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Politica

Il governo Conte incassa la prima fiducia al Senato con 171 sì

ANSA
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Il governo Conte incassa la prima fiducia: a palazzo Madama sono 171 i senatori che hanno votato a favore. I no sono stati 117, gli astenuti 25. Erano presenti al voto in 314, in 313 hanno votato. L'asticella della maggioranza era fissata a 145. L'esecutivo sarà domani alla prova della Camera. Conte, a quanto si apprende da fonti di governo, terrà la delega ai servizi segreti.

Quando la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, ha pronunciato il numero dei senatori che hanno votato sì alla fiducia si è levato un lungo applauso in aula.

Nessuna sorpresa per il primo voto di fiducia. Il governo incassa i previsti 171 sì, 4 voti in più rispetto ai numeri della maggioranza (167 senatori), e si attesta su una soglia di 'sicurezza' di 10 voti in più rispetto alla maggioranza assoluta, che a palazzo Madama è fissata a quota 161.

Ai 58 voti favorevoli della Lega e 109 del Movimento 5 stelle si aggiungono infatti i già previsti 2 voti dei senatori eletti all'estero del Maie, Ricardo Antonio Merlo e Adriano Cario, e i 2 voti degli ex grillini Maurizio Buccarella e Carlo Martelli. Nessun 'soccorso' arriva dal gruppo Per le Autonomie, che durante le consultazioni svolte da Conte in occasione del primo incarico affidatogli dal Capo dello Stato avevano lasciato un "canale aperto" che, però, dopo il discorso programmatico del premier, non si è trasformato in voto favorevole: le Autonomie si sono infatti astenute, anche se con alcune divisioni all'interno del gruppo. Su 8 componenti 2 senatori, Gianclaudio Bressa e Pierferdinando Casini, hanno optato per il 'no', mentre la senatrice a vita Elena Cattaneo si è astenuta. Ha scelto l'astensione anche l'altra senatrice a vita, Liliana Segre.

Nessuna sorpresa neppure sul fronte di un possibile allargamento stabile della maggioranza, con la conferma dello 'spezzettamento' in tre tronconi della coalizione di centrodestra: FdI si astiene, la Lega sta al governo e Forza Italia si pone con determinazione all'opposizione. Anche il Pd conferma il fronte dell'opposizione, votando no alla fiducia, così come Leu.

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