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Politica

Le famiglie gay la prima polemica nel nuovo governo. Il neoministro della Famiglia Fontana: "Non esistono". Salvini lo smentisce

Cristiano Minichiello / AGF
Cristiano Minichiello / AGF 

A un giorno dal giuramento al Quirinale scoppia già la prima polemica nel nuovo governo ed è una querelle tutta interna alla Lega. Il neoministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, afferma in diverse interviste che le famiglie arcobaleno "non esistono", spingendo per incentivare le nascite e disincentivare gli aborti. Matteo Salvini, però, lo smentisce: "Fontana - dice in un'intervista a Fanpage - è libero di avere le sue idee" ma "non sono priorità e non sono nel contratto di governo".

Insorge la comunità Lgbt: "Parole omofobe, razziste e imbarazzanti", afferma il segretario nazionale di Arcigay, Gabriele Piazzoni, che chiede al premier Conte di assegnare la delega alle Pari opportunità. Monica Cirinnà, la senatrice che ha dato il nome alla legge sulle unioni civili, afferma al Corriere della Sera: "Le famiglie arcobaleno esistono per legge, il ministro Fontana si informi".

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Il primo punto all'ordine del giorno, sottolinea Fontana, è "la natalità. Voglio lavorare per invertire la curva della crescita che nel nostro Paese sta diventando davvero un problema. Lo ha detto anche Cottarelli. È a rischio la tenuta sociale, perché si sta invertendo la piramide fra anziani e giovani". "Anche economicamente - aggiunge - la situazione è insostenibile. Si dice che l'Europa che invecchia abbia bisogno di immigrati. Io credo invece che abbia bisogno di rimettersi a fare figli".

Sugli incentivi, "in Europa sono molti gli esempi di politiche demografiche. In Francia c'è una detrazione fiscale proporzionale al numero dei figli; in Finlandia ogni bebè riceve alla nascita un box-culla pieno di prodotti per l'infanzia, e così via", dice il ministro. "Si potrebbe pensare a un aumento degli assegni familiari o alla riduzione dell'Iva sui prodotti per i neonati. Oppure, visto che vogliamo la flat tax, applichiamola subito ai nuclei con almeno tre figli". Sulle risorse, "essendo un ministro senza portafogli darò molto fastidio al ministro dell'Economia. Vanno spese le risorse che servono, altrimenti il Paese è destinato al declino".

Sulle interruzioni di gravidanza, "restringere il diritto all'aborto è un tema che nel Contratto non c'è, credo anche che nella maggioranza non esista una sensibilità di questo tipo. Purtroppo, a mio modo di vedere", dichiara Fontana. "Voglio intervenire per potenziare i consultori così di cercare di dissuadere le donne ad abortire. Sono cattolico, non lo nascondo. Ed è per questo che credo e dico anche che la famiglia sia quella naturale, dove un bambino deve avere una mamma e un papà".

Le famiglie arcobaleno "per la legge non esistono in questo momento", afferma. Tuttavia "nel programma che è stato steso con i 5 Stelle non si sono, volutamente, toccati i temi etici. E io rispetterò quel programma. Quindi le varie realtà omosessuali, Lgtb, eccetera non si devono preoccupare".

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