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Cronaca

I boss della mafia Messina Denaro e Graviano in platea al Costanzo show nel 1992 preparavano l'attentato

Ernesto Ruscio via Getty Images
Ernesto Ruscio via Getty Images 

Un'intercettazione nel carcere di Ascoli Piceno in cui è rinchiuso Giuseppe Graviano, mafioso condannato per le stragi degli anni '92-'93, avrebbe rivelato un'importante novità sull'attentato ai danni di Maurizio Costanzo, avvenuto in via Fauro a Roma nella notte del 14 Maggio del 1993. Come svela il Fatto Quotidiano Graviano avrebbe detto:

"Nel 1992 a Roma quando c'era Falcone al Costanzo Show dove si sedeva, c'erano otto persone. Eravamo io, palermitani, due di Brancaccio, miei, due di ...(incomprensibile) che poi se ne sono andati che avevano un matrimonio e altri due che si sono pentiti, uno di Castelvetrano e uno di Mazara del Vallo: Sinacori e Geraci".

Le parole, secondo quanto dice il Fatto, sarebbero confermate dal ritrovamento da parte della Dia di una fotografia, in cui si vedono i due capi mafiosi, Messina Denaro e Graviano, seduti fra il pubblico del Maurizio Costanzo Show, molto tempo prima dell'attentato. Probabilmente per studiarne le mosse e i comportamenti.

Contattato dal Fatto Quotidiano, così Maurizio Costanzo ha commentato le novità:

"Apprendo da lei che ci sono foto di Graviano e Messina Denaro e certo mi colpisce. Sapevo che mi avevano seguito quando andavo a visitare il ministro dell'Interno allora in carica, Vincenzo Scotti, ma poi avevano desistito dall'attentato perché sotto la sua casa c'era la camionetta dei carabinieri. Però non le nascondo che immaginare Messina Denaro tra il pubblica mi fa impressione".

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