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Politica

Roberto Fico: "Tra Pd e M5s dialogo avviato"

Roberto Fico: "Tra Pd e M5s dialogo avviato"

+"Il mandato esplorativo che mi ha affidato il Presidente della Repubblica ha avuto un esito positivo, si conclude qui oggi. Il dialogo tra M5s e Pd è avviato e in questi giorni aspetteremo la direzione del Pd. Il concetto fondamentale è che ci sia un dialogo avviato. È ragionevole e responsabile rimanere sui temi e sui programmi che sono al centro del cambiamento e degli interessi dei cittadini italiani". Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico al termine dell'incontro con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Di Maio propone "contratto al rialzo" al Pd. Il leader M5S Luigi Di Maio propone un "contratto al rialzo" al Partito democratico, ma allo stesso tempo difende il segretario leghista Matteo Salvini dagli attacchi, via tv, di Silvio Berlusconi. "Fa un po' senso immaginare che Berlusconi in questo periodo, tutt'ora, utilizzando le proprie tv e i propri giornali stia continuando a mandare velate minacce, tra virgolette, a Salvini e alla Lega qualora decidesse di sganciarsi", ha detto Di Maio dopo le consultazioni con il presidente della Camera Roberto Fico.

Consultazioni, Di Maio: "Al Pd chiedo sforzo o si torna al voto"

"Io capisco chi tra i nostri dice 'mai con il Pd', come capisco chi tra gli elettori del Pd dice 'mai con il M5s'. Ma qui non si è mai parlato di andare con qualcuno", ha detto Di Maio. "Qui si sta parlando non di negare differenze anche profonde. Stiamo semplicemente cominciando a ragionare in un'ottica non di schieramento. È un'opportunità, questa diciottesima legislatura. Se si riescono a fare le cose, bene. Altrimenti si torna al voto".

"Chiedo uno sforzo anche al Pd - ha aggiunto Di Maio - nel senso che non si può chiedere a M5S di abbandonare le sue battaglie storiche". "Apprezziamo i passi avanti di Martina, ma non si può pretendere una cosa del genere".

Secondo il leader M5S, è giunta l'ora di "abbandonare il vocabolario della prima e seconda repubblica. E nella terza repubblica non ci sono alleanze tra le forze politiche, che fanno un passo indietro. Abbiamo il 32 per cento. Non siamo autonomi e quindi stiamo cercando di portare a casa un buon contratto di governo al rialzo, non al ribasso". "Potevamo fare come la Lega, scegliere di stare lontano dall'esperienza di governo e rimanere lì a lamentarsi. Io non vedo l'ora di mettermi al lavoro per i cittadini", ha proseguito Di Maio.

Il leader M5S ha poi auspicato un intervento su Rai e tv private: "È arrivato il momento di mettere mano al continuo conflitto di interessi nell'informazione in Italia; è il momento di dire che un politico non può possedere mezzi d'informazione in Italia". E ancora: "Dobbiamo ambire a che l'informazione possa essere il più libera possibile ed è chiaro che dobbiamo fare qualcosa sulla governance Rai e sulle tv private". Dunque l'affondo al Cavaliere: "Fa specie che Berlusconi stia continuando a mandare velate minacce a Salvini e alla lega tramite le sue tv qualora decidesse di sganciarsi". Il capitolo dedicato al tema del conflitto di interessi - fanno poi sapere fonti parlamentari M5S - sarà uno dei punti del contratto di governo che i 5 Stelle sottoporranno al Partito democratico.

"Non so come andrà, ma ce la metteremo tutta", ha assicurato Di Maio, tornando alla prospettiva di un accordo con i dem. "Spero che si possa scrivere un contratto all'altezza" delle aspettative " dei cittadini" e poi "i nostri iscritti valuteranno", così come "con i loro tempi che rispettiamo gli organi" del Pd faranno le loro valutazioni. "Io ho detto al presidente Fico che siamo disponibili a sederci al tavolo col Pd per iniziare a contrattare il contratto e mettere al centro i temi".

Governo, Martina: "Da M5s passi avanti, la decisione il 3 maggio in Direzione"

La delegazione Pd vede Fico: "Decidiamo il 3 maggio"

Il Pd registra passi avanti, ma anche difficoltà nel confronto con i 5 Stelle, deciderà in Direzione il 3 maggio. Il Movimento 5 Stelle attende fiducioso.

"Abbiamo portato al presidente Fico le nostre valutazioni in ordine a quello che è accaduto in questi giorni", ha detto Maurizio Martina al termine del secondo incontro nella sala della Lupa a Montecitorio con il presidente della Camera Roberto Fico. "Riconosciamo e registriamo passi in avanti importanti, in particolare rispetto ad alcune richieste, come quella fondamentale di chiudere definitivamente una fase, quella della trattativa del M5S con centrodestra e Lega. È un fatto politico".

La delegazione del Pd era costituita anche dal presidente del partito Matteo Orfini e dai due capigruppo Andrea Marcucci e Graziano Delrio. "Non nascondiamo le difficoltà, le differenze che animano questo confronto fra noi", ha sottolineato Martina, "penso che sia giusto dirlo per serietà e responsabilità nei confronti del Paese. Abbiamo rispetto per il dibattito che si è aperto nei nostri movimenti, perché è vero che siamo forze diverse, che esprimono punti di vista molti differenti. Abbiamo deciso di convocare il 3 maggio la nostra Direzione nazionale. In questa sede, decideremo come comunità se e come accedere a questo confronto. Lo faremo con lo spirito di chi sa di dover fare una scelta collettiva: discutiamo, confrontiamoci e insieme deliberiamo. Quello che ci interessa è provare a dare una mano a questo Paese in una fase molto delicata della sua storia politica. Se siamo arrivati fin qui è perché altri hanno fallito, perché per 50 giorni abbiamo assistito a diversi tentativi che non hanno prodotto un esito utile. Facciamo questo lavoro con lo spirito di servizio che abbiamo sempre cercato di garantire al Paese, nel solco di quanto richiesto da Mattarella".

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