La Cina innalza una nuova Grande Muraglia

La Cina innalza un muro di 5700 chilometri nello Xinjiang. Per ragioni di sicurezza e stabilità sulla frontiera con l'Asia centrale

Una nuova grande muraglia sorgerà lungo il confine occidentale della Cina nella provincia dello Xinjiang.

Il muro si estenderà lungo 5700 chilometri di frontiera.

Sarà eretto quest'anno per motivi di sicurezza ovvero a impedire infiltrazioni terroriste e/o separatiste dall'Asia centrale, ha detto ieri il presidente dello Xinjiang, Shokrat Zakir, nel corso del locale Congresso del Popolo nella capitale Urumqi, secondo quanto riferisce il China Daily.

Saranno altresì rafforzate le misure di sicurezza in alcune aree cruciali e zone di frontiera allo scopo di mantenere la stabilità sociale, ha aggiunto.

Negli scorsi anni si sono verificati a più riprese disordini con vittime nella provincia autonoma dello Xinjiang dove vivono gli Uiguri musulmani: per gli scontri tra Uiguri e cinesi etnici Han, in particolare nei territori meridionali della regione, le autorità cinesi hanno puntato il dito contro estremisti e separatisti che avrebbero legami con gruppi islamisti esterni alla Cina e sobillerebbero le popolazioni musulmane di lingua turkmena, le quali abitano diversi Paesi dell'Asia centrale in un arco tra l'attuale Turkmenistan e appunto lo Xinjiang.

Il presidente Zakir ha detto che «la situazione nel 2017 è stata stabile il che ha fatto sentire la gente più sicura» e per impedire la recrudescenza di «separatismo ed estremismo religioso», lo Xinjiang si appresta pertanto alla costruzione del muro e ad implementare la tecnologia per la sicurezza sui confini e la rete stradale e infrastrutturale. La frontiera occidentale dello Xinjiang, situato nell'estremo nord-ovest della Cina, corre da nord a sud tra il Kazakhstan e l'India e tocca Kyrghizistan, Tajikistan, Afghanistan e Pakistan. La Grande Muraglia storica invece si estende a nord per circa 6000-8000 chilometri eretti in diverse epoche in direzione est-ovest all'incirca sulla linea del 40° parallelo a protezione del confine settentrionale minacciato a suo tempo dalle incursioni dei nomadi mongoli e manciuri. I Manciù riuscirono infine dopo molti tentativi infruttuosi a sormontare anche la muraglia rafforzata dalla dinastia Ming invadendo la Cina nel 1644.