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Politica

Il Colle non ci sta

Stefano Montesi - Corbis via Getty Images
Stefano Montesi - Corbis via Getty Images 

Il Quirinale non può accettare diktat sul capo dello Stato e del presidente del Consiglio nell'esercizio delle loro funzioni, a cominciare dalla definizione della squadra dei ministri. La Presidenza della Repubblica fa trapelare irritazione per le recenti dichiarazioni di esponenti politici, ultima quella di Matteo Salvini sulla scelta di Paolo Savona al Tesoro. Una pressione che dal Colle più alto viene esercitata proprio nella fase di definizione degli uomini che comporranno il Governo gialloverde di Giuseppe Conte, affinché sia presentata una lista che sia accettabile per il Quirinale.

Ambienti del Quirinale sottolineano che si sta attendendo l'esito delle consultazioni avviate stamani da Giuseppe Conte. Quanto alla possibilità che esistano veti presidenziali su alcuni ministri, il Colle risponde che "il tema all'ordine del giorno non è quello di presunti veti ma, al contrario, quello dell'inammissibilità di diktat nei confronti del Presidente del Consiglio e del presidente della Repubblica nell'esercizio delle funzioni che la Costituzione attribuisce loro". La Costituzione infatti prevede scelte condivise tra presidente del Consiglio e Capo dello Stato sulla scelta dei ministri. La preoccupazione del Colle è dunque che si limiti l'autonomia del presidente del Consiglio incaricato e del presidente della Repubblica nell'esercizio delle loro prerogative istituzionali.

Mattarella ha inoltre parlato al 55° anniversario dell'Unione Africana, sottolineando che serve una gestione "responsabile" del fenomeno delle migrazioni. L'Italia "crede alla collaborazione" con l'Africa e lo "dimostra l'impegno dell'Italia sul fronte delle migrazioni, un fenomeno di portata storica che va governato da Africa ed Europa insieme, con lungimiranza e spirito di responsabilità e ci ha visto finora in prima linea a sostegno di un approccio volto a sconfiggere le cause profonde di questa tragedia e a tutela della vita e della dignità dei migranti".

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