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Politica

Luigi Di Maio a testa bassa contro Matteo Salvini: "Si è piegato a Berlusconi per le poltrone, non vuole il voto per i guai finanziari della Lega"

Antonio Masiello via Getty Images
Antonio Masiello via Getty Images 

"Non è possibile nessun governo del cambiamento con Berlusconi e il centrodestra. Salvini ha cambiato idea e si è piegato a lui solo per le poltrone. Si torni subito al voto!". Così su Twitter Luigi Di Maio che posta una schermata di un post Facebook di Matteo Salvini risalente al 16 luglio 2012, in cui il leader del Carroccio scriveva: "Nessun leghista è disposto a puntare ancora su un'alleanza con Berlusconi. No a possibili assi tra Carroccio e Cavaliere".

In un post pubblicato sul blog delle Stelle, Di Maio ha rincarato la dose contro Salvini e la Lega: "Non resta che tornare subito al voto. Noi non abbiamo alcun problema nel farlo perché ci sostengono i cittadini con le piccole donazioni. Altri invece si oppongono perché, tra prestiti e fideiussioni, magari hanno qualche problemino con i soldi. Ma l'Italia non può rimanere bloccata per i guai finanziari di un partito. Al voto". In serata la replica di Salvini: "Le mie sono scelte politiche dettate unicamente dalla coerenza, dalla lealtà e dal rispetto del voto degli italiani. Chiunque parli di soldi, prestiti, fideiussioni, regali e ricatti inesistenti a me e alla Lega, se finora è stato ignorato, da domani sarà querelato", ha dichiarato il segretario della Lega alludendo alle accuse lanciategli da Luigi Di Maio.

Di Maio ha rivendicato il lavoro fatto dai 5 Stelle dal voto a oggi ("Per oltre 50 giorni abbiamo provato a dare a questo paese un governo del cambiamento e lo abbiamo fatto coerentemente con quanto sostenuto durante tutta la campagna elettorale) e ha attaccato ancora Salvini: "Ga avuto l'occasione di mettersi al lavoro per i cittadini e realizzare finalmente delle soluzioni per i problemi che tutti gli italiani attendono da anni, ma ha preferito Silvio Berlusconi al bene del paese. Ed è incredibile, considerata l'umiliazione che gli ha inflitto al Quirinale quando Salvini ha fatto il microfono per la 'voce del padrone'".

Ancora Di Maio: Salvini "ha scelto di rimanere con l'alleato che fino a poco tempo fa rinnegava, con quello che definiva un 'condannato' che stava al governo con il Pd. Salvini ha cambiato idea per prendersi le poltrone e ora è lui a volere a tutti i costi il governo con Berlusconi, uno di quelli che ci ha regalato la legge Fornero. Alla faccia della coerenza".

A stretto giro arriva la risposta di Salvini: "Non rispondo a insulti e sciocchezze su soldi e poltrone, per noi lealtà e coerenza valgono più dei ministeri. Voglio dare un governo agli italiani, se i grillini preferiscono litigare lo faremo da soli. Bloccare anche la partenza dei lavori delle commissioni parlamentari è da irresponsabili".

Di Maio a Porta a Porta rincara la dose su Salvini: "È legato a Berlusconi dai soldi". "Salvini non vuole andare a votare perchè la Lega non ha soldi perchè ha i conti bloccati. E ho anche il serio sospetto che ci sia legalmente un rapporto dove nel passato Berlusconi è intervenuto per aiutare economicamente la Lega", ha detto Luigi Di Maio ospite di Porta a Porta. - "In questi 55 giorni i bugiardi Renzi e Berlusconi si sono sempre sentiti ma la verità è che anche Renzi e Salvini si sentivano. Se l'obiettivo era fare un governo dell'ammucchiata Salvini-Berlusconi-Renzi dovevano dirlo subito. Salvini lo dica: se vuole andare al voto non è vero quello che sto dicendo ma se non vogliono andare al voto lo devono dire a tutti gli italiani".

"L'apertura al Pd? Mi è costata molto questa cosa", ha aggiunto il leader M5S. "Quello che pensavo del Pd, lo pensavo ancora in quei giorni. Tanti nostri attivisti tutt'oggi stanno combattendo governatori e sindaci del Pd. Ma quando si ha il 32% l'obiettivo è provare a dare un governo al Paese. Di fronte a Fico, incaricato da Mattarella, non solo Martina ma anche Delrio e Marcucci hanno dato la disponibilità al dialogo. Nel frattempo" in attesa della direzione del Pd, "Renzi va da Fazio e chiude tutto". Lo ha detto a Porta a Porta Luigi Di Maio, accusando l'ex segretario dem di aver "sabotato" il dialogo tra Pd e M5S.

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