Quando si parla di packaging…

Upcycling, recycling, downcycling – come la progettazione del packaging può influire sulla sua vita futura e su quella del prodotto che protegge? Il packaging sostenibile è tale solo se viene concepito in questo modo? I materiali scelti sono l’unica variabile che incide veramente sulla riciclabilità del packaging?

Con Isabella Bussi, Head of Sustainability del gruppo Fedrigoni e la partecipazione di Comieco, scopriamo quali sono gli obiettivi di sostenibilità di un gruppo produttore di carte speciali e materiali autoadesivi e come questi si innescano nella progettazione complessiva di un prodotto di packaging. Moderato da Silvia Barbero, co-fondatrice dell’Osservatorio dell’Eco-Packaging e vice-coordinatore del Collegio di Design del Politecnico di Torino.

Neologia

Una vetrina dedicata ai progetti realizzati da giovani designer e illustratori italiani under 30, innovativi, sperimentali e caratterizzati da una contaminazione stilistica e di linguaggi. La mostra è l’esito di una call ideata da Graphic Days® che ha selezionato 100 lavori all’interno di 4 categorie: Motion Graphic, Poster Design, Editorial Design e GIF.

Il progetto Neologia è finalizzato alla valorizzazione dei giovani talenti italiani nel mondo del visual design di oggi, dando vita a una rete nel panorama della cultura visiva in Italia e promuovendo i nuovi linguaggi e le sperimentazioni della comunicazione visiva.
Così come nel lessico, il termine “neologia” indica il processo di arricchimento attraverso la creazione di nuovi vocaboli ed espressioni, allo stesso modo, l’iniziativa intende mettere in primo piano la capacità dei giovani progettisti di abbracciare stimoli, talvolta esterni al mondo del design, reinterpretandoli e facendoli confluire in nuove forme e orientamenti.
I neologismi nella cultura visiva comunicano in maniera non codificata e, come i nuovi vocaboli, rispondono alla necessità di denominare le trasformazioni del mondo, i progressi della conoscenza, la nascita di realtà, concetti, sensibilità o comportamenti nuovi.

Il progetto non si limita all’esposizione dei 100 vincitori, ma prosegue on line dando vita a un osservatorio dinamico che raccoglie tutte le proposte più meritevoli con l’obiettivo di promuovere la qualità e la ricerca dell’inedito nel mondo del visual in Italia.
Il concetto di “italianità” non è definito da un confine geopolitico, quanto dal senso di appartenenza. I nuovi linguaggi italiani, caratterizzati da contaminazione tra diverse discipline, tra digitale e analogico, non nascono solo da chi è nato in Italia, ma anche da chi ha assimilato la cultura italiana. Il concetto che si vuole promuovere non è quindi meramente legato alla cittadinanza, al luogo di nascita o di residenza, ma piuttosto al legame che si crea con una cultura e con il suo territorio.

Orari:
inaugurazione 23 settembre ore 18.00-23.00
lunedì-venerdì ore 16.00-20.00
sabato-domenica ore 10.00-20.00
1° ottobre ore 10.00-23.00

 

Fluo Lit Up Books

Fluo – Lit up Books è una mostra che raccoglie 130 libri fluorescenti, provenienti da diverse parti del mondo e realizzati negli ultimi dieci anni, a testimonianza di una delle tendenze più recenti, interessanti e originali dell’editoria per bambini. Frutto di un’approfondita ricerca e sperimentazione grafica e di stampa, gli elementi fluorescenti sono diventati parte strutturale dei libri in cui vengono utilizzati. La mostra affronta il lato tecnico della colorazione Fluo, offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire strumenti innovativi e nuove strade creative. Molti dei libri riuniti nella mostra sono di autori acclamati come Oliver Jeffers, Isabelle Arsenault, Shawn Harris e BB Cronin, solo per citarne alcuni. Altri sono di illustratori emergenti come Allison Colpys, Young Lee, Sarah Mazzetti, Aurore Petit, Alice Piaggio, Anna Pirolli, Emily Rand e Marie Tolman.

Presentata all’ultima edizione della Bologna Children’s Book Fair e curata dall’Accademia Drosselmeier, Fluo Lit Up Books è la prima mostra a inaugurare un percorso nuovo ed un approccio multimodale all’universo del libro illustrato, in collaborazione con autori, editori, stampatori, storici dell’illustrazione e critici.

Orari:
inaugurazione 23 settembre ore 18.00-23.00
lunedì-venerdì ore 16.00-20.00
sabato-domenica ore 10.00-20.00
1° ottobre ore 10.00-23.00

 

Illustrated covers: quando i magazine si misurano con i bambini

Se i libri per l’infanzia sono illustrati per definizione, l’uso significativo di illustrazioni nelle riviste per bambini e famiglie è molto più recente, e costituisce tuttora un tratto distintivo delle case editrici che hanno deciso di prediligere questa forma di comunicazione. Illustrated Covers riunisce sei magazine indipendenti di portata internazionale – Uppa, Anorak e Dot, Georges e Graou, Revista Kiwi – e nasce con l’obiettivo di sottolineare il valore aggiunto apportato dall’illustrazione contemporanea nell’informare e formare i più piccoli e i loro genitori.

Tutte le riviste hanno infatti l’obiettivo di avvicinare bambini e adulti alla cultura, educandoli tramite la lettura, il gioco e la creatività. Alcune di queste trattano tutti gli aspetti della vita di un bambino, dalla scuola alla famiglia, passando per la scienza, il viaggio, gli hobby e il tempo libero. Altre trattano argomenti spesso considerati tabù con una buona dose di umorismo e allegria, mentre altre ancora affrontano gli aspetti più pedagogici e legati alla crescita. Illustrazioni per meravigliare, stampa di qualità e infine una selezione di contenuti per intrattenere e divertire: riunendo magistralmente il lavoro di studi e art director, illustratori e professionisti di settore, queste pubblicazioni riescono sempre ad incoraggiare e al contempo sorprendere il lettore, appagando la naturale curiosità dei più piccoli e risvegliandola nell’adulto.

Orari:
inaugurazione 23 settembre ore 18.00-23.00
lunedì-venerdì ore 16.00-20.00
sabato-domenica ore 10.00-20.00
1° ottobre ore 10.00-23.00

We Mix Design and People

In continuità con la mostra We Mix Design and People della scorsa edizione, Graphic Days®

propone una nuova selezione di progetti di social design in cui la comunicazione visiva è chiamata a stimolare interesse, dibattito e azione verso le principali questioni sociali, affrontate – qui l’elemento di novità – adottando la prospettiva e l’immaginario dei più piccoli.

Come ha osservato Munari, la società del futuro è già tra noi e possiamo vederla nei bambini. È quindi quanto mai necessario che temi di interesse collettivo quali l’inclusione, i fenomeni migratori, l’accessibilità, i conflitti o l’emergenza ambientale, lungi dall’essere “questioni da adulti”, si misurino con la spontaneità, la vulnerabilità, l’assenza di preconcetti e la curiosità dei più piccoli. Ne consegue l’adozione di un linguaggio semplice e diretto, o ancora l’uso del racconto, della personificazione o del gioco come modalità di riflessione e apprendimento, tutte forme di comunicazione capaci di coinvolgere e attivare in modo più efficace gli stessi adulti. Mettendo a confronto progetti molto diversi fra loro per committenza, provenienza geografica e modalità tecnica ed espressiva, questa mostra intende esprimere il potenziale del social design sia quando si rivolge espressamente ai bambini che quando ne riflette la giocosa saggezza.

In mostra Corraini Edizioni, Ki Saigon, Enric Pérez Vercher, Studio Bang-Gu, Premio Ronzinante, Edoardo Albertini, Nina Krause, Enrico Lanza, Elisa Nalon, Tuo Museo.

Orari:
inaugurazione 23 settembre ore 18.00-23.00
lunedì-venerdì ore 16.00-20.00
sabato-domenica ore 10.00-20.00
1° ottobre ore 10.00-23.00

Vesti il tuo bambino interiore: il potere del fashion design

Forme, colori e monogrammi da indossare: i capi di abbigliamento sono una delle principali forme di comunicazione visiva della società moderna. A ben vedere, il graphic design guarda alla brand identity come il fashion design all’identità personale. Dal pattern all’abito, parafrasando Rogers, l’abilità dei graphic e fashion designer risiede nel tradurre valori e messaggi in termini visivi e materici, con la particolarità per i secondi di avvalersi di un medium vivente e sempre diverso: il corpo umano. Ne risulta una comunicazione “umanamente” generativa, in cui lo stesso capo assume un significato pressoché unico a seconda delle diverse forme, cromie, posture, gestualità e intenzioni del corpo che veste. Al tempo stesso, ciò che indossiamo ha un fortissimo impatto su come ci sentiamo e comportiamo, e quindi su quello che comunichiamo, a noi stessi e agli altri.

Se dunque vestire e vestirsi è comunicare, quali forme e colori far indossare agli adulti per risvegliare il proprio bambino interiore? E ancora, a quali immagini “dare corpo” per rappresentare le istanze delle nuove generazioni? A partire da questi interrogativi e nell’ambito del tema del festival, la mostra nasce con l’intento di indagare cosa può dire il fashion design ai bambini o a proposito dei bambini

In mostra i lavori di LĀU Clothing, Face This e i lenticular projects di Antoine Peters.

Orari:
inaugurazione 23 settembre ore 18.00-23.00
lunedì-venerdì ore 16.00-20.00
sabato-domenica ore 10.00-20.00
1° ottobre ore 10.00-23.00

 

Angelica Gerosa: la composizione come pratica

Quando la carta smette di essere semplice base di supporto per pennellate e diventa essa stessa segno espressivo, le illustrazioni si trasformano in ipnotiche composizioni geometriche, o assumono tridimensionalità dando vita ad animali colorati e volti giocosi. È su questa trasformazione che si fonda la poetica di Angelica Gerosa, illustratrice e paper designer italiana con una grande passione per la combinazione di colori e forme e un’attenzione particolare alla relazione fra pieni e vuoti. Attingendo da fonti d’ispirazione diverse, fra cui gli artisti del Bauhaus (Kandinskij primo fra tutti), Matisse, i Futuristi, Picasso, la cultura folk indiana, le civiltà antiche e, particolarmente ispirata dai Combine-paintings di Rauschenberg, il suo processo creativo è incentrato su una sperimentazione analogica, libera e generalmente lenta che coinvolge diversi materiali e tecniche. Questa mostra pone enfasi sulla sua maestria nella lavorazione della carta, applicata ad una ricerca incessante e paziente di un equilibrio nella creazione di composizioni multi-materiche. Attraverso distese di collage caleidoscopici, i suoi “trofei di caccia” (all’immaginazione), le maschere e un coloratissimo bestiario di carta, il visitatore è invitato a scoprire cosa succede quando la carta viene intesa come tela (multicolore) da piegare, tagliare e modellare, piuttosto che riempire.

La partecipazione al workshop è gratuita.
L’ingresso alla Cavallerizza richiede il pagamento del biglietto di ingresso di 8 euro, gratuito per i bambini.

Orari:
inaugurazione 23 settembre ore 18.00-23.00
lunedì-venerdì ore 16.00-20.00
sabato-domenica ore 10.00-20.00
1° ottobre ore 10.00-23.00

 

Ola Niepsuj: la meraviglia nel quotidiano

Combinando la leggerezza degli scarabocchi infantili con una composizione impeccabile, la graphic artist polacca Ola Niepsuj è rinomata per il suo stile giocoso ed elegante, un antidoto perfetto contro il recente isolamento causato dalla pandemia. Questa mostra si propone di svelare il suo caratteristico senso dell’umorismo, la finezza e il fascino delle sue composizioni, mettendo in mostra una collezione di disegni originali e collage dal suo archivio, oltre che tre recentissime serie di opere. La prima, Summer in the city, sembra riferirsi proprio a questo – tramite la rappresentazione dei piccoli piaceri urbani della sua vita quotidiana a Varsavia, estraendo l’esuberanza policroma e la joie de vivre dai più piccoli dettagli mondani. Ispirandosi ai maestri polacchi del poster design e dell’illustrazione degli anni ’60, Ola Niepsuj combina le tecniche analogiche di disegno a inchiostro, cut-out e tipografia a matita unendole al digitale. Le sue trame ricche e l’attenzione ai dettagli servono sempre allo scopo di quella che lei definisce come “ la sua ricerca di umorismo e ambiguità.” Questo approccio è ancora chiaramente visibile – o forse ancora più evidente – quando la palette colori viene ridotta al minimo nei ritagli Matissiani in bianco e nero della serie Object Salon. Al contrario, la terza collezione in mostra – Outdoor club – dedicata ai giochi con la palla, è ingenuamente colorata ed evoca la semplicità e la gioia dei primi anni di Niepsuj, irradiando un senso di meraviglia e innocenza infantile.

Orari:
inaugurazione 23 settembre ore 18.00-23.00
lunedì-venerdì ore 16.00-20.00
sabato-domenica ore 10.00-20.00
1° ottobre ore 10.00-23.00

 

Luca Boscardin. Giocare con l’essenziale è un’arte

Come per tutti i progettisti di giocattoli che si rispettino, nei progetti di Luca Boscardin ad essere giocoso non è mai solo l’output ma l’intero processo creativo.

Fra i suoi maggiori riferimenti l’immancabile Munari, da cui eredita la consapevolezza che giocare sia una cosa seria, e che i bambini siano i veri Maestri da cui apprendere. La loro capacità di dare libero sfogo alla propria immaginazione, così come la semplicità e l’universalità dei segni con cui si esprimono, costituiscono infatti una costante fonte di ispirazione per il suo lavoro. L’input iniziale di tutti i suoi progetti è l’illustrazione, caratterizzata da tratti semplici e minimali che spesso vengono convertiti in prodotti tridimensionali.

Sposa la filosofia del Meno – forme e linee – è più – spazio per l’immaginazione di bambini e adulti. Gli animali sono un soggetto ricorrente della sua poetica. Ne ha creati di diversi per materiale, contesto d’uso e tipologia di interazione: a dondolo (Cavalcade), volanti (Mobile Birds), scomposti e ricombinabili (Domino of Fantastic Creatures), calpestabili (Sensory Rug), e addirittura a grandezza naturale e su cui potersi arrampicare (Animal Factory). Ma il mondo della natura non rappresenta l’unico “parco giochi” per la sua immaginazione.

La sua curiosità si estende alla città e ai suoi abitanti, che ama rappresentare come “puzzle visivi” sempre mutevoli, come nel caso di Archiville e Wooden SculptureS.

Pinaffo e Pluvinage: visualizzare l’invisibile

Qual è il confine tra design e magia?

Dal 2015 il duo Pinaffo — Pluvinage realizza installazioni ipnotizzanti affrontando complessi temi concettuali attraverso soluzioni giocose e ingegnose. Fungendo da strumenti di apprendimento capaci di sorprendere, ogni loro lavoro indaga un determinato sistema invisibile utilizzando l’arte e il design per rivelare le sue caratteristiche impalpabili, così da rendere la loro comprensione accessibile a tutti. Il loro forte senso grafico, la spiccata capacità manuale e l’approccio interdisciplinare, stimolati dalla predilezione per componenti semplici ed economiche, si traduce in un linguaggio visivo e interattivo unico, capace di parlare alla curiosità di tutti.

La mostra è una wunderkammer di tutti i loro progetti – Jelly Safari, Papier Machine, Château d’eau, Île à gratter, Code set, e molti altri – ciascuno dei quali si direbbe flirtare con l’attenzione del pubblico prima di permettergli di familiarizzare con la logica di codici e algoritmi, con i meccanismi di touchscreen e pulsanti, con la magia dei materiali intelligenti.

Orari:
inaugurazione 23 settembre ore 18.00-23.00
lunedì-venerdì ore 16.00-20.00
sabato-domenica ore 10.00-20.00
1° ottobre ore 10.00-23.00

NFT EXPERIENCE

Creativi si nasce, non si diventa — semmai, crescendo diventa sempre meno naturale esercitarla. I bambini infatti, liberi da preconcetti proprio perché caratterizzati da una limitata conoscenza del mondo, sono i più aperti a nuove esperienze e sperimentazioni. Veri esperti di leggerezza, meraviglia e spontaneità, attraverso la loro immaginazione e fluidità di pensiero, ogni adulto può riscoprire la capacità di superare gli ostacoli e guardare oltre l’apparenza delle cose. Mettere al centro le nuove generazioni significa intraprendere un percorso di crescita, rivolgendo lo sguardo al futuro e creando i presupposti per una sua maggiore integrità sociale e ambientale.

Il visual del festival traduce in chiave visiva e astratta queste tematiche. Proponendosi come rivisitazione tridimensionale e generativa del tangram, ne esaspera le forme e ne fonde le cromie giocando con la sovrapposizione di texture, per trasmettere un messaggio di crescita, cambiamento e molteplicità dei punti di vista. Nato come linguaggio digitale, il potenziale generativo del visual viene esplorato anche in analogico attraverso l’utilizzo di tecniche differenti – dalla serigrafia all’incisione fino alla creazione di tessuti, partendo dall’esperienza del laboratorio Print Club Torino. Ne risulta uno spazio immersivo e multisensoriale popolato da una serie di opere uniche, fisiche e digitali, presenti sul mercato come NFT.

Nel tentativo di mettere in relazione il mondo del visual design e l’universo dei bambini, così da stimolare il bambino in ogni designer ad adottare un’attitudine di costante sperimentazione, era infatti immancabile confrontarsi con la cripto arte. Vera e propria “fanciulla” della cultura visiva contemporanea, tanto per il suo recente sviluppo quanto per il suo carattere intrinsecamente sperimentale, imprevedibile e dinamico, la mostra ne offre un assaggio attraverso una selezione di lavori da parte di alcuni dei maggiori artisti NFT internazionali: Aeforia (Alexy Préfontaine), Anna Lucia, Baugasm (Vasjen Katro), Carlos de AndradeCassiopeus (Lubos Oravec), Fabiano SpeziariGabriele CalviJohana Kroft, Lele Gastini, Liam PitchfordLip Comarella, Marco MoriMattia Cuttini, Matteo Mauro0xma (Olivier Mattia), Paola PinnaThomas Lin Pedersen, Vincent Schwenk, wwatkns (William Watkins).

Orari:
inaugurazione 23 settembre ore 18.00-23.00
lunedì-venerdì ore 16.00-20.00
sabato-domenica ore 10.00-20.00
1° ottobre ore 10.00-23.00

Cas Holman: design for play

Per due decenni Cas Holman ha progettato prodotti ed esperienze di gioco che incoraggiano l’esplorazione, l’immaginazione e la collaborazione. Cas è fondatrice e progettista di Heroes Will Rise, azienda di giocattoli indipendente conosciuta per aver prodotto Rigamajig, i premiati kit di costruzione utilizzati nelle scuole e negli spazi pubblici di tutto il mondo.

Per la prima volta in Italia, questa mostra interattiva presenta opere inedite e illustrazioni originali, schizzi progettuali, modelli in scala e prototipi che offrono allo spettatore uno spaccato del suo processo creativo, altamente iterativo e pratico: il raggiungimento del prodotto finale avviene attraverso un percorso basato sulla ripetizione di gestualità e tecniche. Holman non interpreta mai le cose secondo un ordine prestabilito – motivo per cui il suo metodo di progettazione mette in mostra la complessità del decostruire e ricostruire il processo di progettazione.

Gli schizzi di Cas possono sembrare disordinati, alcuni scarabocchi quasi indecifrabili. Quando disegna, la sua mano e la sua mente lavorano insieme per immaginare soluzioni alternative. Cas non utilizza il disegno come strumento per comunicare un pensiero, ma come supporto per generare nuove idee, visualizzare o ancora per capire come un progetto può funzionare o trasformarsi.

I prototipi e i modelli in scala sono intesi come elementi tridimensionali per “comprendere” il funzionamento di un oggetto in relazione alle mani, al corpo di un bambino o ancora – come presentato in questa mostra – agli altri elementi del kit Rigamajig. I prototipi e modelli sono realizzati con materiali facilmente reperibili e sono parte integrante del processo creativo. Utilizzati dai bambini per momenti di gioco e “play-testing”, questi elementi sono protagonisti della parte più importante del processo di progettazione di Cas: il testing e la ricezione di feedback da parte dei bambini stessi.

Progetto espositivo di Cas Holman.

Mostra Mercato Illustratori

La comunità artistica che ruota attorno ai Graphic Days® si ritroverà in Cavallerizza Reale per l’ultimo week end del festival per incontrare il pubblico e proporre le proprie opere, in un’atmosfera di festa.

 

Scopri tutti gli illustratori presenti!

 

Helga Aversa

Silvia Gariglio

Angelica Gerosa

Riccardo Guasco

Hikimi

Maria Martini

Chiara Morra

Francesco Poroli

Martina Zena

Valentina Bongiovanni



Quando creatività e design si incontrano, mettendosi al servizio di bambini e famiglie

Un panel dedicato ai temi della progettazione e della divulgazione culturale, con un focus sull’utilizzo dell’illustrazione nell’editoria e sul ruolo della cultura nell’ideazione di percorsi ed esperienze a misura di bambino.

Un dialogo aperto tra diversi interlocutori che, attraverso il racconto di percorsi creativi, know-how e strumenti di progettazione, racconteranno il processo che accompagna i più piccoli nell’esperienza: di crescita, di lettura, di scoperta e di visita. 

A cura di Graphic Days, intervengono Grazia Gotti e Petra Paoli di Accademia Drosselmeier, Beatrice Sarosiek e Arianna Zuppello di Lilliput – A piccoli passi nei musei, Francesca Grillo e Nico 189 per Uppa.

Ingresso gratuito su registrazione.



Andrea Antinori: Dove è andata la Vittoria Alata. Workshop with Kids

Appena si sentì libera, la statua sbatté le ali e gridò: «Aprite la finestra, presto!».La finestra era sprangata ma Giovannino tolse il catenaccio e la spalancò.
«Grazie, ragazzi. Dimenticatevi di me!» esclamò felice spiccando il volo e voló via come una colomba».
Mario Lodi racconta così nel suo racconto “La Vittoria Alata” di come la statuetta fuggí da un museo, volando via dalla finestra. Ma, dove andò? Che piani aveva in mente?
Pensava forse di andare in vacanza, o aveva un appuntamento segreto? Ma soprattutto, qualcuno ha mai visto una statua volare via?
A tutte queste domande non c’è un’unica risposta, e ogni bambino potrà raccontare la sua versione dei fatti, attraverso una storia disegnata!
Due laboratori guidati dall’illustratore Andrea Antinori rivolti ai bambini dai 6 ai 10 anni, realizzati in collaborazione con il festival Scarabocchi.

La partecipazione al workshop è gratuita. L’accesso alla Cavallerizza Reale è libero per i bambini. Un accompagnatore ha diritto al biglietto d’ingresso a prezzo ridotto, 6 euro anziché 8 euro.

PLAY FIRST! Design Talk

Una conferenza sul ruolo del designer e del suo impegno per le generazioni future, dalla progettazione per l’infanzia alle installazioni ipnotiche che traducono temi complessi attraverso soluzioni giocose ed interazioni inedite.

Intervengono:

Cas Holman, una delle maggiori toy designer a livello mondiale, che da 20 anni progetta giocattoli e spazi gioco che incoraggiano l’esplorazione, l’immaginazione e la collaborazione, ospite della pluripremiata docuserie “Abstract: The Art of Design” su Netflix.

Luca Boscardin, progettista di giochi e illustratore, da oltre dieci anni vive e lavora ad Amsterdam, dove nel 2016 ha fondato la sua azienda di giocattoli Bluc. Oltre a dedicarsi a progetti personali, collabora con grandi brand ed istituzioni museali internazionali.

Studio Pinaffo e Pluvinage, uno studio che esplora “l’estetica dell’interazione” in modo unico, attraverso un approccio multidisciplinare che combina spatial, product e visual design.

Vivere da Freelance: tips and tricks

Pillole, consigli e strumenti per imparare a tutelare il tuo lavoro

Non sempre è facile avere le idee chiare su quali siano le possibilità e gli strumenti di gestione del lavoro da freelance, a maggior ragione se ci si trova all’inizio del proprio percorso professionale.
Smart si occupa quotidianamente di accompagnare e formare i lavoratori del settore creativo nello sviluppo della loro carriera.

In questo talk partiremo proprio da questa esperienza maturata sul campo per arrivare a disegnare un quadro quanto più chiaro e semplice possibile di tutti gli aspetti della gestione del lavoro da freelance.

Parleremo di:
– Differenze tra lavoro autonomo e lavoro subordinato
– Diverse possibilità di inquadramento del lavoro autonomo dalla prestazione occasionale alla partita iva
– Modalità di gestire e tutela del lavoro
– Il diritto d’autore
– Le relazioni con i clienti
– Elementi fondamentali di un contratto
– Smart e il lavoro in cooperativa



CAS HOLMAN: DESIGN FOR PLAY WORKSHOP

La designer Cas Holman condurrà un laboratorio giocoso e pratico utilizzando il suo kit di costruzione su larga scala Rigamajig. Nel workshop i partecipanti saranno guidati attraverso un processo di creazione collaborativo e aperto, esplorando quanto intrinsecamente la suggestione di domande possa portare a risultati inaspettati. Inoltre, Holman e i partecipanti rifletteranno insieme su quanto sviluppare una mentalità aperta al gioco consenta maggiore libertà di fallire, di riflettere, e soprattutto di imparare dal proprio “io creativo”.

Competenze richieste
Non sono necessarie competenze pregresse ma voglia di provare nuovi approcci creativi.

Target
Product designer, studenti e professionisti dell’educazione e della progettazione.

Materiale necessario
Non sono necessari materiali particolari

Biglietti
La partecipazione al workshop costa € 50.
Il biglietto include un accesso gratuito alla Cavallerizza Reale durante la giornata del workshop.

Angelica Gerosa: personaggi e lettere. Workshop with Kids

In questo workshop i bambini potranno realizzare una lettera o un personaggio tramite la tecnica del collage. A partire da una lettera nera su carta bianca, ognuno potrà aggiungere i dettagli che desidera con carta colorata: non potranno mancare gli occhi e servirà qualche elemento caratteristico, come un cappello, una coda o dei tacchi! Ogni bambino sarà libero di realizzare così una lettera elaborata, o una breve parola dove far interagire i vari personaggi, oppure ancora avranno la possibilità di comporre il proprio nome.

Il laboratorio sarà guidato dall’illustratrice Angelica Gerosa ed è rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni.

La partecipazione al workshop è gratuita. L’ingresso alla Cavallerizza richiede il pagamento del biglietto di ingresso di 8 euro, gratuito per i bambini.