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Agrigento, elezione segretario Pd: “Procedure congressuali lasciano esterrefatti”

Maria Iacono – ex deputata Pd componente direzione provinciale, Eleonora Mortellaro componente assemblea nazionale Pd e Rosaria Chianetta componente direzione provinciale in una nota, si dicono esterrefatte circa le procedure congressuali che hanno proclamato Giovanna Iacono segretario provinciale del Pd agrigentino. Ed affermano: “Avremmo voluto salutare l’elezione di una donna in questo ruolo per la […]

Pubblicato 5 anni fa

Maria Iacono – ex deputata Pd componente direzione provinciale, Eleonora Mortellaro componente assemblea nazionale Pd e Rosaria Chianetta componente direzione provinciale in una nota, si dicono esterrefatte circa le procedure congressuali che hanno proclamato Giovanna Iacono segretario provinciale del Pd agrigentino.

Ed
affermano: “Avremmo voluto salutare l’elezione di una donna in questo ruolo per
la prima volta, a cui riconosciamo impegno e determinazione, in ben altro modo.
Purtroppo persino la Commissione a cui è affidato il rispetto delle regole,
sembra aver smarrito il senso della propria funzione, attribuendosi la
competenza di “nominare” sia il segretario, sia l’assemblea
provinciale senza il vaglio, anche se con esito scontato, dei Circoli e degli
iscritti. Hanno deliberato in fretta e furia pur di non rispettare la saggia
decisione della Commissione Regionale che, dopo mesi di incertezza ed
improvvisazione ha finalmente deciso di sospendere responsabilmente la fase
congressuale di tutte le unioni provinciali per consentire la ricostruzione di
una fase unitaria e di pieno coinvolgimento in vista del delicatissimo
appuntamento delle prossime elezioni europee.

Un colpo
di mano assurdo ed immotivato che sostituisce il necessario coinvolgimento
degli iscritti e dei Circoli, con una “nomina” che ha il sapore
vecchio dell’investitura del solito capocorrente, incapace di cogliere la
necessita di un cambio vero di metodi e di mentalità.

Guardiamo con fiducia e speranza alla nuova fase che il Pd sta avviando con il grande successo delle primarie del 3 marzo e di Nicola Zingaretti e auspichiamo che anche nella nostra provincia, ci si fermi, come nel resto della Sicilia, e si rifletta su quale partito ricostruire e da quali basi nuove ripartire che non possono essere certamente le nomine fatte a tavolino da quattro amici”.

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