Terrapiattisti, chi sono e perché credono che la Terra sia piatta

I terrapiattisti si riuniscono il 12 maggio a Palermo in convegno, con relazioni e interventi degli esponenti della comunità che sostiene una teoria alternativa alla sfericità della Terra
Flat Earth in space with sun and moon
Flat Earth in space with sun and moonegal

Terrapiattisti italiani a convegno, il 12 maggio a Palermo. È prevista una giornata di relazioni con la partecipazione di molti esponenti della comunità che propone una teoria alternativa a quella scientifica, o, come dicono, dei terrasfericisti. Oggi è difficile stimare, al di sotto della punta dell'iceberg, quante persone in Italia siano convinte che la Terra non sia un globo, anche perché in generale si tratta di un'area nella quale si trovano posizioni e opinioni varie, teorici convinti assieme ad altri più curiosi o interessati pure ad altre teorie eterodosse. Pare ampio il ventaglio delle idee, e degli approcci, di quanti non credono che la Terra sia un un geoide, cioè un corpo celeste modellato in forma sferica dalla rotazione sul proprio asse.

La terra è un disco

In ogni caso la regola prima, fondante del terrapiattismo, è che la Terra non è una sfera ma piuttosto un disco delimitato dai ghiacci antartici sull'esterno. Un Polo Sud dilatato a cerchio. Non c'è pericolo di cadere nel precipizio, secondo quanto sottolineano alcuni seguaci della teoria, poiché i ghiacci dell'Antartide fanno da barriera prima di arrivare al baratro. Per dimostrarlo alcuni terrapiattisti avrebbero anche richiesto di viaggiare al Polo Sud senza aver ottenuto risposta dall'ente internazionale che controlla le attività in loco.

Il falso dell'uomo sulla Luna

Altro elemento ricorrente è l'idea che la Nasa non abbia mai messo piede sulla Luna. Gli allunaggi sarebbero un falso e c'è scetticismo in genere sull'esplorazione spaziale che sarebbe piuttosto funzionale a sostenere la teoria della Terra sferica. Missioni simulate e messinscene, come le stesse immagini che, invece di esser state riprese dallo spazio, come ci dicono, sarebbero in realtà fotomontaggi, grafiche realizzate al computer, create ad hoc per convincerci che viviamo su un pianeta sferico. Gli stessi astronauti sarebbero attori che simulano le missioni in orbita. D'altra parte la fonte di quelle immagini è solo la Nasa, sottolineano i terrapiattisti.

I mappamondi e la propaganda

La vena complottista nutre il sospetto che anche mappamondi, atlanti e la cartografia scolastica altro non siano che strumenti di propaganda dell'ideologia dominante. I terrapiattisti rivendicano una teoria alternativa. Da quanto emerge, c'è una vena critica all'ortodossia, la stessa scienza ufficiale - per certe opinioni - è un'ideologia e, come avvenuto riguardo alla religione qualche secolo fa nella storia della civiltà occidentale, andrebbe separata dallo Stato. Da una parte lo Stato neutro e laico, dall'altra un più libero campo di teorie critiche, lo spazio per un'alternativa al pensiero unico terrasfericista che sostiene siano vere le esplorazioni spaziali e una sequela di altri inganni.

Le fake news sulla storia

La credenza che, prima dell'età delle esplorazioni geografiche, la gente credesse che la Terra fosse piatta entrò nell'immaginario popolare solo dopo la pubblicazione nel 1828 del libro di Washington Irving La vita ed i viaggi di Cristoforo Colombo. Era un'idea didascalica utile a separare il moderno dal Medioevo, che sarebbe stato epoca di ignoranza e oscurantismo. Una fake news: nel suo Inventing the Flat Earth: Columbus and Modern Historians, lo storico Jeffrey Russell sostiene sia stata un'invenzione per criticare le società pre-moderne col fine ideologico di esaltare il positivismo tramite una narrativa denigratoria del Medioevo. Sostenere che gli antichi credevano la Terra fosse piatta era un manifesto del positivismo, contro la cui «dittatura» della scienza si ribella l'attuale pensiero alternativo.

Il famoso effetto Pac-Man

Fatto sta che nel solco di questo antipositivismo, del quale non esiste un corpus sistematizzato, si collocano opinioni variegate, dal recupero dell'astrologia al cosiddetto «effetto Pac-Man», un corollario alla teoria della Terra piatta formulato nel corso di una Flat Earth Convention svolta in Inghilterra l'anno scorso per controbattere uno degli argomenti della Terra tonda, ovvero quello che un aereo che voli in linea retta nella stessa direzione torna al punto di partenza proprio perché gira attorno al pianeta. Sarebbe impossibile se la Terra fosse un disco a meno che non scomparisse per così dire dietro le quinte per riapparire dall'altra parte come faceva il marzianetto del video gioco degli anni Ottanta: l'effetto Pac-Man. Che anzi si spiegherebbe con la teoria della relatività generale di Einstein: lo spazio-tempo che si ripiega su sé stesso. Mentre, generalmente parlando, né Einstein né gli scienziati ufficiali sono considerati pienamente attendibili dai terrapiattisti. La curvatura dell'orizzonte? Contestata pure quella, anche sulla base di osservazioni empiriche come salire su un colle di fronte al mare e vedere che l'orizzonte si alza parimenti invece di rimane là in basso, mentre se la Terra fosse sferica dovrebbe abbassarsi rispetto al punto di osservazione.

Dove nasce la teoria e chi ci crede

Impossibile dire quanti siano i terrapiattisti in Italia. Certamente si è creato ovunque un certo fermento benché si tratti di un movimento nato e cresciuto nel mondo anglosassone. La domanda sulla forma della Terra è una delle prime indagini che si è posta l'umanità in virtù del fatto empirico che il Sole sorge e tramonta. Motivo per il quale molte civiltà arcaiche hanno rivolto gli occhi alla volta celeste. Associate a queste osservazioni, anche domande di ordine soprannaturale. Nella tarda antichità, però, la teologia cristiana dava già per assodata la forma sferica della Terra: se ne trova traccia in un padre della Chiesa come Sant'Agostino e fino all'alto Medioevo con Sant'Isidoro di Siviglia. Dante nella Divina Commedia immagina la Terra rotonda. Un altro fervente cattolico, Cristoforo Colombo, credeva, come tutti i colleghi del suo tempo, alla sfericità della Terra (o non avrebbe intrapreso il viaggio verso le Indie facendo rotta a ovest) e ne trova conferma nei calcoli e nel planisfero realizzato dal matematico, medico e cartografo Paolo dal Pozzo Toscanelli. Nella prospettiva europea, coi viaggi nell'emisfero sud di Vasco da Gama, la misurazione della latitudine con l'astrolabio a partire da un altro punto focale celeste e la circumnavigazione di Magellano si ebbe la «pistola fumante» della prova della sfericità. Che tuttavia i terrapiattisti ritengono uno dei tanti inganni che vengono propinati. La convinzione che la Terra sia piatta fu propagandata con un certo successo nell'Ottocento da Samuel Rowbotham, un inglese autodidatta che pubblicò i risultati di alcuni suoi esperimenti di misura della curvatura della superficie di diversi laghi per dimostrare che non fosse curva. Tentò, inoltre, di spiegare come un effetto di prospettiva il fatto che le navi spariscono all'orizzonte prima del loro albero. La diffusione in certi ambienti anglofoni proseguì con alterne vicende fino alla più recente Flat Earth Society.

LEGGI ANCHE: In crociera per dimostrare che la Terra è piatta

LEGGI ANCHE: Terrapiattisti, i meme più divertenti