Scegli di capire.

Gedi Smile Abbonati
Inserti
Ancora su HuffPost
Guest
Tutte le sezioni

GEDI Digital S.r.l. - Via Ernesto Lugaro 15, 10126 Torino - Partita IVA 06979891006

Politica

Luigi Di Maio porta il Def ma non i numeri a Mattarella

Bloomberg via Getty Images
Bloomberg via Getty Images 

Luigi Di Maio sta entrando nel capannone di un'impresa edile di Termoli, tra gli applausi degli operai molisani. La nota del Quirinale che annuncia per giovedì l'inizio del secondo giro di consultazioni non è ancora stata diffusa. Arriverà poco dopo ma l'aspirante premier grillino lo immagina e mette le mani avanti: "Serve tempo. Abbiamo bisogno di tempo per vedere le evoluzioni interne agli altri partiti. Noi siamo pronti ma gli altri no". E per evoluzioni si intende il passo indietro di Silvio Berlusconi a cui si rivolge a tu per tu: "Cedi il passo alle nuove generazioni".

Davanti a tale scenario la cosiddetta quadra sarà difficile da trovare in meno di 48 ore e questo secondo giro di consultazioni rischia, agli occhi del capo politico grillino, di somigliare al primo, quindi non risolutivo. Di Maio però, per far vedere che non tutto è cristallizzato, annuncia dal palco di Isernia al termine di una giornata di campagna elettorale regionale che "il nostro Documento di economia e finanza è pronto, stiamo nell'1,5% di rapporto deficit/pil, non dobbiamo sforare nulla, i soldi li abbiamo per fare tutto". Il tema sarà esposto dall'aspirante premier in sede di consultazioni al Colle per dare un segnale che si è pronti a parlare di programmi - spiegano fonti grilline - e far vedere che M5s può guidare il Paese in linea con l'Europa.

Ma da qui a chiedere o accettare adesso un pre incarico ce ne passa in mancanza di un accordo con Salvini e anche di un incontro tra i due. Anzi, la paura a questo punto è che il presidente della Repubblica possa pronunciare la fatidica domanda se si è o meno in grado di formare una maggioranza e in mancanza di risposta positiva dare l'incarico a un nome terzo fuori dagli schieramenti politici. E non è un caso se, parlando davanti agli imprenditori di Termoli, Di Maio continui a scongiurare questa ipotesi e a rivendicare per sé Palazzo Chigi pur sapendo che ora non è nelle condizioni di avere i numeri e non vuole bruciare il suo nome: "Massimo rispetto per Cottarelli, Severino, Cantone ma non si sono candidati. Poi mi sento dire che io che ho preso 11 milioni di voti devo fare un passo indietro".

Lasciando il capannone industriale, pronto per la prossima tappa del tour elettorale a sostegno del candidato alla presidenza Andrea Greco, l'aspirante premier dà un'occhiata al suo telefonino dove legge che i tre leader del centrodestra andranno insieme al Quirinale e subito dopo sarà il suo turno. "Salvini con Berlusconi al Colle? Problemi loro", commenta stizzito mentre si infila in macchina in direzione Vinchiaturo per un pranzo con prodotti tipici. Su Instagram racconta la giornata passo passo, tutta molisana per conquistare la regione che potrebbe essere la prima guidata dai 5Stelle. Una vittoria che si tradurrebbe in una prova di forza sui tavoli delle trattative.

Ma al momento le trattative sono lontane. Non ci sono le condizioni per un tavolo né con Matteo Salvini né con il Pd. Dall'entourage di Di Maio escludono per ora un incontro con il leader del Carroccio. Non sarà certo l'aspirante premier M5s a chiamare e dal canto suo il leader leghista ha detto: "Se chiama rispondo, è educazione". Impasse totale che fa il paio con i durissimi attacchi che centrodestra e M5s si stanno scambiando sui territori dove si va al voto.

Quindi Di Maio insiste: "Aspetterò le risposte del Pd e della Lega, che devono sistemare problemi interni, ma sia chiaro che il tempo dei governi tecnici e dei giochi di palazzo è finito". È qui che Di Maio riscuote gli applausi più forti dalla platea degli operatori turistici di Bojano. È la parola "tempo" che riecheggia più e più volte di città in città. Ma anche "no alle ammucchiate horror" né in Molise né a livello nazionale: "È ciò che sto provando a scongiurare proponendo un contratto non a tutti ma a una forza politica soltanto. Salvini mi propone un governo con lui, Berlusconi e Meloni, ma sarebbe l'immobilismo".

Immobile appare però anche la situazione attuale. Nonostante questo Di Maio, dopo il bagno di folla a Bojano, strette di mano e abbracci, prova a mandare messaggi rassicuranti: "Se ci vedete mettere un po' di tempo è perché vogliamo un governo fatto bene". Frena il capo politico grillino nella consapevolezza che poco è cambiato dall'ultima volta che ha incontrato il Capo dello Stato, pur annunciando di poter comunicare a Sergio Mattarella "i passi in avanti compiuti". Tuttavia la sua frase sulla necessità di aver bisogno ancora di tempo tradisce un po' di insicurezza e segna, più di qualunque altra, come le trattative sia con il Carroccio sia con il partito guidato a tempo da Maurizio Martina siano in salita.

L'obiettivo per i 5Stelle, nella richiesta di tempo che probabilmente giovedì sarà formulata a Sergio Mattarella, è superare la data del 22 aprile, quando si voterà in Molise, e quella del 29 aprile, giorno delle elezioni in Friuli Venezia Giulia. Per adesso M5s e Lega si stanno sfidando sui territori ed è quanto mai improbabile stringere accordi e alleanze soprattutto perché su un punto i due partiti non riescono a convergere, ovvero sul ruolo di Silvio Berlusconi.

Il capo dei leghisti deve tenere il centrodestra unito tanto che i tre leader saliranno insieme al Colle. Dato che ad oggi mette Di Maio nell'angolo con la speranza che Salvini possa tra qualche settimana trovare il modo per mettere da parte l'alleato. Nel frattempo l'appello lo lancia lui dalla piazza di Isernia davanti a mille persone: "Ho detto a Salvini di scegliere tra il cambiamento e Berlusconi. E voglio dire a Berlusconi 'dopo 24 anni cedi il passo alle nuove generazioni e fai partire il cambiamento". Le persone applaudono, si strofinano le mani, fischiano orgogliose ma la sensazione è che, in questi giorni, per l'aspirante premier grillino ma anche per il leader leghista, sia più agibile il terreno della campagna elettorale nelle regioni piuttosto che quello della palude romana.

I commenti dei lettori
Suggerisci una correzione