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Politica

Il 25 aprile fa scattare la distensione. Di Maio: "Persone di idee diverse sconfissero la dittatura", Renzi auspica "riflessione senza polemiche"

ANSA
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Le celebrazioni per la Festa della Liberazione, ma anche il momento dei messaggi distensivi per una politica che ha vissuto settimane di fibrillazione.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha reso omaggio alla tomba del milite ignoto all'Altare della Patria per le celebrazioni del 25 aprile. Con lui i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, il premier Paolo Gentiloni, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e le alte cariche militari.

"Il 25 aprile fu il giorno del riscatto dell'Italia. È dovere di tutti ricordare chi ha combattuto per la nostra libertà contro gli orrori della dittatura. Un pensiero speciale oggi a Giorgio #Napolitano, protagonista della Repubblica. Forza Presidente!" scrive su twitter il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.

C'è spazio anche per un breve colloquio tra il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il presidente della Camera Roberto Fico, che in questi giorni è impegnato nella sua "esplorazione" per verificare la possibilità di un accordo M5s-Pd.

25 aprile, la cerimonia all'Altare della Patria: prove di dialogo tra Fico e Gentiloni

Sono però i messaggi dei leader politici a segnare un cambio di prospettiva. Matteo Renzi ricorre anche lui a Twitter per auspicare che "sia una giornata di riflessione, di memoria e di festa. Senza polemiche. Viva la libertà, viva la Liberazione. La festeggio in piazza nella mia Firenze". Luigi Di Maio lega il passato di 73 anni fa al giorno d'oggi, in cui si cerca una difficile convergenza fra M5S e Pd, segnalando che "73 anni fa donne e uomini di idee diverse sconfissero insieme la dittatura nazifascista e costruirono per l'Italia un futuro di pace e democrazia. Furono le madri e i padri della nostra Costituzione, faro di ogni nostra scelta politica". Silvio Berlusconi chiede rispetto per tutti, ma anche per sè: "Smettiamola di guardarci di sbieco l'uno con l'altro. Deve esserci rispetto per tutti. La democrazia è anche questo".

Più polemico il messaggio di Matteo Salvini su Facebook: "L'Italia anche oggi ha bisogno di essere LIBERATA da chi non la ama davvero, da chi non ne ama la bellezza, l'arte, lo spirito d'intraprendenza, l'estro nel lavoro, da chi non ama una Comunità da sempre protagonista nella storia per la sua cultura e forza vitale. Liberazione da chi avvilisce, impoverisce e TRADISCE, da chi ci svende all'Europa, da chi ci vuole servi. Riprendiamoci il nostro Paese, la nostra Libertà, il nostro Futuro. I morti non hanno colore. #primagliitaliani".

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