Governo Cottarelli, l'elenco dei ministri e il voto di fiducia

Il premier incaricato Cottarelli è salito dal presidente Mattarella con la sua lista dei ministri. La convulsa situazione politica scatena vendite in borsa e sui Btp: spread a quota 300

Il presidente incaricato Carlo Cottarelli è salito in mattinata al Quirinale con la lista dei ministri pronta per esser sottoposta al capo dello Stato. Una lista snella e rigorosamente tecnica: i ministri non si presenteranno alle prossime elezioni. L'ex-direttore del Fondo Monetario Internazionale, oltre all'incarico di presidente del Consiglio, terrà per sè l'interim del ministero dell'Economia. Agli Esteri, Elisabetta Belloni, una lunga carriera diplomatica alle spalle e prima donna a diventare segretario generale della Farnesina. Agli Interni va Francesco Paolo Tronca: palermitano, una laurea in Giurisprudenza e una in Storia, unga carriera in polizia, prefetto di lungo corso in diverse città, quindi consigliere di Stato dopo aver guidato il Comune di Roma in veste di Commissario straordinario all'indomani della giunta Marino.

Raffaele Cantone è ministro delle Infrastrutture: il magistrato, già pm anticorruzione a Napoli, è stato consigliere del governo Letta, quindi Matteo Renzi lo ha nominato al vertice dell'autorità anticorruzione Anac. Paola Severino, torna ministro della Giustizia: lo era già stata nel governo Monti dal 2011 al 2013, prima Guardasigilli donna. Attualmente è preside della Luiss. Agli Affari europei un altro ex-ministro di Mario Monti, il romano Enzo Moavero Milanese, già giudice di primo grado della Corte di giustizia della Ue, docente alla Luiss dove insegna Diritto dell'Unione europea. Ministro agli Affari europei con Monti, era riconfermato da Letta. Ugualmente nel governo Letta era Alessandro Pajno, chiamato da Cottarelli nella strategica posizione di sottosegretario a Palazzo Chigi, mentre nella pregressa esperienza di governo era stato ministro del Lavoro e delle Politiche sociali in uno dei momenti più acuti della crisi occupazionale della Grande Recessione. Attualmente è presidente del Consiglio di Stato.

Cottarelli si presenterà quindi alle Camere per il voto di fiducia. Se la otterrà, si procederà con la legge di bilancio e la sua squadra lavorerà per un anno prima delle nuove elezioni nel 2019. Se invece non otterrà la fiducia dell'Aula, le elezioni si terranno già ad agosto. A quanto pare i mercati leggono la situazione che si è venuta a creare in Italia come convulsa e incerta: oggi il Ftse Mib ha sofferto un'ondata di vendite a sua volta potenziata dal sell-off di titoli di Stato che ha portato lo spread, il differenziale tra Btp e Bund tedeschi decennali, a 300 punti base. Dal canto loro, i gruppi parlamentari della maggioranza sono impegnati a mettere in moto le commissioni. Di fronte a Montecitorio, Salvini ha risposto a chi gli ha chiesto dello spread a quota 300: “Fosse per me – dice il leader della Lega – ci sarebbe un governo in carica. Hanno scelto altrimenti per rassicurare i mercati, non mi sembra ci stiano riuscendo”. Se il governo tecnico di Cottarelli non otterrà la fiducia, si apre di fatto un'immediata campagna elettorale. E la stessa ipotesi di "impeachment" ventilata dai Cinquestelle sembra non trovi al momento la sponda leghista: “L’impeachment, al di là di tutto, ha un problema tecnico. È meglio andare a votare subito: si fa prima”, ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia, giungendo a Montecitorio.