Scegli di capire.

Gedi Smile Abbonati
Inserti
Ancora su HuffPost
Guest
Tutte le sezioni

GEDI Digital S.r.l. - Via Ernesto Lugaro 15, 10126 Torino - Partita IVA 06979891006

Cultura

L'annuncio di lavoro discriminatorio a Imola: "Cercasi commessa autoctona"

filadendron via Getty Images
filadendron via Getty Images 

Cercasi commessa diplomata, di bella presenza, con predisposizione al contatto con il pubblico e al lavoro di squadra, ma soprattutto "con origini e cultura autoctona". Quello che colpisce dell'annuncio di una pasticceria di Imola non è di certo l'errore grammaticale. Come scrive Il Resto del Carlino, se la "bella presenza è un requisito figlio del retaggio culturale dal retrogusto sessista", quello legato alle caratteristiche indigene rappresenta uno step successivo. E così la discriminazione sembra "sconfinare nel fanatismo".

"Così almeno deve essere sembrato a una nostra lettrice - si legge sull'edizione romagnola del giornale - che si definisce 'non autoctona, racchia, ma con un quarto di sangue italiano'. Lei parla di un 'cucchiaino di razzismo tra i cornetti caldi'. E si chiede se i proprietari della pasticceria Noir ('Hanno scelto il nome sbagliato, meglio blanche...) siano a conoscenza delle norme sulla parità di trattamento in materia di lavoro"

Ma a rispondere è il titolare della pasticceria Noir, che si difende asserendo che se quello fosse stato un annuncio discriminatorio, il sito sul quale è stato pubblicato lo avrebbe cancellato.

"Invece non abbiamo avuto alcun riscontro di questo tipo. Cerchiamo solo una persona che sappia parlare un italiano corretto. Se alla signora l'annuncio è sembrato discriminatorio è un problema suo".

Il concetto, però, viene ribadito anche alla fine dell'annuncio, quando, dopo le lodi alla propria azienda ("Sana, giovane, ben strutturata e che ogni 15 del mese paga lo stipendio"), si specifica ancora che:

"Non verranno presi in esame cv senza foto e se non con le caratteristiche richieste - maturità e nazionalità".

Partecipa su HuffPost e Repubblica, in collaborazione con Zeit Online, alla 1° edizione italiana di "My Country Talks". Confrontati con chi ha idee opposte alle tue

I commenti dei lettori
Suggerisci una correzione