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Cronaca

Il procuratore antiterrorismo Cafiero De Raho: "In Italia 50 foreign fighters". Fermato un jihadista a Cuneo, evocava il martirio

Handout . / Reuters
Handout . / Reuters 

In Italia ci sono "una cinquantina" di foreign fighters e anche se non c'è un rischio "altissimo", la vigilanza è elevata. A pochi giorni dalla Pasqua, il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Cafiero De Raho parla dell'allarme sicurezza in Italia e spiega come l'afflusso dei fedeli a Roma per la festività pasquale può rappresentare "un momento che il terrorismo islamico potrebbe sfruttare per azioni eclatanti".

Proseguono, intanto, le operazioni antiterrorismo in Italia. Un cittadino marocchino residente in Italia è stato fermato all'alba in Piemonte dai Carabinieri del Ros e da quelli del Comando provinciale di Cuneo per terrorismo.

Al centro delle indagini, coordinate dalla Procura distrettuale di Roma, le "attività criminali" dello straniero, "fortemente indiziato", sottolineano gli investigatori, di istigazione a delinquere per finalità di terrorismo e di far parte di una associazione terroristica.

Torino, fermo di un cittadino marocchino per terrorismo

Il fermato si chiama Ilyass Hadouz, 19 anni, residente a Fossano. Secondo gli investigatori il giovane marocchino, attraverso i suoi numerosi account social (Facebook, Instagram, Twitter) avrebbe portato avanti una "intensa propaganda jihadista" inneggiante al martirio, alla ricompensa che Dio concederà ai musulmani impegnati nel jihad, esaltando le gesta, il valore ed il coraggio dei "combattenti in nome di Allah", di cui sarebbe stato pronto ad emulare le gesta. Hadouzd si sarebbe radicalizzato in casa, attraverso video e frequentando chat integraliste.

Emergono, intanto, nuovi particolari sulla rete del terrorista Anis Amri, autore dell'attentato ai mercatini di Natale di Berlino del 19 dicembre 2016. Secondo Repubblica aveva pronto un piano per colpire la stazione Laurentina della metro B di Roma.

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