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Politica

Renzi sentito dai pm sul caso Consip, Marroni produrrà 2 anni di mail con Lotti. L'entourage del ministro: "Perché solo oggi?"

AFP/Getty Images
AFP/Getty Images 

La scorsa settimana Matteo Renzi è stato ascoltato dai pubblici ministeri di Roma come persona informata sui fatti nell'ambito dell'inchiesta Consip. L'ex premier è stato chiamato a chiarire il ruolo del fidato collaboratore e amico Lotti, che era sottosegretario alla Presidenza del Consiglio quando avrebbe avvisato l'ex a.d. di Consip Luigi Marroni dell'inchiesta napoletana in corso sugli appalti gestiti dalla società. Circostanza sempre smentita da Lotti. Entro pochi giorni verranno consegnate in Procura a Roma le mail tra Marroni e Lotti.

Il legale di Marroni, Luigi Ligotti, affiderà l'incartamento ai magistrati che indagano sulla fuga di notizie nell'ambito della maxinchiesta sul caso Consip. "Si tratta di una serie di mail - spiega - che coprono il periodo in cui il mio assistito è stato amministratore delegato della Centrale acquisti della Pa: dal giugno del 2015 al giugno del 2017. Si tratta di missive che dimostrano il rapporto di serena collaborazione che Marroni ha avuto con il sottosegretario e con tutto il governo guidato da Matteo Renzi. Mail istituzionali con report sull'attività svolta in Consip ma anche pareri su eventuali nomine interne all'ente".

"Sorprende, e non poco, che Marroni senta la necessità di produrre oggi le mail con il ministro dopo quasi due anni dalle sue prime dichiarazioni e soprattutto tramite un difensore. Come si fa a non pensare che tema di essere tacciato di falsità? Inoltre, è bene ricordarlo, nessuno ha mai negato rapporti istituzionali". È questo, a quanto si apprende, il commento dell'entourage del ministro Luca Lotti, dopo l'annuncio - "il secondo in una settimana dei legali dell'ex ad Consip" - dell'imminente deposizione di alcune mail.

Il 29 marzo si è svolto un confronto all'americana tra Marroni e il ministro, indagato per rivelazione del segreto istruttorio e favoreggiamento. L'ex ad confermò che fu lo stesso Lotti, tra gli altri, ad informarlo della presenza di cimici nel suo ufficio.

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