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Politica

Beppe Grillo sta con Lula: "In Brasile colpo di Stato"

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"Che differenza c'è tra quello che è accaduto e un colpo di Stato?". Beppe Grillo si schiera accanto a Luiz Inàcio Lula da Silva, che dal suo blog definisce "simbolo di speranza, coraggio e onestà, arrestato per non aver commesso alcun reato".

"'Lula vale a lutà, ancor di più gridiamolo adesso: 'Lula vale la pena combattere', come dimostrazione di solidarietà nei riguardi di questo grandissimo uomo, dallo sguardo buono, le mani forti da metalmeccanico, e il cuore di chi si è battuto sempre per i più deboli; fortemente amato dal suo popolo e per questo fortemente ostacolato dalle lobby di potere, vittima di una persecuzione politica alla luce del giorno", è la dichiarazione di solidarietà che arriva dal garante M5s.

"Il giudice Moro ne richiesto l'arresto, con condanna per corruzione, per ostacolare - accusa Grillo - la corsa di Lula alle prossime elezioni presidenziali che si terranno in Brasile ad ottobre, e che avrebbero dato una speranza nella lotta alle disuguaglianze per il popolo brasiliano. Lula rappresenta quella enorme parte della popolazione povera che non ha voce, né diritti, né visibilità, in conflitto perenne con i poteri forti".

"Un solo grido si sta sprigionando per le strade delle città del Brasile. Un grido potente, liberatorio, che chiede giustizia, che accompagna i canti, le lacrime, le voci all'unisono di un popolo che ripete ininterrottamente 'Lula presidente guerriero del popolo'", sono sempre le parole di Grillo.

"Durante il decennio del suo mandato - dice ancora il cofondatore M5s - il Brasile è divenuto un'economia solida, grazie alle sue riforme progressiste, tanto amate dagli strati più bassi della popolazione e tanto contestate dai conservatori. Programmi di sussidi pubblici come la 'Borsa famiglia', il progetto 'Fame zero', hanno permesso a milioni di brasiliani di uscire dall'indigenza; la sua politica ha promosso l'istruzione obbligatoria e sostenuto la formazione di una cospicua classe media, in un paese da sempre protagonista di disuguaglianze sociali".

A Michel Temer, attuale presidente del Brasile, Grillo rimprovera invece di aver "cancellato l'80% del progetti sociali voluti da Lula, privatizzando ogni cosa possibile, fino al Prè-sal, uno dei più grandi giacimenti di petrolio e gas naturale nell'oceano atlantico, un vero e proprio tesoro per il Brasile".

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