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Politica

Giancarlo Giorgetti presidente della commissione Speciale alla Camera: accordo M5s-Lega

Stefano Montesi - Corbis via Getty Images
Stefano Montesi - Corbis via Getty Images 

Da una parte, Matteo Salvini e Luigi Di Maio battibeccano a distanza. Dall'altra, almeno in parlamento, l'asse grillo-leghista rimane solido. La presidenza della Commissione speciale della Camera, un organismo che dovrà esaminare il Def e una serie di provvedimenti urgenti, salvo sorprese dell'ultima ora andrà al leghista Giancarlo Giorgetti, col sostegno del Movimento 5 Stelle. Lo stesso organismo, al Senato, è guidato dal pentastellato Vito Crimi, eletto con i voti del centrodestra.

Malgrado le schermaglie verbali degli ultimi giorni tra i due leader, lo schema di spartizione delle cariche tra i due partiti più forti, inaugurato con l'elezione dei due presidenti d'assemblea, resiste. L'ufficio di presidenza della Commissione, che non si occuperà di correzioni alla legge elettorale, si comporrà giovedì mattina. La strada però sembra tracciata. Sul nome di Giorgetti, fedelissimo di Salvini e capogruppo della Lega alla Camera, c'è anche l'ok del centrodestra. "Abbiamo votato Crimi al Senato, è normale che qui alla Camera la presidenza della Commissione debba andare a noi. C'è un accordo", dice un onorevole in quota Fratelli d'Italia. Da Forza Italia trapelano invece alcuni malumori. Qualche deputato azzurro vede nell'elezione di Giorgetti un nuovo tassello dell'intesa tra 5 Stelle e Lega, a spese di Fi. Sfuma la candidatura del dem Francesco Boccia, esponente dell'ala del partito più favorevole al dialogo con i 5 Stelle. Timidi segnali riguardo una possibile convergenza dei grillini su Boccia erano arrivati la scorsa settimana, ma oggi i giochi sembrano fatti.

Sull'accordo è molto duro il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio: "Per la presidenza della Commissione speciale è chiaro che c'è un accordo spartitorio a cui noi non partecipiamo - ha detto -. Noi nel 2013 lasciammo all'opposizione la presidenza della Commissione, adesso questo criterio non viene rispettato. Siamo allo stesso metodo che ha contraddistinto l'elezione dell'Ufficio di presidenza".

La commissione, ha affermato Roberto Fico, è di "40 componenti. Al M5S spettano 15 membri, alla Lega 8, al Pd 7, a Forza Italia 7, a Fratelli d'Italia 2, al Misto 1, così come a LeU 1. Le designazioni dovranno pervenire entro le 16 di domani e la commissione è convocata per le ore 11 di giovedì".

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