Calcio in streaming, presto le partite si potranno vedere tutte su internet

Il prossimo anno ci sarà il grande salto del calcio nel mondo dello streaming tra DAZN, Amazon Prime Video e la nuova piattaforma Mediaset. Ecco come funzionerà
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Silvia Lore/Getty Images

Il futuro del calcio è in streaming? Pare di sì. D'altronde il mondo del pallone ha sempre anticipato le nuove scoperte tecnologiche per rimanere costantemente al passo con i tempi. È successo con Novantesimo minuto in radio, poi con le prime partite trasmesse in TV negli anni Cinquanta fino all’avvento del satellite e del digitale terrestre agli albori degli anni Duemila con Mediaset Premium e Sky che si sono spartite la serie A fino a pochi anni fa. Ora il pallone è pronto a fare un ulteriore salto in avanti, buttandosi tra le braccia delle TV in streaming: già nell’ultimo triennio DAZN è entrata in pianta stabile nel mercato italiano con 3 partite in esclusiva, ma gli iniziali limiti tecnici avevano fatto pensare ad una tecnologia troppo acerba per essere presa in considerazione nel breve periodo. Eppure, se le offerte per i diritti del triennio 2021-2024 dovessero essere confermate dal voto della Lega Calcio, DAZN è in pole position per portarsi a casa la trasmissione in esclusiva di 7 partite dei prossimi 3 anni del massimo campionato più 3 match in co-esclusiva con Sky. 

Cosa sappiamo della battaglia DAZN-Sky per il prossimo triennio di serie A

L’asta per i diritti TV è stata sbilanciata dalla sentenza del Consiglio di Stato che imponeva un blocco alla vendita in esclusiva su tutte le piattaforme nei confronti di Sky: qualora il colosso guidato da Maximo Ibarra avesse acquistato il pacchetto principale con le 7 migliori partite, la Lega avrebbe dovuto rivendere i diritti di trasmissione di questi match in streaming ad altri offerenti. Da qui la scelta di Sky di procedere con il freno a mano tirato (offrendo all’incirca un centinaio di milioni in meno all’anno rispetto al concorrente) rischiando così di perdere uno degli asset su cui ha basato la propria crescita nel corso degli ultimi anni. È altrettanto vero che nella sede della pay-tv probabilmente non si aspettavano un’offerta così generosa da parte di DAZN, considerando che gli 840 milioni che avrebbe messo sul piatto dall’app tedesca costituiscono praticamente il fatturato del 2019 da parte dell’app, ma a livello mondiale.

Dove potremo vedere il calcio in streaming

Ma il possibile binomio DAZN-Serie A sarà soltanto il primo tassello per vedere il calcio in streaming: anche la Champions League, dal prossimo anno, si potrà vedere tutta online (o quasi). Mediaset e Amazon Prime Video si sono spartite i diritti per la visione delle 137 partite della massima competizione continentale: l’app di Bezos garantirà 16 partite all’anno con la migliore partita del mercoledì (italiane comprese) in esclusiva, mentre il resto si spartirà tra la nuova piattaforma on demand che potrebbe affiancare o nascere all’interno di Infinity e Canale 5, che continuerà a trasmettere una partita in chiaro per ogni turno. Sky, ad ogni modo, non è rimasta a guardare e si è aggiudicata la possibilità di trasmettere le prossime coppe europee per il triennio 2021-2024 con 403 partite tra Champions, Europa League e la neo-nata Europa Conference League

Che connessione servirà?

Quello che rimane da capire è se la Rete è in grado di gestire una mole di utenti che è in grado di spostare la serie A o la Champions: lo sbarco in Italia 3 anni fa di DAZN è stato un mezzo flop alle prese con buffering, caricamenti lenti e un’infrastruttura in streaming ancora acerba per la mole di utenti che è in grado di richiamare il calcio. Da allora la fibra ottica ha aiutato tutte le app di TV in streaming a gestire i propri problemi dando una boccata d’ossigeno anche nelle zone più periferiche ma è innegabile che trasmettere 10 match di cartello online può essere ancora una sfida ardua da sostenere. Però la situazione è cambiata: oramai il 91% delle abitazioni è raggiunto dalla banda ultra-larga e il lockdown ci ha dimostrato come la Rete sia in grado di reggere picchi di volume notevoli rimanendo comunque all’interno degli “spazi di manovra” assicurati dell’attuale dimensionamento a garanzia della ottimale fruizione di contenuti. In più, oramai, le app di TV in streaming hanno raggiunto un buon livello di compressione che ti garantisce una buona visione anche con una connessione ADSL o tramite rete mobile 4G. 

Quali dispositivi saranno compatibili

La buona notizia per il consumatore è che con le app di TV in streaming non c’è bisogno di acquistare nuovi dispositivi: tutte le app funzioneranno su smart TV, console da gioco, laptop, PC, smartphone e tablet. Basterà avere l’app all’interno del device e il gioco è fatto. La cattiva notizia è che questo spezzatino di soluzioni non ti garantirà più di vedere tutto il calcio che vuoi con un solo abbonamento: probabilmente, dovrai avere DAZN, Sky e Amazon Prime Video per guardare davvero tutto. 

La lotta alla pirateria

Un calcio completamente in streaming potrebbe far segnare il gol decisivo contro la pirateria. Tramite il passaggio alla trasmissione dei contenuti su rete IP sarà possibile garantire totalmente il contenimento della pirateria che ad oggi conta circa 1,5 milioni di utenti – quelli che utilizzano il cosiddetto “pezzotto” - in quanto con questa tecnologia si ha la possibilità di fornire flussi unici per singolo utente e consentire di risalire alla fonte delle frodi fornendo inoltre prove con valenza legale utilizzabili in procedimenti penali. Una soluzione che può essere usata sia per gli incontri Live che per l’on demand su tutto il parco clienti.

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