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Politica

Roberto Speranza: "Liberi e uguali diventi un partito, il nostro rapporto con il Pd dipende dal Pd"

ANSA
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"Si è già perso troppo tempo, non possiamo indugiare oltre". Dal palco di "Restart", la manifestazione dove è prevista la partecipazione anche anche di Orlando, Cuperlo, Fratoianni e Fassina, Roberto Speranza scuote Liberi e Uguali. O Leu si trasformerà da lista elettorale a partito vero e proprio oppure Mdp-Articolo 1 convocherà un congresso per mettere fine a "tentennamenti e ambiguità", incalza Speranza.

"Il risultato del 4 marzo - ha sottolineato il coordinatore di Mdp - è stato deludente ma ancora peggiore è stata la gestione degli ultimi 60 giorni. Tutti dobbiamo chiedere scusa ai nostri elettori. Si è già perso troppo tempo, non possiamo indugiare oltre. La mia proposta è che si convochi al più presto l'assemblea di Liberi e Uguali, che si potrebbe tenere l'ultima domenica di maggio e far partire un percorso costituente con l'obiettivo chiaro e preciso: trasformare la lista di Leu in un partito politico vero e proprio, con una proposta politica innovativa e coraggiosa e una classe dirigente rinnovata".

"Basta aspettare e traccheggiare - ha continuato Speranza - lo dico con il massimo dell'affetto a Pietro Grasso, a Nicola Fratoianni e al gruppo dirigente di Possibile, non può bastare il dialogo sempre cordiale e piacevole tra di noi. Non sono disponibile a sostenere alcuna operazione verticistica, abbiamo già dato e i risultati sono stati molto modesti. Serve un percorso democratico autentico, senza paracadute per nessuno. Una testa un voto, per trasformarci in un partito e superare definitamente i tre soggetti di partenza che alle fine del percorso costituente dovranno sciogliersi".

Punti di contatto possibili tra LeU e il Pd? "Il nostro rapporto col Pd - ha sottolineato Speranza - dipende dal Pd. Se il Pd continua a essere la Buona Scuola, il Jobs Act e l'arroganza di questi anni, le strade si divideranno. Se invece anche il Pd capisce che bisogna azzerare tutto e ripartire, penso sia auspicabile un dialogo. Non è una questione di nomi ma di idee per l'Italia".

Grande preoccupazione nel mondo della sinistra per le trattative in corso tra Lega e Movimento 5 Stelle. "Io penso che questo futuro governo pieghi in modo molto preoccupante a destra. Ora dobbiamo intenderci su quale opposizione fare, se la parola è 'occhio che sta arrivando il governo dei debiti' come si sta dicendo dalle parti del Pd, non ci siamo proprio", ha detto il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni. "I debiti in questo Paese li hanno accumulati tanti, troppo italiani anche grazie alle politiche fatte dai governi del Pd", ha aggiunto.

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