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Politica

Silvio Berlusconi risponde a tono al veto imposto da Luigi Di Maio: "Al Colle ribadiremo la nostra totale incompatibilità con il Movimento 5 Stelle"

Maria Laura Antonelli / AGF
Maria Laura Antonelli / AGF 

Se vogliono la guerra, allora guerra sia. Riunito a Palazzo Grazioli lo stato maggiore di Forza Italia in vista dell'appuntamento di domattina al Quirinale per le consultazioni, Silvio Berlusconi decide di rispondere a tono al veto imposto da Luigi Di Maio sulla sua persona. "Andremo al Colle a ribadire la nostra totale incompatibilità con il Movimento 5 Stelle", dice il leader di fronte ai fedelissimi.

Una linea di fermezza, sostenuta da una precisa convinzione: Matteo Salvini non tradirà il centrodestra. E se dovesse farlo, Fi è pronta all'opposizione. Sarebbe meglio quello piuttosto che sottomettersi al capo della Lega. Alla lunga riunione di via del Plebiscito, cominciata intorno all'ora di pranzo, ci sono proprio tutti: Gianni Letta, Niccolò Ghedini, Licia Ronzulli, Sestino Giacomoni e Valentino Valentini, assieme alle capogruppo al Senato e alla Camera, Anna Maria Bernini e Maria Stella Gelmini. Ha partecipato anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che alla fine non salirà al Colle di persona. Durante il vertice il Cavaliere avrebbe sottolineato la sua contrarietà ai intervenire sui vitalizi.

La delegazione che farà visita a Sergio Mattarella domani alle 11 sarà guidata da Berlusconi, e con lui ci saranno soltanto le due presidenti dei gruppi parlamentari. Dal vertice viene fuori una posizione compatta: con le imposizioni dei 5 Stelle è ora di finirla. In uno scenario di accordo tra centrodestra e grillini, Forza Italia non è disposta a nascondersi, né ad accettare che Berlusconi, come vorrebbe Di Maio, venga escluso dal tavolo delle trattative. "Non ci comporteremo da servi della coalizione", dicono i forzisti. Sempre nella nota fatta circolare al termine della riunione, Forza Italia sottolinea "l'indisponibilità per qualunque forma di dialogo o ipotesi di governo con chi pone veti inaccettabili in una democrazia".

Una conclusione raggiunta all'unanimità, dopo un giro di tavolo che ha dato a tutti gli invitati la possibilità di esprimere il proprio parere. Un no forte e chiaro a qualunque ipotesi di "pensionamento" dell'ex premier, sostenuto in modo particolare dall'avvocato Ghedini. Il vertice ha anche incoronato Maurizio Gasparri responsabile delle candidature locali in vista delle prossime elezioni amministrative. Dice Gasparri all'HuffPost: "Non possiamo accettare un atteggiamento offensivo nei confronti del nostro leader, né una posizione subalterna di Forza Italia". Di passi indietro, per il momento non se ne parla.

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