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Presto sarà possibile pagare tramite Whatsapp?

L'app è al lavoro su una criptovaluta che consenta di trasferire denaro all'interno delle chat
Whatsapp pagare criptovaluta
Whatsapp pagare criptovalutaBrazil Photo Press

Whatsapp è al lavoro per creare una criptovaluta che ci consenta di trasferire denaro all'interno dell'app di messaggistica. Secondo quanto riportato da Bloomberg, il gruppo che fa capo a Mark Zuckerberg starebbe lavorando ad uno stablecoin, ossia un tipo di valuta digitale ancorata al dollaro statunitense e in grado quindi di proteggersi meglio dalla volatilità e garantire maggiore sicurezza e stabilità agli utenti rispetto ai più famosi Bitcoin. Ancora siamo ben lontani dal rilascio della criptovaluta, ma quel che è certo è che all'inizio il test sarà ristretto al mercato indiano: un po' perché nel paese Whatsapp domina con più di 200 milioni di utenti, un po' perché si tratta della nazione leader in fatto di rimesse, ossia di trasferimenti di denaro dall'estero – secondo la Banca Mondiale, soltanto nel 2017 sarebbero stati inviati 69 miliardi di dollari in India.

A lungo, si è sospettato che qualcosa bollisse in pentola dalle parti di Facebook dopo la notizia che l'ex presidente di PayPal, David Marcus, era stato chiamato a dirigere un team di sviluppo interno al social dedicato alle iniziative blockchain della società. «Come molte altre società, Facebook sta esplorando come sfruttare il potere della tecnologia blockchain. Questo nuovo piccolo team sta esplorando molte applicazioni diverse ma non sappiamo ancora nulla sugli sviluppi futuri», ha detto un portavoce di Facebook in una nota.

La possibilità di pagare e trasferire fondi attraverso Whatsapp sarebbe un ulteriore tassello di sviluppo per il gruppo di Menlio Park in chiave business. Dopo l'arrivo di Whatsapp Business – dedicata alle imprese – e delle televendite su Facebook, lo sbarco di una criptovaluta potrebbe davvero chiudere il cerchio, mettendo nelle mani delle aziende un eco-sistema completo per raggiungere i propri clienti e monetizzare. Rimarrà da capire come reagiranno gli utenti e se la pubblicità in arrivo non li spingerà a cambiare piattaforma per inviare e ricevere messaggi.