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Cultura

"Guardaci Ministro Fontana, ecco cosa significa essere una famiglia"

Una famiglia arcobaleno risponde al ministro Fontana: "Noi esistiamo"

Per il ministro Lorenzo Fontana, semplicemente non esistono. Ma basta trascorrere un pomeriggio con loro per capire che Tommaso, Franco, Andrea e Lia sono "famiglia" esattamente come tutte le altre, e forse anche di più: "Quando diventare papà significa anche doversi battere perché il tuo status di genitore venga riconosciuto, ecco fai un'esperienza che forse tanti padri non fanno", spiega Tommaso Giartosio, 54enne insegnante e conduttore radiofonico.

Con Gianfranco Goretti, di un anno più giovane e anche lui insegnante in una scuola di cinema, è sposato dal 1998, anche se per la legge italiana il primo matrimonio è quello celebrato negli Stati Uniti, 10 anni più tardi, poi convertito in unione civile grazie alla legge Cirinnà. I loro figli Andrea e Lia, nati negli Usa grazie alla gestazione per altri, hanno invece 10 e 12 anni e stupiscono per intelligenza e sensibilità. Entrambi non hanno gradito le dichiarazioni del vicesegretario della Lega: "Si è fatto un'idea sbagliata e lui non è nessuno per giudicare - chiosa Andrea con tono deciso - Noi siamo nella stessa casa da 10 anni, ci vogliamo bene, siamo uniti: siamo una famiglia!"

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E su cosa sia, per l'appunto, una famiglia, sono tutti d'accordo. Per Franco e Tommaso è "un luogo dove vivono delle persone che si vogliono bene, dove si impara in entrambe le direzioni". A Lia invece, basta una parola per dare la sua definizione: "amore". Osservando l'affetto e la complicità che li unisce, viene spontaneo chiedersi come il ministro Fontana abbia potuto pronunciare quelle parole. La risposta arriva direttamente da Tommaso: "Dire che l'altro non esiste è un modo per combattere contro lo spettro della tua inesistenza, del tuo non contare abbastanza". Uno spettro che ad Andrea, Lia, Tommaso e Gianfranco, non fa assolutamente paura: "Continueremo a parlare, ad esserci, a farci vedere e a dimostrare che, checché ne dica Fontana, noi esistiamo eccome".

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