Sei stanco? Prova a guardare una tazzina di caffè

Secondo una nuova ricerca, sarebbe sufficiente anche solo pensarci per ritrovare energia e vitalità. Per via dell’effetto «priming»
Cup of hot black coffee espresso on table in street cafe Rome Italy
Cup of hot black coffee espresso on table in street cafe, Rome, ItalyEkaterina Smirnova

Caffè uguale produttività. Ormai ne siamo così convinti che basta guardare una tazzina di espresso per ritrovare energia e vitalità: lo dimostra uno studio pubblicato dai ricercatori dell’Università di Toronto sulla rivista Consciousness and Cognition. «Il caffè è una delle bevande più popolari: conosciamo praticamente tutti gli effetti che ha sul corpo», ha spiegato Sam Maglio, coautore dello studio. «Sappiamo molto meno del suo impatto psicologico, ma anche solo il fatto di vederlo o di pensarci ci può influenzare». Insieme a Eugene Chan della Monash University di Melbourne, Maglio ha osservato un effetto psicologico chiamato priming («innesco», letteralmente). Attraverso questo effetto, anche l'esposizione a stimoli sottili può alterare il modo in cui percepiamo il mondo intorno a noi e può influenzare i nostri pensieri e il nostro comportamento.

Gli autori hanno provato a valutare l’esistenza di «un'associazione tra caffè ed energia tale che se, anche solo fornendo alle persone uno stimolo relativo alla caffeina, la loro reattività fisiologica potesse aumentare, proprio come se avessero davvero bevuto un espresso». L'eccitazione psicologica può essere innescata da molti fattori, spiegano gli autori, comprese le emozioni, i neurotrasmettitori nel cervello o, appunto, la caffeina che consumiamo. Ma guardare una tazzina di caffè o pensarci su, ha lo stesso effetto?

Per scoprirlo, il team ha effettuato quattro studi separati, lavorando con volontari provenienti da culture occidentali e orientali. E ha scoperto che i partecipanti esposti agli stimoli correlati al caffè (guardare una tazzina o pensarci) in effetti percepivano il tempo come più breve e pensavano in modo più concreto e preciso. L’effetto era più deciso nei partecipanti occidentali: il team suppone che questa diversità sia dovuta proprio alle differenze con cui il caffè viene percepito dai due gruppi culturali. In Nord America e in Europa, la giornata comincia solo dopo il caffè. Proviamo a immaginare il dirigente di un’azienda che sta per affrontare un incontro importante: che cosa ha in mano? Un espresso, naturalmente.