche su Italia 1 con "Smetto quando voglio" e "Lo spaccanoci", divertentissimo talk show in seconda serata. Nel 2006, ritorna su MTV con "Italo-Spagnolo", programma trasmesso da un attico di Barcellona e, visto l'enorme successo del programma, replica con "Italo-Francese" (2007), condotto da un appartamento di Parigi e "Italo-Americano – Homeless Edition" (2008), all'interno del quale, con il suo amico Ivo, studierà (scherzosamente) i modi di vivere dell'America e la sua cultura. Importantissima per Fabio Volo è la carriera di scrittore che gli offrirà la fuga dalla facile etichetta di attore e conduttore. La sua opera prima "Esco a fare due passi" è un successo di oltre 300.000 copie, mentre "È una vita che ti aspetto" (2003) diventa il best-seller dell'anno, seguito da "Un posto nel mondo" (2006), "Il giorno in più" (2007) e "Il tempo che vorrei" (2009). Non contento, si dà anche al teatro con "Il mare è tornato tranquillo", pièce scritta e diretta da Silvano Agosti e con le musiche del grande Ennio Morricone.
Il Volo cinematografico
Molteplici i rapporti con il cinema, anche se il mestiere d'attore non è certamente il suo lavoro principale. Debutta nel 2002, diretto da Alessandro D'Alatri, con Casomai (2002), storia d'amore e odio di una coppia di sposini. Lui è Tommaso, la sua partner, Stefania Rocca, è invece Stefania. È così convincente nel ruolo del marito che viene nominato al David di Donatello come miglior attore protagonista. D'Alatri è così soddisfatto che lo chiama anche per La febbre (2005) con Valeria Solarino, Arnoldo Foà, Julie Depardieu e Cochi Ponzoni impegnati nella storia di un geometra trentenne (Fabio Volo, per l'appunto) che è pervaso dalla sua voglia di essere utile al mondo, ma anche dall'amore che prova per la bellissima Linda. Volo è perfetto per il ruolo del protagonista, Mario Bettini, ed esce vincitore anche da questa sfida cinematografica. Nel 2
Un Volo senza ritorno. Irriverente, trasgressivo, poco discusso. Un attore per "caso" da rivedere e riapprezzare. Un mito per molti adolescenti che adorano la sua scrittura geniale, forte, intelligente. È capace di far sorridere e ridere, è un intervistatore istrionico, un conduttore spassosissimo di programmi televisivi, un attore cinematografico convincente e dotato. Come direbbero i giovani, Fabio Volo è un grande. Scoperto da Claudio Cecchetto, esattamente come Fiorello, è l'incarnazione più simpatica del politicamente-corretto: non è mai razzista, misogino, sboccato, ma intrattiene il pubblico con pensieri comici semplici e genuini. Incompatibile con la tv dei nostri giorni, è forse fra i più talentuosi volti della nuova commedia italiana.
Cantante, conduttore radiofonico/televisivo e scrittore
Seppur nato a Bergamo, si sente bresciano nel cuore e a tutti gli effetti. Brescia è stata la città nella quale ha trovato il suo rifugio e i suoi amici, fin da quando, dopo le scuole medie comincia a guadagnarsi il pane in qualche lavoro saltuario: come panettiere nella forneria del padre, come barista e, il più importante, il cantante di musica dance che lo porterà a incidere alcuni singoli fra il 1994 e il 1995 per l'etichetta Media Records. Uno di questi "Volo", gli dà l'idea per il suo nome d'arte. Assunto a Radio Capital nel 1996, scoperto da Claudio Cecchetto, Radio Deejay lo scippa a Radio Capital nel 2000 per affidargli "Il volo del mattino", ottimista morning show che ancora conduce. Dal 1998, passa al piccolo schermo come conduttore, accanto a Simona Ventura e Andrea Pellizzari, del programma "Le Iene" su Italia 1. Fra il 2001 e il 2002, è a MTV, all'interno della quale conduce "Ca'Volo" e "Il coyote". Negli stessi anni è anche su Italia 1 con "Smetto quando voglio" e "Lo spaccanoci", divertentissimo talk show in seconda serata. Nel 2006, ritorna su MTV con "Italo-Spagnolo", programma trasmesso da un attico di Barcellona e, visto l'enorme successo del programma, replica con "Italo-Francese" (2007), condotto da un appartamento di Parigi e "Italo-Americano – Homeless Edition" (2008), all'interno del quale, con il suo amico Ivo, studierà (scherzosamente) i modi di vivere dell'America e la sua cultura. Importantissima per Fabio Volo è la carriera di scrittore che gli offrirà la fuga dalla facile etichetta di attore e conduttore. La sua opera prima "Esco a fare due passi" è un successo di oltre 300.000 copie, mentre "È una vita che ti aspetto" (2003) diventa il best-seller dell'anno, seguito da "Un posto nel mondo" (2006), "Il giorno in più" (2007) e "Il tempo che vorrei" (2009). Non contento, si dà anche al teatro con "Il mare è tornato tranquillo", pièce scritta e diretta da Silvano Agosti e con le musiche del grande Ennio Morricone.
Il Volo cinematografico
Molteplici i rapporti con il cinema, anche se il mestiere d'attore non è certamente il suo lavoro principale. Debutta nel 2002, diretto da Alessandro D'Alatri, con Casomai (2002), storia d'amore e odio di una coppia di sposini. Lui è Tommaso, la sua partner, Stefania Rocca, è invece Stefania. È così convincente nel ruolo del marito che viene nominato al David di Donatello come miglior attore protagonista. D'Alatri è così soddisfatto che lo chiama anche per La febbre (2005) con Valeria Solarino, Arnoldo Foà, Julie Depardieu e Cochi Ponzoni impegnati nella storia di un geometra trentenne (Fabio Volo, per l'appunto) che è pervaso dalla sua voglia di essere utile al mondo, ma anche dall'amore che prova per la bellissima Linda. Volo è perfetto per il ruolo del protagonista, Mario Bettini, ed esce vincitore anche da questa sfida cinematografica. Nel 2
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 111 reviews
April 6, 2013
Fabio Volo ha la straordinaria capacità di essere normale, di dire cose normali, di raccontare cose che appartengono più o meno a ciascuno di noi, forse per questo piace così tanto. Ogni volta che leggo o ascolto qualcosa di suo, mi ritrovo a pensare "ecco, pure io la pensavo così da bambina, però non lo potevo dire, perchè non mi avrebbe capita nessuno".
Ecco perchè mi piace leggere i suoi libri, perchè ci ritrovo qualcosa di me, senza introspezioni arzigogolate, senza pensieri filosofici di alto livello, solo raccontando storie in cui c'è
per forza qualcosa di noi. Poi è ovvio che non tutti siamo figli di un barista sempre sull'orlo del fallimento, che non tutti mettevamo gli abiti smessi dei vicini di casa, che non tutti ci vergognavamo ad andare alle feste dei fighetti della scuola...
Chiunque però, credo, possa, almeno un po', identificarsi con il protagonista e con il suo rapporto così complicato col padre, e con i suoi silenzi, con le sue assenze da "devo lavorare, vengo dopo"... e con un amore che si riconosce come tale solo dopo che si percepisce come perso per sempre.
Ecco perchè mi piace leggere i suoi libri, perchè ci ritrovo qualcosa di me, senza introspezioni arzigogolate, senza pensieri filosofici di alto livello, solo raccontando storie in cui c'è
per forza qualcosa di noi. Poi è ovvio che non tutti siamo figli di un barista sempre sull'orlo del fallimento, che non tutti mettevamo gli abiti smessi dei vicini di casa, che non tutti ci vergognavamo ad andare alle feste dei fighetti della scuola...
Chiunque però, credo, possa, almeno un po', identificarsi con il protagonista e con il suo rapporto così complicato col padre, e con i suoi silenzi, con le sue assenze da "devo lavorare, vengo dopo"... e con un amore che si riconosce come tale solo dopo che si percepisce come perso per sempre.
June 28, 2016
4'5 *
Qué buen libro!! Ha sido un gustazo leer la historia de Lorenzo. Una historia sencilla (que no simple) repleta de sentimientos cotidianos y con los que empatizas desde la primera página. Es la segunda obra que leo de Fabio Volo, seguro que repito.
Qué buen libro!! Ha sido un gustazo leer la historia de Lorenzo. Una historia sencilla (que no simple) repleta de sentimientos cotidianos y con los que empatizas desde la primera página. Es la segunda obra que leo de Fabio Volo, seguro que repito.
November 15, 2010
Questo romanzo inizia male. Inizia con due capitoli eccessivamente moralizzanti, tanto da indurmi a pensare che il buon Fabio, invecchiando, fosse diventato più bigotto, bacchettone, rompiballe. Però poi si riprende. L'ho letto in poche ore, tutto d'un fiato, in una sorta di bolla isolata dal resto del mondo, perchè è un libro che per forza di cose ti cattura e ti estrania da ciò che ti circonda. I temi narrati sono molti, così come sono molti i tasti che vengono toccati: l'amore, l'amicizia, il rapporto con i genitori, i soldi, la malattia, il diventare grandi, ce n'è per tutti i gusti, a ognuno il suo. E alla faccia di tutti quelli che lo criticano, che dicono che lo pagano per non far niente e bla bla bla per me Volo scrive bene, scrive cose interessanti e riesce a coinvolgermi come pochi, chapeau, Fabiè fatti vivo più spesso.
November 15, 2010
Il pregio maggiore di questo libro è senza dubbio il suo completo appoggio sulla realtà: non racconta cose che non potrebbero accadere ad un "normale" trentenne. Perciò, qui o lì nella storia, ognuno di noi si può riconoscere in qualcuna delle esperienze vissute dal protagonista, Lorenzo: chi nella passione travolgente verso la Lei di cui si conosce il nome solo alla fine della storia, chi nel suo contradditorio rapporto con il padre, chi nel contrasto fra vita di provincia e vita di città...
Questo aspetto porta a leggere il libro tutto d'un fiato (non badate a quanto ci abbia messo io... l'ho un po' trascurato), complice anche una scrittura semplice ed incisiva, con qualche sprazzo di intelligenti intuizioni e frasi di sicuro impatto (che avrete sicuramente visto circolare sul web).
Detto ciò, lo ammetto: la storia del trentenne con la sindrome da Peter Pan ha un po' scocciato, anche perché l'ho sentita e risentita in tante salse, di cui questa non è di sicuro nè la peggiore nè l'ultima. Sarà il segnale che storie del genere sono molto diffuse e toccano numerose persone, ma insomma!
Lui, trentenne, si innamora di Lei, nonostante sia disilluso dall'amore e incapace di amare, ma Lei lo ammalia, e si buttano a capofitto in una storia, che li rende felici ed infelici insieme. Lei che ad un certo punto si stufa, complice l'orologio biologico, e lo lascia. Ma lui la ama (e, come sempre, se ne accorge troppo tardi) e fa di tutto per riportarla da sè.
Come potete capire da questo mini-mini-mini riassunto di due righe, la storia è trita e ritrita, e di questi uomini/adolescenti, eternamente indecisi e incapaci di amare e di decidere, francamente non se ne può più... fortunatamente nella "vita vera", stereotipi a parte, gli uomini non sono tutti così; così, quando si chiude il libro, proprio per questo sano confronto fra realtà (almeno la mia) e finzione, un po' di sollievo l'ho provato.
Questo aspetto porta a leggere il libro tutto d'un fiato (non badate a quanto ci abbia messo io... l'ho un po' trascurato), complice anche una scrittura semplice ed incisiva, con qualche sprazzo di intelligenti intuizioni e frasi di sicuro impatto (che avrete sicuramente visto circolare sul web).
Detto ciò, lo ammetto: la storia del trentenne con la sindrome da Peter Pan ha un po' scocciato, anche perché l'ho sentita e risentita in tante salse, di cui questa non è di sicuro nè la peggiore nè l'ultima. Sarà il segnale che storie del genere sono molto diffuse e toccano numerose persone, ma insomma!
Lui, trentenne, si innamora di Lei, nonostante sia disilluso dall'amore e incapace di amare, ma Lei lo ammalia, e si buttano a capofitto in una storia, che li rende felici ed infelici insieme. Lei che ad un certo punto si stufa, complice l'orologio biologico, e lo lascia. Ma lui la ama (e, come sempre, se ne accorge troppo tardi) e fa di tutto per riportarla da sè.
Come potete capire da questo mini-mini-mini riassunto di due righe, la storia è trita e ritrita, e di questi uomini/adolescenti, eternamente indecisi e incapaci di amare e di decidere, francamente non se ne può più... fortunatamente nella "vita vera", stereotipi a parte, gli uomini non sono tutti così; così, quando si chiude il libro, proprio per questo sano confronto fra realtà (almeno la mia) e finzione, un po' di sollievo l'ho provato.
July 15, 2010
“Cosa mi manca di lei?Mi manca soprattutto il futuro. Nel senso che mi mancano tutte le cose che ancora non so e che vorrei scoprire con lei. Mi manca tutto ciò che avremmo potuto vivere insieme.”
[pag. 139:]
[pag. 139:]
May 15, 2021
Ich bin so froh vor ein paar Wochen diesen Autor entdecken zu dürfen ❤️
November 14, 2010
Delusione totale.
Oscillavo tra la noia e l'irritazione, Fabio ma che hai combinato? Non mi hai fatto scappare manco mezzo sorriso, non mi hai fatto immedesimare manco per un millesimo di secondo e poi... tutte quelle citazioni che facevano tanto "libro furbetto", tutte quelle frasi che sembravano messe lì apposta per consentire a studenti di scuola di ricopiarle nei loro diari (ma gli studenti lo fanno ancora?? No, forse le si linkano direttamente nei blog e in Fb...)
Se nei rimanzi precedenti mi ritrovavo a pensare che letto un Volo, era come averli letti tutti, ora mi ritrovo a desiderare ancora così! Meglio la ripetitività che sta brodaglia.
Oscillavo tra la noia e l'irritazione, Fabio ma che hai combinato? Non mi hai fatto scappare manco mezzo sorriso, non mi hai fatto immedesimare manco per un millesimo di secondo e poi... tutte quelle citazioni che facevano tanto "libro furbetto", tutte quelle frasi che sembravano messe lì apposta per consentire a studenti di scuola di ricopiarle nei loro diari (ma gli studenti lo fanno ancora?? No, forse le si linkano direttamente nei blog e in Fb...)
Se nei rimanzi precedenti mi ritrovavo a pensare che letto un Volo, era come averli letti tutti, ora mi ritrovo a desiderare ancora così! Meglio la ripetitività che sta brodaglia.
October 26, 2012
Há muito tempo que não dava 5 estrelas a um livro, verdade seja dita. Não conhecia o autor, mas o título atraiu-me, a capa para mim está fantástica, e a sinopse está chamativa.
este livro conta-nos a história de Lorenzo. Na verdade é uma narrativa na própria pessoa, Lorenzo, um rapaz que cresceu e sobreviveu a um ambiente familiar muito humilde e ganho ao esforço de muitíssimo trabalho no negócio de família, um café. É também confrontado com um pai ausente, um pai incapaz de mostrar o afecto e amor através de palavras ou gestos, mas presente subentendido em atitudes práticas, como trabalhar horas e horas para providenciar o melhor possível aos seus. Deste modo Lorenzo cresceu tornando-se também muito humilde, menosprezando-se até perante outros com melhores condições, sempre a evitar o confronto e situações que pudessem levar a prejudicar-se. Evitava incomodar os outros, evitava pedir fosse o que fosse, vestia pior que os colegas, e o mundo que conhecia era basicamente o mundo do café com o pai, que lidava com dívidas e dívidas, ao banco e a pessoas a quem pedia dinheiro. Por isso, Lorenzo sempre achou que devia bastante aos outros.
Começou a trabalhar desde cedo para ajudar os pais, deixando assim a escola por falta de condições financeiras. Olhava para o pai, e receava crescer nas mesmas condições que ele. Por isso, ansiava mais, mas tinha de trabalhar imenso para poder superar as dificuldades e ter uma vida melhor.
Quanto ao sexo oposto, teve diversas situações de desânimo e tristeza. Namoros falhados, seja por culpa da outra parte, seja pela sua situação social, acabava sempre com o coração destroçado.
Agora Lorenzo é adulto. Conta-nos todas as situações por que passou até ser adulto, voltando a tempos passados, incluindo a sua saída de casa e do trabalho no café com o pai, seguindo a sua própria vida. Conta-nos também a sua história com "ela", de quem nunca refere o nome nem permite que seus amigos o refiram. Ela foi e continua a ser o amor da vida dele. Ela, com quem não conseguiu manter a relação, pois tinha perdido a capacidade de amar. Ela, que tinha hábitos que "irritavam" Lorenzo, mas dos quais agora tem imensas saudades. Ela, que queria ter filhos, mas ele não. Ela, de quem se separou há dois anos, e se arrepende em cada minuto da sua vida.
Felizmente ou infelizmente revi-me na personagem de Lorenzo em variadíssimos aspectos. Talvez por isso me tenha agarrado à estória com tanto interesse e me tenha visto em certos relatos feitos por Lorenzo. É triste e alegre ao mesmo tempo, ver que tenho tanto em comum com a vida de Lorenzo. Tal como ele, também eu sou bastante humilde, respeitador perante os outros, ansiando por paz entre o grupo que tiver ou onde estiver, e infelizmente, também com grandes desgostos de amor.
Mas voltando a Lorenzo, agora adulto, vê-se confrontado com uma aproximação por tarde do pai, e o desejo de reconquistar o seu grande amor. A sua vida está estável, e mudou bastante. Agora sim, tudo poderia dar certo, e é por isso que luta incansavelmente. Será que consegue?
Achei o final deste livro um estrondo, fantástico, soberbo. Deixou um sentimento agri-doce, levando a antever uma situação e ver-me confrontado com outra. Adorei o livro, principalmente pelas similariedades com Lorenzo, e pelo seu final... Recomendo...
este livro conta-nos a história de Lorenzo. Na verdade é uma narrativa na própria pessoa, Lorenzo, um rapaz que cresceu e sobreviveu a um ambiente familiar muito humilde e ganho ao esforço de muitíssimo trabalho no negócio de família, um café. É também confrontado com um pai ausente, um pai incapaz de mostrar o afecto e amor através de palavras ou gestos, mas presente subentendido em atitudes práticas, como trabalhar horas e horas para providenciar o melhor possível aos seus. Deste modo Lorenzo cresceu tornando-se também muito humilde, menosprezando-se até perante outros com melhores condições, sempre a evitar o confronto e situações que pudessem levar a prejudicar-se. Evitava incomodar os outros, evitava pedir fosse o que fosse, vestia pior que os colegas, e o mundo que conhecia era basicamente o mundo do café com o pai, que lidava com dívidas e dívidas, ao banco e a pessoas a quem pedia dinheiro. Por isso, Lorenzo sempre achou que devia bastante aos outros.
Começou a trabalhar desde cedo para ajudar os pais, deixando assim a escola por falta de condições financeiras. Olhava para o pai, e receava crescer nas mesmas condições que ele. Por isso, ansiava mais, mas tinha de trabalhar imenso para poder superar as dificuldades e ter uma vida melhor.
Quanto ao sexo oposto, teve diversas situações de desânimo e tristeza. Namoros falhados, seja por culpa da outra parte, seja pela sua situação social, acabava sempre com o coração destroçado.
Agora Lorenzo é adulto. Conta-nos todas as situações por que passou até ser adulto, voltando a tempos passados, incluindo a sua saída de casa e do trabalho no café com o pai, seguindo a sua própria vida. Conta-nos também a sua história com "ela", de quem nunca refere o nome nem permite que seus amigos o refiram. Ela foi e continua a ser o amor da vida dele. Ela, com quem não conseguiu manter a relação, pois tinha perdido a capacidade de amar. Ela, que tinha hábitos que "irritavam" Lorenzo, mas dos quais agora tem imensas saudades. Ela, que queria ter filhos, mas ele não. Ela, de quem se separou há dois anos, e se arrepende em cada minuto da sua vida.
Felizmente ou infelizmente revi-me na personagem de Lorenzo em variadíssimos aspectos. Talvez por isso me tenha agarrado à estória com tanto interesse e me tenha visto em certos relatos feitos por Lorenzo. É triste e alegre ao mesmo tempo, ver que tenho tanto em comum com a vida de Lorenzo. Tal como ele, também eu sou bastante humilde, respeitador perante os outros, ansiando por paz entre o grupo que tiver ou onde estiver, e infelizmente, também com grandes desgostos de amor.
Mas voltando a Lorenzo, agora adulto, vê-se confrontado com uma aproximação por tarde do pai, e o desejo de reconquistar o seu grande amor. A sua vida está estável, e mudou bastante. Agora sim, tudo poderia dar certo, e é por isso que luta incansavelmente. Será que consegue?
Achei o final deste livro um estrondo, fantástico, soberbo. Deixou um sentimento agri-doce, levando a antever uma situação e ver-me confrontado com outra. Adorei o livro, principalmente pelas similariedades com Lorenzo, e pelo seu final... Recomendo...
December 27, 2021
Questo libro mi è piaciuto moltissimo, perché lo stile di scrittura era bellissimo. Fabio Volo ha la capacità di scrivere cose semplici in modo molto bello. Non vedo l’ora di leggere altri libri di questo autore!
March 6, 2022
Merak ettiğim bir yazardı Fabio Volo...
Aklınızdan çıkmayacak bir karakteri okumaya hazır olun.
Aklınızdan çıkmayacak bir karakteri okumaya hazır olun.
March 12, 2023
Pensavo peggio.
September 27, 2012
METà
Quando ho iniziato questo libro non sapevo cosa aspettarmi.
Alcuni mi hanno detto "stupendo devi leggerlo" altri " puoi farne anche a meno".
Così mi sono fatta coraggio e leggo la prima pagina...e mi prende!
Rido anche tantissimo ad un certo punto, ma tutto finisce lì...ovvero inizia.
Inizia la sua storia...che depressione! Ma le ha avute tutte lui? Mi dicono che Volo piace perchè ci si riconosce, bè non esageriamo! in questo libro è proprio uno sfigato...anche se in alcune cose è vero...mi ci ripotrei vedere, ma solo alcune! dai!
Forse perchè io non ho vissuto un'infanzia come la sua, le privazioni ci sono state si, ma non da avere sempre le cose riparate!
In più lei lo molla...e così si fa mille castelli in aria e capisce che lui non riesce ad amare per via anche delle vicissitudini con il padre...e qui invece inizia prendermi..infatti a parte il momento dell'infanzia sfigata, il resto mi è piaciuto.
Anche se questo libro mi ha lasciato a metà..dal piacermi a tal punto da commuovermi, struggermi, ridere sperare con lui! e al punto da dire "quante cose trite e ritrite, già scritte e in più..le frasettine standard..." ma il protagonista fa copywriter,forse sarà per quello essendo sui racconti..
il libro è scritto bene, è scorrevole...forse quello aiuta a leggerlo senza intoppi, ovvio non è IL capolavoro dell'anno, ma è godibilissimo.
Si lo so sembro pazza...prima lo "insulto" e poi lo "adoro", ma è proprio questo che mi ha trasmesso!
Alcunimomenti volevo buttarlo giù dalla finestra e in altri non mi ci separavo mai! non volevo girare pagina...
come non volevo che finisse così!
ma Fabio Volo per cortesia, è il caso? mi hai fatto piangere, sperare e alla fine impazzire dal dolore!!! così non si fa!!
Consiglio a tutti la lettura. al di la della mia follia (è che sono esigente in fatto di libri) il libro è bello. Non è troppo impegnato e non è troppo leggero, è una via di mezzo.
Voto: 3e 1\2
Quando ho iniziato questo libro non sapevo cosa aspettarmi.
Alcuni mi hanno detto "stupendo devi leggerlo" altri " puoi farne anche a meno".
Così mi sono fatta coraggio e leggo la prima pagina...e mi prende!
Rido anche tantissimo ad un certo punto, ma tutto finisce lì...ovvero inizia.
Inizia la sua storia...che depressione! Ma le ha avute tutte lui? Mi dicono che Volo piace perchè ci si riconosce, bè non esageriamo! in questo libro è proprio uno sfigato...anche se in alcune cose è vero...mi ci ripotrei vedere, ma solo alcune! dai!
Forse perchè io non ho vissuto un'infanzia come la sua, le privazioni ci sono state si, ma non da avere sempre le cose riparate!
In più lei lo molla...e così si fa mille castelli in aria e capisce che lui non riesce ad amare per via anche delle vicissitudini con il padre...e qui invece inizia prendermi..infatti a parte il momento dell'infanzia sfigata, il resto mi è piaciuto.
Anche se questo libro mi ha lasciato a metà..dal piacermi a tal punto da commuovermi, struggermi, ridere sperare con lui! e al punto da dire "quante cose trite e ritrite, già scritte e in più..le frasettine standard..." ma il protagonista fa copywriter,forse sarà per quello essendo sui racconti..
il libro è scritto bene, è scorrevole...forse quello aiuta a leggerlo senza intoppi, ovvio non è IL capolavoro dell'anno, ma è godibilissimo.
Si lo so sembro pazza...prima lo "insulto" e poi lo "adoro", ma è proprio questo che mi ha trasmesso!
Alcunimomenti volevo buttarlo giù dalla finestra e in altri non mi ci separavo mai! non volevo girare pagina...
come non volevo che finisse così!
ma Fabio Volo per cortesia, è il caso? mi hai fatto piangere, sperare e alla fine impazzire dal dolore!!! così non si fa!!
Consiglio a tutti la lettura. al di la della mia follia (è che sono esigente in fatto di libri) il libro è bello. Non è troppo impegnato e non è troppo leggero, è una via di mezzo.
Voto: 3e 1\2
April 11, 2021
1,5*
Não fiquei tão impressionada com este livro como fiquei com o outro que li de Fabio Volo, "A caminho de casa".
Este é um livro que conta o passado, sem quase nunca referir o presente. É uma forma diferente de contar uma história, mas pessoalmente não gostei. Acho bom referir-se o passado num livro, mas não deixando, no entanto, de ir para a frente.
Para além disto, não gostei muito da historia em si. Já sabia que este, sendo um livro de Fabio Volo, seria um livro sobre vidas e pessoas realistas. Mas enquanto em "A caminho de casa" eu apreciei ler as histórias de outras pessoas, passar para os locais onde estas estavam, presenciar as suas vidas, neste já não gostei tanto. Teria de ter ficado mais apegada às histórias e às personagens.
Quanto à escrita, este autor não desilude. Adoro tudo nela. Não me perco, percebo tudo, e é, para mim, o lado mais positivo neste livro.
Não fiquei tão impressionada com este livro como fiquei com o outro que li de Fabio Volo, "A caminho de casa".
Este é um livro que conta o passado, sem quase nunca referir o presente. É uma forma diferente de contar uma história, mas pessoalmente não gostei. Acho bom referir-se o passado num livro, mas não deixando, no entanto, de ir para a frente.
Para além disto, não gostei muito da historia em si. Já sabia que este, sendo um livro de Fabio Volo, seria um livro sobre vidas e pessoas realistas. Mas enquanto em "A caminho de casa" eu apreciei ler as histórias de outras pessoas, passar para os locais onde estas estavam, presenciar as suas vidas, neste já não gostei tanto. Teria de ter ficado mais apegada às histórias e às personagens.
Quanto à escrita, este autor não desilude. Adoro tudo nela. Não me perco, percebo tudo, e é, para mim, o lado mais positivo neste livro.
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February 11, 2024Livro que troquei com minha irmã e levei um choque com essa leitura. Pensei que fosse bem levinha, mas não. É profunda e provoca algumas reflexões, principalmente sobre paternidade e amor. Lorenzo narra desde sua infância sem muita atenção do pai, de como ele se sentia ferido pelas indiferenças, do anseio pelo toque e carinho, até sua vida adulta. Em determinado momento, ele larga o ensino médico para trabalhar no bar da família e o impressiona a situação financeira em que vivem, como estão apertados, ressaltando a honestidade do pai, em sempre pagar e não ficar com algo que não lhe pertence. Conta como ele fica deslocado por não andar na moda, sua primeira paixão frustrada, o contato com os livros, música, arte por meio de um vizinho que tinha acabado de se mudar e a quem nada impressionava ao falar de futebol (papo corriqueiro em bares). Como consegue seu emprego promissor em publicidade, pois, ainda que não tenha o ensino médio, tem muita criatividade, sua mudança para uma agência maior e o distanciamento do pai ainda mais; suas amizades e seu amor por uma mulher que quer filhos e ele não; a separação deles e como ele tenta retomar com ela (após 2 anos), ao saber que ela vai se casar com alguém que quer filhos. Ódio que senti dessa parte com o egoísmo dele!!! Pouco antes disso, ele havia desabafado com o pai sobre suas frustrações e eles se reaproximam beeem aos poucos com o pai decide cuidar de suas plantas. Ao descobrir um câncer, eles se perdoam e há a reflexão do título do livro: ela queria todo o tempo que havia passado, em que ele estava separado do pai e da mulher que ama. Ele e a mulher se reencontram e, por muita insistência, vão tomar café no ap dele. ELE A ESTUPRA (sério, mano, que ódio dessa parte)!!! Ela pede mil vezes para Lorenzo sair de cima dela, trava a perna e ele a força falar que o ama, batendo no rosto dela, várias vezes, enquanto força sua entrada. Choque com essa cena! Sério! Ela finalmente diz e realmente parece estar sendo sincera, diz que quer filhos com ela e vai tomar banho. Quando retorna, ela já não está mais no apartamento. Acaba o livro. Ótima leitura, escrita muito boa! Algumas marcações feitas para refletir.
"Olhei meu pai e percebi que ele não era mais aquele de antes. O homem que eu estava olhando era um pai novo, que eu acabava de ganhar. Justamente quando temia perdê- lo, eu o encontrei, ele estava ali comigo. Ele e todo o tempo recuperado que trazia consigo. Um tempo do qual pela primeira vez tive plena consciência e que me apareceu em toda a sua preciosidade. Um tempo que valia o dobro, porque eu pensava não tê- lo mais, imaginava tê- lo perdido para sempre. Um tempo que seria ao mesmo tempo breve e desmesurado. Naquele instante, desejei não mais me deixar arrastar pela vida. E compreendi que também com ela, a minha ela, não podia desperdiçar mais tempo. Passaram- se dois anos: uma eternidade. Em dois anos, perdi uma infinidade de emoções que não vão voltar. Com meu pai e com ela, joguei fora muitas oportunidades. Esse era o tempo que eu queria."
"Cresci desejando não ser igual a ele. Queria demonstrar ser um homem diferente. Desde garoto, tive de me confrontar com o mundo dos adultos e conheci cedo a ferocidade deles. Tive também de aprender a lidar com as dificuldades econômicas e emocionais de minha família. Consegui me livrar fugindo, me afastando daquela situação; saí dela levando bordoadas em todas as frentes, e esse percurso de vida me mudou para sempre. Tornou- me quase incapaz de afeto, não por natureza ou por escolha, mas por instinto de sobrevivência. Não tendo jamais investido nos afetos, revelo nas relações importantes todos os meus limites e minhas carências fundamentais. Eu tinha uma mulher que me amava e a quem, à minha maneira, eu amava; mas a deixei ir embora, exatamente como meu pai fez comigo. Um pai que estou aprendendo a conhecer e ao qual percebo me assemelhar, sempre mais a cada dia."
"Ler sobre gente que vivia situações difíceis, duras, até piores do que a minha me aliviava e fazia com que eu me sentisse menos só, graças a uma espécie de humilhação coletiva. Em algum lugar do mundo, havia outras pessoas como eu. Sentia- me menos abandonado e sobretudo aprendia muitas coisas que eu não conhecia. Porque, embora as histórias fossem inventadas, o sentimento era real, e percebia- se que o escritor sabia o que estava descrevendo."
"Com um filho, eu tinha medo de precisar recomeçar tudo desde o início. Fazer um filho me dava a sensação de acrescentar mais trabalho e mais responsabilidades às que eu já enfrentava. E, também, como podia desejar um filho se ainda estava desejando um pai? Ela queria um filho justamente no período em que eu, ao contrário, queria curtição e leveza. Para falar a verdade, penso que ela foi embora não só porque eu não queria ter um filho, mas sobretudo porque eu não deixava que me amasse."
"Muitos não conseguem se largar, simplesmente porque não sabem para onde ir ou então porque não suportam a ideia de ser responsáveis pela dor do outro. A pessoa que está para ser deixada quase sempre se torna mais afetuosa, mais gentil, mais maleável; não percebe que desse jeito piora a situação, porque qualquer pessoa condescendente demais perde o fascínio. Quanto maior é a demora, mais a vítima se enfraquece."
"Ele é sempre mais forte do que eu. Sempre foi. Porque lhe basta uma palavra para me magoar. Ou melhor, menos ainda: uma palavra não dita, um silêncio, uma pausa. A esse homem, durante anos, pedi amor de um jeito equivocado. Procurei nele o que não existia. Eu não enxergava, não entendia, e agora me envergonho um pouco disso. O amor que ele me dava estava escondido em seus sacrifícios, nas privações, nas infinitas horas de trabalho e na opção por arcar com todas as responsabilidades."
"Olhei meu pai e percebi que ele não era mais aquele de antes. O homem que eu estava olhando era um pai novo, que eu acabava de ganhar. Justamente quando temia perdê- lo, eu o encontrei, ele estava ali comigo. Ele e todo o tempo recuperado que trazia consigo. Um tempo do qual pela primeira vez tive plena consciência e que me apareceu em toda a sua preciosidade. Um tempo que valia o dobro, porque eu pensava não tê- lo mais, imaginava tê- lo perdido para sempre. Um tempo que seria ao mesmo tempo breve e desmesurado. Naquele instante, desejei não mais me deixar arrastar pela vida. E compreendi que também com ela, a minha ela, não podia desperdiçar mais tempo. Passaram- se dois anos: uma eternidade. Em dois anos, perdi uma infinidade de emoções que não vão voltar. Com meu pai e com ela, joguei fora muitas oportunidades. Esse era o tempo que eu queria."
"Cresci desejando não ser igual a ele. Queria demonstrar ser um homem diferente. Desde garoto, tive de me confrontar com o mundo dos adultos e conheci cedo a ferocidade deles. Tive também de aprender a lidar com as dificuldades econômicas e emocionais de minha família. Consegui me livrar fugindo, me afastando daquela situação; saí dela levando bordoadas em todas as frentes, e esse percurso de vida me mudou para sempre. Tornou- me quase incapaz de afeto, não por natureza ou por escolha, mas por instinto de sobrevivência. Não tendo jamais investido nos afetos, revelo nas relações importantes todos os meus limites e minhas carências fundamentais. Eu tinha uma mulher que me amava e a quem, à minha maneira, eu amava; mas a deixei ir embora, exatamente como meu pai fez comigo. Um pai que estou aprendendo a conhecer e ao qual percebo me assemelhar, sempre mais a cada dia."
"Ler sobre gente que vivia situações difíceis, duras, até piores do que a minha me aliviava e fazia com que eu me sentisse menos só, graças a uma espécie de humilhação coletiva. Em algum lugar do mundo, havia outras pessoas como eu. Sentia- me menos abandonado e sobretudo aprendia muitas coisas que eu não conhecia. Porque, embora as histórias fossem inventadas, o sentimento era real, e percebia- se que o escritor sabia o que estava descrevendo."
"Com um filho, eu tinha medo de precisar recomeçar tudo desde o início. Fazer um filho me dava a sensação de acrescentar mais trabalho e mais responsabilidades às que eu já enfrentava. E, também, como podia desejar um filho se ainda estava desejando um pai? Ela queria um filho justamente no período em que eu, ao contrário, queria curtição e leveza. Para falar a verdade, penso que ela foi embora não só porque eu não queria ter um filho, mas sobretudo porque eu não deixava que me amasse."
"Muitos não conseguem se largar, simplesmente porque não sabem para onde ir ou então porque não suportam a ideia de ser responsáveis pela dor do outro. A pessoa que está para ser deixada quase sempre se torna mais afetuosa, mais gentil, mais maleável; não percebe que desse jeito piora a situação, porque qualquer pessoa condescendente demais perde o fascínio. Quanto maior é a demora, mais a vítima se enfraquece."
"Ele é sempre mais forte do que eu. Sempre foi. Porque lhe basta uma palavra para me magoar. Ou melhor, menos ainda: uma palavra não dita, um silêncio, uma pausa. A esse homem, durante anos, pedi amor de um jeito equivocado. Procurei nele o que não existia. Eu não enxergava, não entendia, e agora me envergonho um pouco disso. O amor que ele me dava estava escondido em seus sacrifícios, nas privações, nas infinitas horas de trabalho e na opção por arcar com todas as responsabilidades."
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February 1, 2015
[...]Sappi che leggere mette in moto tutto dentro di te: fantasia, emozioni, sentimenti. È un'apertura dei sensi verso il mondo, è un vedere e riconoscere cose che ti appartengono e che rischiano di non essere viste. Ci fa riscoprire l'anima delle cose. Leggere significa trovare le parole giuste, quelle perfette per esprimere ciò a cui non riuscivi a dare una forma. Trovare una descrizione a ciò che tu facevi fatica a riassumere. «Nei libri le parole di altri risuonano come un'eco, perché c'erano già.
March 4, 2013
Amaro questo libro di Volo che, sebbene si presti ad una lettura veloce e poco impegnativa, lascia il lettore sospeso in quel "tempo" sbagliato che accompagna Lorenzo alla ricerca di se stesso. Paura di crescere, di vivere, di amare.
January 8, 2011
OK è un libro "leggero" però non è male e ancora una volta mi sono ritrovato in un sacco di passaggi, pensieri e stati d'animo.
September 3, 2011
Hai ragione Fabio - Valéry: il futuro non è più quello di una volta".
Forse neanche gli scrittori italiani...
Forse neanche gli scrittori italiani...
December 28, 2018
Ein echt tolles Buch das total real im Leben spielt.
Der Schreibstil hat mich beeindruckt und süchtig gemacht.
Allerdings fand ich das Ende sehr fragwürdig und irgendwie enttäuschend.
Der Schreibstil hat mich beeindruckt und süchtig gemacht.
Allerdings fand ich das Ende sehr fragwürdig und irgendwie enttäuschend.
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April 27, 2019
Fabio Volo in questo romanzo ci racconta di Lorenzo, trentenne copywriter per un’azienda pubblicitaria di Milano, che , lasciata la provincia e la vita modesta che conduceva con la sua famiglia , proprietaria di un piccolo bar gestito quasi unicamente dal padre, riesce a realizzare il sogno di una vita agiata, una bella casa, un lavoro ben pagato e discreti successi personali. A Milano Lorenzo, incontra e si innamora di Federica, instaurando con lei una convivenza immediata. Proprio Federica, che lo lascerà improvvisamente, sarà la chiave di tutto: Lorenzo perdendo la sua Lei, che lo accusa di essere anaffettivo ed insensibile e soprattutto troppo concentrato su se stesso, comincia a farsi delle domande , percorrendo la sua storia a ritroso e scavando nel profondo alla ricerca delle ragioni che lo hanno privato di un altro grande amore, quello per il padre.
Così Fabio Volo ci accompagna in un delicato viaggio nei ricordi di Lorenzo bambino, quando il suo papà era un eroe impossibile da avvicinare, sempre preso dal troppo lavoro che lo sfiancava e lo faceva essere poco presente a casa, tanto distante fino ad allontanarsi inevitabilmente da lui che avrebbe solo voluto stringerlo e dirgli “ti voglio bene” e che per pudore non è mai riuscito a farlo. Il percorso di ricostruzione di un rapporto tra un padre ed un figlio che hanno molto da dirsi e da perdonarsi è il fulcro di buona parte del romanzo, scritto in maniera chiara e diretta con un linguaggio molto moderno, condito di importanti riferimenti musicali, che impreziosiscono la lettura. Fabio Volo è stato spesso criticato, accusato di non scrivere lui le storie che racconta, io in realtà, non mi sento di stroncarlo, ho trovato questo romanzo piacevole e scorrevole, sono riuscita a leggerlo in un paio di pomeriggi di piacevole relax, per cui non posso che scriverne bene. La lettura è consigliata a chi ama la buona musica, come Fabio Volo che è dispensatore di ottimi consigli, e a chi ama le storie solo apparentemente comuni.
Così Fabio Volo ci accompagna in un delicato viaggio nei ricordi di Lorenzo bambino, quando il suo papà era un eroe impossibile da avvicinare, sempre preso dal troppo lavoro che lo sfiancava e lo faceva essere poco presente a casa, tanto distante fino ad allontanarsi inevitabilmente da lui che avrebbe solo voluto stringerlo e dirgli “ti voglio bene” e che per pudore non è mai riuscito a farlo. Il percorso di ricostruzione di un rapporto tra un padre ed un figlio che hanno molto da dirsi e da perdonarsi è il fulcro di buona parte del romanzo, scritto in maniera chiara e diretta con un linguaggio molto moderno, condito di importanti riferimenti musicali, che impreziosiscono la lettura. Fabio Volo è stato spesso criticato, accusato di non scrivere lui le storie che racconta, io in realtà, non mi sento di stroncarlo, ho trovato questo romanzo piacevole e scorrevole, sono riuscita a leggerlo in un paio di pomeriggi di piacevole relax, per cui non posso che scriverne bene. La lettura è consigliata a chi ama la buona musica, come Fabio Volo che è dispensatore di ottimi consigli, e a chi ama le storie solo apparentemente comuni.
February 20, 2020
Voto generoso
Il libro è strutturato in modo classico con un personaggio principale (narrante) e due storie che riguardano l'interazione del protagonista con il padre e con la ex. Ciascuna di queste trame, che procedono alternandosi ad ogni capitolo, sono a loro volta caratterizzate da alternarsi tra flashback e presente.
Nessun problema nella struttura e lettura che procede agevole.
Dichiaro subito che il mio giudizio è generoso (4 stelle) motivato da due fattori di carattere generale: la parte narrativa che riguarda l'analisi dei rapporti con il padre merita 5 stelle e l'avere sempre snobbato Volo a priori per cui ho voluto ora ripagarlo.
Tuttavia … il voto risente di carichi negativi per me importanti. La parte riferita alla lamentatio e nostalghia della ex che lo ha mollato e del suo patire … interessa per un po' poi mi crea nausea e infine rigetto totale e assoluto. Per due motivi, il primo è un semplice "che palle!" e il secondo riguarda il capitolo finale che da solo mi affossa il libro. Non ne potevo più di certi compiacimenti descrittivi in tema sessuale che dovrebbero suggerire a Volo che se ne parla in modo così ossessivamente descrittivo e partecipe, è forse perché oramai lo immagina solo … . Inoltre visto che oramai viviamo in piena epoca politicamente corretta (che detesto per la sua ipocrisia intrinseca in modo totale) allora partecipo in modo attivo allo j'accuse evidenziando come il capitolo finale mostri lo stereotipo della donna che vuole essere posseduta anche quando dice di no (a me è sembrato uno stupro): dato che Volo rientra in toto nel canone liberal, allora certe sue fantasie mi sembrano quantomeno ipocrite.
Fosse per me riediterei il libro conservando solo i capitoli della sua crescita e del rapporto con i genitori
Il libro è strutturato in modo classico con un personaggio principale (narrante) e due storie che riguardano l'interazione del protagonista con il padre e con la ex. Ciascuna di queste trame, che procedono alternandosi ad ogni capitolo, sono a loro volta caratterizzate da alternarsi tra flashback e presente.
Nessun problema nella struttura e lettura che procede agevole.
Dichiaro subito che il mio giudizio è generoso (4 stelle) motivato da due fattori di carattere generale: la parte narrativa che riguarda l'analisi dei rapporti con il padre merita 5 stelle e l'avere sempre snobbato Volo a priori per cui ho voluto ora ripagarlo.
Tuttavia … il voto risente di carichi negativi per me importanti. La parte riferita alla lamentatio e nostalghia della ex che lo ha mollato e del suo patire … interessa per un po' poi mi crea nausea e infine rigetto totale e assoluto. Per due motivi, il primo è un semplice "che palle!" e il secondo riguarda il capitolo finale che da solo mi affossa il libro. Non ne potevo più di certi compiacimenti descrittivi in tema sessuale che dovrebbero suggerire a Volo che se ne parla in modo così ossessivamente descrittivo e partecipe, è forse perché oramai lo immagina solo … . Inoltre visto che oramai viviamo in piena epoca politicamente corretta (che detesto per la sua ipocrisia intrinseca in modo totale) allora partecipo in modo attivo allo j'accuse evidenziando come il capitolo finale mostri lo stereotipo della donna che vuole essere posseduta anche quando dice di no (a me è sembrato uno stupro): dato che Volo rientra in toto nel canone liberal, allora certe sue fantasie mi sembrano quantomeno ipocrite.
Fosse per me riediterei il libro conservando solo i capitoli della sua crescita e del rapporto con i genitori
May 21, 2022
La struttura narrativa di questo libro è fantastica
Dopo lunghe insistenze, l’anno scorso sono riuscito a convincerli ad andare una settimana al mare. Ho dovuto prenotare una pensioncina, non perché volessi risparmiare, ma perché temevo che in un hotel di lusso si sarebbero sentiti a disagio. Invece nella pensione con il nome di donna e la proprietaria alla reception sarebbero stati più tranquilli. Mi sembrava più adatta a loro, che hanno bisogno di un contatto umano. Infatti hanno passato la maggior parte del tempo a chiacchierare con la proprietaria, a guardare la televisione con lei o a giocare a carte. Mia madre ha iniziato anche a darle una mano in cucina. Non era abituata a stare senza fare niente. La mattina si rifaceva persino il letto in stanza.
\\
Mia madre è anche più fisica: lei riesce ad abbracciarmi. Scrivendomi quella lettera lei ha fatto un gesto straordinario, commovente ed emozionante, ma mio padre per riuscire a scrivere quelle poche parole sul telefono ha fatto un viaggio molto più lungo e impervio. Per farlo si è dovuto mettere in gioco, si è dovuto rendere conto di tante cose. Quando mi ha scritto ciao lorenzo come stai punto di domanda, senza rendersene conto ha raccontato un miracolo.
Dopo lunghe insistenze, l’anno scorso sono riuscito a convincerli ad andare una settimana al mare. Ho dovuto prenotare una pensioncina, non perché volessi risparmiare, ma perché temevo che in un hotel di lusso si sarebbero sentiti a disagio. Invece nella pensione con il nome di donna e la proprietaria alla reception sarebbero stati più tranquilli. Mi sembrava più adatta a loro, che hanno bisogno di un contatto umano. Infatti hanno passato la maggior parte del tempo a chiacchierare con la proprietaria, a guardare la televisione con lei o a giocare a carte. Mia madre ha iniziato anche a darle una mano in cucina. Non era abituata a stare senza fare niente. La mattina si rifaceva persino il letto in stanza.
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Mia madre è anche più fisica: lei riesce ad abbracciarmi. Scrivendomi quella lettera lei ha fatto un gesto straordinario, commovente ed emozionante, ma mio padre per riuscire a scrivere quelle poche parole sul telefono ha fatto un viaggio molto più lungo e impervio. Per farlo si è dovuto mettere in gioco, si è dovuto rendere conto di tante cose. Quando mi ha scritto ciao lorenzo come stai punto di domanda, senza rendersene conto ha raccontato un miracolo.
July 11, 2022
Scritto abbastanza bene, molto scorrevole.
La prima tematica affrontata, quella del legame con il padre, è quella che mi ha colpita maggiormente. Due uomini da sempre in grado di dimostrare il loro affetto solo attraverso i gesti, anziché con le parole. Un rapporto complesso, non sempre chiaro, caratterizzato da un "ti aiuto" anziché un "ti voglio bene". L'amore si percepisce così.
La seconda tematica, invece, è quella un po' più banale, ovvero quella del grande amore perduto in cui il protagonista sembra essere tornato adolescente. Ma in fondo non torniamo tutti un po' ragazzini di fronte all'amore? L'ultimo capitolo è quello che mi ha turbata maggiormente perché Lorenzo diventa eccessivamente insistente nei confronti di Lei, tant'è che a un certo punto *piccolo spoiler* un atto di violenza viene scambiato per passione, trasmettendo un messaggio sbagliato.
La prima tematica affrontata, quella del legame con il padre, è quella che mi ha colpita maggiormente. Due uomini da sempre in grado di dimostrare il loro affetto solo attraverso i gesti, anziché con le parole. Un rapporto complesso, non sempre chiaro, caratterizzato da un "ti aiuto" anziché un "ti voglio bene". L'amore si percepisce così.
La seconda tematica, invece, è quella un po' più banale, ovvero quella del grande amore perduto in cui il protagonista sembra essere tornato adolescente. Ma in fondo non torniamo tutti un po' ragazzini di fronte all'amore? L'ultimo capitolo è quello che mi ha turbata maggiormente perché Lorenzo diventa eccessivamente insistente nei confronti di Lei, tant'è che a un certo punto *piccolo spoiler* un atto di violenza viene scambiato per passione, trasmettendo un messaggio sbagliato.
November 13, 2022
Avevo comprato questo libro anni fa, con l’inganno.
Dissi a mio padre che questo libro avrei dovuto leggerlo come compito per le vacanze, invece non era proprio così, anzi: avevo letto una delle frasi di questo libro, che parlava proprio del rapporto travagliato tra il protagonista e suo padre.
Ed è per questo che ci ho messo anni a trovare il coraggio di leggerlo.
Mi ha dato tanto, sono entrata nella sua vita e mi ci sono immedesimata. Anche nei piccoli dettagli. Anche nella vita dei suoi amici.
Dissi a mio padre che questo libro avrei dovuto leggerlo come compito per le vacanze, invece non era proprio così, anzi: avevo letto una delle frasi di questo libro, che parlava proprio del rapporto travagliato tra il protagonista e suo padre.
Ed è per questo che ci ho messo anni a trovare il coraggio di leggerlo.
Mi ha dato tanto, sono entrata nella sua vita e mi ci sono immedesimata. Anche nei piccoli dettagli. Anche nella vita dei suoi amici.
March 19, 2024
Questo libro inizia un po' in sordina ma più si va avanti con la lettura più si vieni presi dal racconto.
Fabio Volo racconta, attraverso il protagonista Lorenzo, tutte le vicende della vita che ognuno di noi si trova a fronteggiare: le aspettative e i doveri che si hanno in qualità di figlio, di amico, di amante e l' importanza che si dà al " tempo" che ci è concesso. Il tempo è il solo fattore che determina il risultato dei nostri obiettivi ed in base a come lo utilizziamo scopriremo se è stato benevolo oppure no.
Fabio Volo racconta, attraverso il protagonista Lorenzo, tutte le vicende della vita che ognuno di noi si trova a fronteggiare: le aspettative e i doveri che si hanno in qualità di figlio, di amico, di amante e l' importanza che si dà al " tempo" che ci è concesso. Il tempo è il solo fattore che determina il risultato dei nostri obiettivi ed in base a come lo utilizziamo scopriremo se è stato benevolo oppure no.
May 9, 2020
ci vorrebbero tre stelle emmezzo. non è certo un capolavoro, ma si lascia leggere d'un fiato. solo che alla fine lascia pochino. valide alcune pagine sul rapporto padre-figlio e sulla vita di non agiata di chi, evidentemente, è rimasto ai margini del boom economico degli anni '50. le pagine ambientate nel mondo di oggi sono meno avvincenti, così come non è avvincente la storia d'amore (passato?) del protagonista, che per altro si chiude, per me, con un punto interrogativo.
January 1, 2021
7!
Il mio primo libro di Fabio Volo.
Una semplice storia d'amore finita male dove lui cerca in tutti i modi di recuperare.E’ una storia che potrebbe accadere a tutti.
É un po’ troppo insistente il riferimento al riscatto sociale, che ho letto come autobiografico.
In qualche punto sembra socchiudere la porta a riflessioni più profonde, ma si intravede solo un piccolo spiraglio.
Pagine scritte in modo semplice e scorrevole, una lettura piacevole da ...spiaggia.
Il mio primo libro di Fabio Volo.
Una semplice storia d'amore finita male dove lui cerca in tutti i modi di recuperare.E’ una storia che potrebbe accadere a tutti.
É un po’ troppo insistente il riferimento al riscatto sociale, che ho letto come autobiografico.
In qualche punto sembra socchiudere la porta a riflessioni più profonde, ma si intravede solo un piccolo spiraglio.
Pagine scritte in modo semplice e scorrevole, una lettura piacevole da ...spiaggia.
February 16, 2024
Onestamente non mi aspettavo che questo libro mi piacesse così tanto. Pensavo fosse più noioso ma in realtà parla di tanti argomenti come l'amicizia, il rapporto con i genitori, le malattie, le relazioni... in un modo che mi ha affascinato. Mi sono anche ritrovata in qualche pensiero di Lorenzo (il protagonista dalla storia) quindi aiuta anche a simpatizzare di più con la storia.
Consiglio questo libro a quelle persone che vogliono leggere qualcosa di tranquillo e sulla vita stessa.
Consiglio questo libro a quelle persone che vogliono leggere qualcosa di tranquillo e sulla vita stessa.
April 20, 2020
Gostei mais do anterior que li dele, este foi mais morno, achei o protagonista demasiado preso a relação e ao passado e a toda a psicose com Ela, valeu pelos momentos com o amigo Nicola que são de rir e a relação dele com os pais que era difícil mas que no final trilha um caminho próprio. Aquele final só podia ser assim...
April 21, 2023
Παρότι ταυτίστηκα πάρα πολύ, ειδικά σε αυτά που περιγράφει για την σχέση με τον πατέρα του (και εγώ σκεφτόμουν πολλές ομοιότητες με τη σχέση μου με τη μητέρα μου), όπως και με τις κοινωνικές συνήθειες της εποχής του μεγαλώματος, με χάλασε κάπως η περιγραφή, η κατά κάποιο τρόπο εμμονή και η αδυναμία του ήρωα να κατανοήσει το τέλος της σχέσης με εκείνη που τον άφησε.
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