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Politica

Il Pd contro Di Maio: "Vuole epurare i direttori dei Tg Rai"

ANSA
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Negli studi Rai, da Fabio Fazio, si è infranto con Matteo Renzi il dialogo M5S-Pd. E sulla Rai si consuma il nuovo scontro tra i due partiti rivali da sempre.

La polemica viene innescata da una lettera di Luigi Di Maio ai parlamentari: "Nelle ultime ore abbiamo saputo che sono di nuovo partite le richieste ai Tg Rai di fare servizi contro di noi - scrive Di Maio -. Negli ultimi 50 giorni ci avevano trattato con i guanti bianchi perché avevano paura che andassimo al Governo e sostituissimo i direttori. Lo faremo molto presto grazie a una legge finalmente meritocratica". Sembra un preannuncio di sfratto, contro il quale il Pd insorge, con accuse al capo politico cinquestelle di volere "epurare" e "lottizzare" l'emittente pubblica.

Nella lettera Di Maio nega che M5S abbia mai pensato agli incarichi: "Dicono che siamo dei poltronari. Che abbiamo mirato al potere a tutti i costi. È un'accusa che mi fa sorridere, perché se avessimo voluto le poltrone avremmo potuto accettare di fare un contratto con Berlusconi e avremmo avuto le "nostre" poltrone al governo. E adesso vedremo chi sono i poltronari". Quindi l'affondo sulla linea editoriale dei tg. "Non dobbiamo avere paura dei loro servizi in mala fede : ci hanno attaccati per 5 anni, eppure abbiamo vinto a Roma, Torino e siamo arrivati quasi al 33%".

"Si tratta di parole gravissime perché saremmo di fronte ad una pesantissima ingerenza contro l'autonomia del servizio pubblico - attacca il deputato Pd Michele Anzaldi, un passato nella Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai -, nonché un attacco all'informazione senza precedenti portato avanti da chi da settimane tenta di arrivare a Palazzo Chigi con ogni mezzo. I gruppi parlamentari - prosegue Anzaldi - sono chiamati a indicare i nuovi consiglieri del Cda ma non hanno alcun potere sulle nomine dei direttori, che rientrano nella piena autonomia dei vertici del servizio pubblico. Le parole minacciose di Di Maio destano grande preoccupazione in vista del rinnovo del Cda, perché confermano l'intenzione dei cinque stelle di trattare le nomine Rai con la stessa bulimica foga spartitoria che abbiamo visto per le nomine parlamentari".

Anzaldi chiede al presidente della Camera Roberto Fico di acquisire la lettera e valutarne gli eventuali risvolti penali.

Dal senatore Pd Francesco Verducci l'accusa a Di Maio di "un nuovo editto" sulla Rai come quello "bulgaro" di Silvio Berlusconi premier (era il 2002 e il Cavaliere si trovava a Sofia) contro Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi.

"Il Pd non vuole una Rai indipendente dalla politica", ribatte la deputata M5S Mirella Liuzzi, secondo la quale il partito democratico è "allergico alla trasparenza e al merito".

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