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Politica

Al via le consultazioni del presidente Mattarella. Meloni: "Per noi incarico va conferito a Salvini per un governo di centrodestra"

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A un mese dalle elezioni, cominciano le consultazioni al Quirinale per cercare di sbrogliare la matassa che dovrebbe portare alla formazione di un nuovo governo. Nell'agenda del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il primo appuntamento è stato quello con la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Alle 11.30 è poi stata la volta del presidente della Camera, Roberto Fico, che ha raggiunto il Colle a piedi. Ai giornalisti che lo hanno seguito lungo la ripida salita di via della Dataria ha detto scherzando: "È la seconda volta, stiamo facendo allenamento, abbiamo migliorato un po'". Alle 12.30 è poi toccato al presidente emerito Giorgio Napolitano.

Autonomie. "Per noi sarebbe molto importante un governo che condivide i valori europei e che abbia l'obiettivo di tutelare le minoranze linguistiche e speciali. Confidiamo nella saggezza ed esperienza del presidente affinché dia un incarico per formare un governo che rispetti questi valori". Lo afferma Juliane Unterberger, presidente del gruppo parlamentare per le Autonomie (SVP-PATT,UV) accompagnato dal senatore Dieter Steger, Vice Presidente vicario (SVP) e Albert Lanièce, vice presidente (UV).

Gruppo Misto Senato: "Posizioni diverse ma responsabili". "Abbiamo rappresentato posizioni diverse ma abbiamo confermato tutti il nostro senso di responsabilità". Lo ha detto il capogruppo del gruppo Misto del Senato, Loredana De Petris, al termine delle consultazioni al Quirinale. Per Pietro Grasso, "avendo escluso ogni dialogo con le forze di centrodestra, quelle progressiste sono quelle che rimangono. Se il Movimento 5 Stelle affronta certi temi in un certo modo, non potremo che dare il nostro sostegno, perché in fondo sono i nostri temi, non quelli del Movimento 5 Stelle. Noi puntiamo sui contenuti, non sulle coalizioni precostituite".

Bonino: "Chi ha vinto ha l'onere di governare". "Chi ha avuto l'onore di vincere le elezioni adesso deve assumersi anche l'onere di governare attuando quelle proposte di cui alcune bizzarre. A noi spetta il compito altrettanto importante di controllo. Fondamentale deve essere l'aggancio, a partire dall'economia e dai conti pubblici, con l'Europa". Lo ha detto Emma Bonino, di +Europa, al termine delle consultazioni al Quirinale.

Gruppo Misto Camera: "Disponibili a collaborare per la soluzione della crisi". "Pur nella diversità di posizioni, abbiamo espresso la massima disponibilità e collaborazione per la soluzione di questa crisi complessa. Riteniamo il Parlamento sia il luogo dove trovare questa soluzione". Così Federico Fornaro, presidente del gruppo Misto della Camera, al termine delle consultazioni al Quirinale.

Meloni (Fratelli d'Italia): "Incarico spetta a Salvini, aperti su programmi". "Sentiamo parlare di programmi ma i programmi li propone chi è arrivato prima alle elezioni non chi arriva secondo". Così Giorgia Meloni, al termine delle consultazioni, risponde picche a M5s. Fratelli d'Italia è disponibile a sostenere un governo con una maggioranza ampia ma a guida centrodestra, nello specifico Matteo Salvini, ma a condizione che la coalizione resti compatta, ha detto Meloni. "Fdi farà del suo meglio per dare un governo al Paese in tempi rapidi. Quasi il 40% ha dato il suo voto al centrodestra, Fdi non è disponibile a parlare d'altro che non sia un governo centrodestra, che abbia come guida un esponente di centrodestra. Crediamo che l'incarico vada conferito a Matteo Salvini, ma non siamo disponibili a far parte di un governo che non mantenga compatto il centrodestra, non accettiamo veti". Quelli per un governo di centrodestra sarebbero "numeri non facilissimi ma non impossibili".

Fratelli d'Italia ha chiesto, depositando una richiesta a Montecitorio, di modificare la legge elettorale con l'introduzione del premio di maggioranza, chiedendo al presidente della Camera Roberto Fico di mettere questo provvedimento tra quelli da discutere con più urgenza. "E' un'iniziativa di Fratelli d'Italia, perché in passato non abbiamo sempre condiviso con gli alleati l'idea del premio di maggioranza, ha spiegato Meloni, augurandosi che il provvedimento possa essere condiviso da tutti, non solo nel centrodestra. Nel caso in cui le consultazioni al Quirinale, questa settimana, non fossero risolutive, in un eventuale secondo giro il centrodestra dovrebbe salire compatto, in un'unica delegazione che comprenda Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, ha aggiunto Meloni.

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