Sixthclone e la vaporwave italiana

Qualche domanda, fra un editing audio-video e l'altro, a uno dei principali autori della scena

Vaporwave è un termine che si usa per indicare una corrente estetica e musicale basata sulle reminescenze di icone consumistiche dell'era d'oro di centri commerciali e televisione anni '80. Un movimento bizzarro che viene spesso indicato come il primo genere nato direttamente su internet. In Italia abbiamo una serie di autori che hanno interpretato in modo interessante la corrente, oggi facciamo due domande a Sixthclone.

Cominciamo dall'inizio: come ti è saltato in mente di fare un genere che non ti permettesse di fare djset nei più prestigiosi locali di provincia con paesi da 2000 anime?«Direi che la spinta principale viene sempre dalla passione per la musica, poco importa se un genere è di nicchia o di moda. Faccio semplicemente ciò che mi piace e sopratutto ciò che mi emoziona, cercando di far convergere tutto quello che ho in testa in quel momento per creare qualcosa di "nuovo"».

Definire esattamente i confini dei generi è sempre difficile. Nel tuo caso possiamo dire che fai esattamente vaporwave oppure i posteri diranno che hai dato il là a un sottogenere con una sua identità?«Partiamo dal presupposto che personalmente non mi identifico in nessun genere specifico, mi piace sperimentare e spaziare quanto più possibile. Detto ciò, chiaramente le mie ultime cose sono fortemente influenzate dalla corrente Vaporwave, sopratutto visivamente. Musicalmente invece c'è un po' di tutto, dalla Synthwave alla Trap. Questo è il bello di non porsi etichette... puoi mettere nel pentolone tutti gli elementi che vuoi e non avere limiti creativi.

Della vaporwave estera conosciamo qualcosa di quella americana, ma questo è un genere che si apprezza meglio nelle declinazioni locali: se, per esempio, su una traccia USA sentiamo il sample di un jingle, lo interpretiamo come "generica musichetta da pubblicità", se ascoltiamo una tua traccia e sentiamo "mattel presenta..." facciamo un sussulto per le reminescenze catodiche infantili... C****i potresti fare una piccola guida all'ascolto della scena italiana?«Hai centrato l'argomento. Prima ancora dell'aspetto visivo o musicale, la Vaporwave poggia le basi sui ricordi, non è un semplice revival anni '80/'90, è qualcosa di molto più personale ed intimo, un viaggio a ritroso che si snoda attraverso suoni, immagini, sensazioni e tutti quei piccoli ricordi di quotidianità che erano stati accantonati in qualche angolo remoto nei meandri della memoria. La scena italiana offre sicuramente tanto materiale e molti artisti, ognuno con il suo personale modo di interpretare il genere. Io in realtà sono un totale neofita perché ho scoperto la scena soltanto da un anno. Per quel poco che conosco posso citare senz'altro Android Apartment (prevalentemente Future-funk e derivati), Bl00dwave, Quadrato X, Tassony e Boom.bo con il quale ho avuto anche il piacere di collaborare».

Ti è mai capitato di entrare in contatto con qualcuno dei personaggi - ad esempio, Bonolis - che compaiono nei tuoi video?«Non mi è mai capitato, e sinceramente non so cosa potrebbero pensare a riguardo. Sarebbe davvero interessante e stimolante l'opinione di un personaggio come Bonolis...»

Qualche pubblicitario della Milano da bere? Non ti ha mai scritto qualche copywriter dicendo "mi fa piacere rivedere lo spot di poochie a cui avevo lavorato nel 1988?"«Purtroppo o per fortuna no. Ho la sensazione che, se qualche copywriter/autore degli spezzoni che ho utilizzato, venisse a conoscenza dell'uso che ne ho fatto (anche se di fatto è un utilizzo positivo che rivaluta le vecchie pubblicità), non avrebbe intenzioni tanto pacifiche, e che forse mi ritroverei il canale chiuso in men che non si dica per violazione del copyright. D'altronde conosciamo bene la politica di società come Mediaset riguardo il video sharing...»

Fare i tuoi video, tecnicamente parlando, deve essere massacrante. Quante ore passi al giorno su After Effects? In che meandri di internet ti addentri per riuscire a trovare il materiale?«Purtroppo sono un insonne cronico da sempre, il che mi porta ad avere quasi tutta la notte a disposizione per dedicarmi a pieno regime alle mie cose. Solitamente spendo almeno 2/3 ore al giorno per la musica o i video. Youtube è la fonte principale: con un po' di pazienza si riesce a trovare qualsiasi cosa. Per tutto il resto c'è Google che ci viene in soccorso».

Per seguire Sixthclone; Youtube: https://www.youtube.com/user/SixthcloneOFFICIAL/Facebook: https://www.facebook.com/Sixthclone/