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Esteri

Rouhani contro Trump: "Come può un palazzinaro parlare di affari internazionali?"

Majid Saeedi via Getty Images
Majid Saeedi via Getty Images 

L'asse Trump-Macron passa per l'Iran e la Siria, con i due leader che aprono alla possibilità di rimettere mano all'accordo sul nucleare iraniano. Ma Teheran prepara la reazione, il presidente Rouhani attacca duramente Donald Trump, mentre l'Unione Europea si mette di traverso a una nuova intesa sul nucleare.

Trump e Macron partono da posizione diverse, ma che possono convergere. Se il presidente americano ribadisce la sua condanna per un accordo "disastroso" e scandisce una minaccia aperta a Teheran ("Se ci minacciano pagheranno un prezzo mai visto"), quello francese dichiara l'intenzione di lavorare ad una nuova intesa, confermando che "le discussioni avute apriranno la strada" in questa direzione. Nel dettaglio però, Macron spiega che non c'è un 'piano B', ma parla di possibili 'capitoli' aggiuntivi che consentano di guardare oltre il 2025, limite temporale che al momento impegna l'Iran allo stop per le attività nucleari. Una via per dissuadere Trump dal buttare nel secchio l'intesa, preservando la stabilità nella regione. "Nessuno sa cosa farò il 12 maggio, vedremo" ha detto The Donald, tenendo alta la pressione su Teheran.

Dall'Iran parla il presidente Hassan Rouhani, contestando la legittimità di un nuovo accordo sul nucleare. "Dicono che con il leader di un certo paese europeo vogliono modificare un accordo concluso da 7 paesi" ha detto Rouhani in un discorso trasmesso in diretta dalla tv di stato, ma "per cosa? con quale diritto?". Il presidente iraniano ha indirizzato, in particolare, le sue proteste verso il presidente americano. "Non hai alcun background in politica. Non hai alcun background in legge. Non hai alcun background sui trattati internazionali" ha detto. "Come può un commerciante, un costruttore di edifici, un costruttore di torri esprimere giudizi sugli affari internazionali", ha aggiunto. Gli altri paesi, oltra agli Usa, che hanno firmato l'accordo con l'Iran (Russia, Cina, Germania, Gran Bretagna e Francia) hanno tutti affermato di volerlo preservare.

Lo ribadisce Federica Mogherini, l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e la difesa. "C'è un accordo con l'Iran e per ora è l'unico" e "sta funzionando, impedisce Teheran di sviluppare armi nucleari" ha detto Lady Pesc. "Macron ieri alla Casa Bianca ha sottolineato molto chiaramente che noi crediamo che una piena attuazione dell'accordo sia essenziale per la sicurezza europea e della regione. Su quello che accadrà in futuro vedremo, ma c'è un accordo che funziona e deve essere mantenuto", ha proseguito.

Lo ribadisce anche la Russia, con il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov che afferma che l'accordo esistente sul nucleare iraniano è "senza alternative". "Noi siamo favorevoli che l'accordo sia mantenuto nel suo stato attuale, e crediamo che per ora sia senza alternative".

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