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Politica

Sabina Began: "Io e Silvio tentammo la fecondazione ma non andò. La Pascale è arrivata dopo, mai conosciuta"

Vanity Fair
Vanity Fair 

Per tutti era l'Ape regina delle "cene eleganti". Sabina Began oggi è un'altra persona e in una lunga intervista al Fatto Quotidiano dice: "Non rinnego quello che è stato, ho chiesto perdono. Da lui accettavo qualsiasi cosa". Non ha mai negato la sua storia d'amore con Silvio, anzi, per lui si è tatuata sul piede le iniziali "SB" e oggi a proposito del film di Sorrentino dice: "Voglio fare solo una domanda agli sceneggiatori e al regista: come vi sentireste voi se un giorno qualcuno si ispirasse alla vostra storia, interpretandola in modo non vero e offensivo? Perché oggi le cose vi vanno bene, ma domani?". Ma l'intervista di Francesca Fagnani va al di là del film. Qui qualche stralcio:

Che fine ha fatto l'Ape regina?

Mi sono dedicata allo studio. Dopo il processo, sono andata in Malesia per studiare il Corano, i Profeti e la lingua araba. Il Corano mi ha aiutata molto, mi ha guarita, mi ha aperto il cuore. Prima cercavo amore nella direzione sbagliata, negli uomini. Quando ami Dio invece non sbagli mai.

E su Berlusconi:

Una volta però disse: "Se potessi tornare indietro, non dedicherei nemmeno cinque minuti a Silvio"...

Provo compassione per lui, gli auguro di trovare la luce. Non basta essere ricchi per saper vivere bene.

Lei si sentiva fidanzata con Berlusconi? Cosa glielo faceva credere?

Ero innamorata, non lo vedevo come un traditore. Una volta in elicottero mi disse che non riusciva a provare nessun sentimento verso gli altri e che io invece gli avevo toccato il cuore.

(....)

Lei a un certo punto disse di aspettare un figlio da Silvio e di averlo poi perso. Era un momento buio, era una sua proiezione, era disperazione, era vero, cos'era?

Ho tentato. Lui era pieno di donne e io non avevo più rapporti con lui, non mi facevo toccare, avevo fatto morire quella parte vitale di me. Le mie orecchie hanno dovuto ascoltare e i miei occhi vedere cose che mi hanno fatto molto soffrire. Mi ero pentita di avergli giurato amore eterno, ho pregato Dio di sciogliere quel giuramento. Lui voleva restare in qualche modo, mi ha proposto di fare una fecondazione assistita. Non è andata.

Berlusconi desiderava un figlio da lei, dice la verità?

Sì. Ma è andata come è andata, non posso dire se sia stato un bene o un male, Dio ha deciso per me.

Quando lei è entrata nella sua vita c'era la moglie Veronica e poi è arrivata Francesca Pascale. In mezzo mille altre, dalla Minetti a Noemi. Si è mai chiesta perché Francesca è diventata la fidanzata ufficiale di Silvio e lei no?

Lei è arrivata quando io me ne sono andata, proprio dopo la vicenda del bambino. Io non l'ho conosciuta e dico per fortuna...

(...)

Perché lei si ritiene diversa dalle altre?

Per me è stato un amore folle che è durato 9 anni, soffrivo, piangevo, spaccavo tutto, ma poi accettavo qualsiasi cosa pur di stare con lui.

Come fa una donna innamorata ad accettare e favorire un harem come quello che aveva messo in piedi Berlusconi? Lei stessa gli portò diverse ragazze "per il piacere dei suoi occhi", disse. Questo le è costato una condanna a 16 mesi per favoreggiamento della prostituzione.

Sono caduta nella fogna per la mia debolezza. Mi pento di me stessa e della mia debolezza.

Leggi l'intera intervista sul Fatto Quotidiano

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