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Politica

Di Maio: "Al nuovo Governo non vanno bene gli attuali parametri europei"

ANSA
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"Il ministro Tria ha rappresentato quale sia la linea economica di questo Governo: il nostro obiettivo è quello di andare ai tavoli europei per ottenere dei margini per fare investimenti e riforme in Italia. Noi andremo a quei tavoli come Paese fondatore. Il punto fondamentale è che a noi non stanno bene i parametri attualmente in vigore e abbiamo messo su una squadra per andare a contrattarli", ha dichiarato Luigi Di Maio, ospite di Lucia Annunziata a "1/2h in più". "Ma voglio smentire qualsiasi percezione che l'italia si voglia smarcare dal nucleo europeo", ha poi aggiunto.

"Non sto dicendo che tutti i soldi li chiederemo in Europa, perché c'è tanto da ricavare dalla spending review. Noi a andremo ai tavoli con il massimo della serietà e della fermezza. Chiediamo lo stesso trattamento di altri Paesi. Non ci presentiamo con nessuna pistola fumante sul tavolo", ha ribadito Di Maio, che ha poi dedicato una battuta a Mario Draghi, presidente uscente della Bce: ""Draghi è stato un presidente che conosceva l'Italia e in certe situazioni ha portato avanti politiche compatibili con il nostro Paese. Ma va fatta una riforma della governance per permettere al Parlamento Ue di incidere di più. Non mi ha mai appassionato l'idea che dovesse essere il governatore di una banca il nostro uomo forte in Ue. Avrei preferito il Parlamento forte".

"L'appuntamento più importante - ha proseguito il neo ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico - è la legge di bilancio di fine anno, dobbiamo fare tutti i provvedimenti a costo zero e mettere insieme due fondi: uno per il reddito di cittadinanza e uno per il superamento della legge Fornero. Nei prossimi mesi daremo subito risposte agli italiani e faremo quindi il resto". La pace fiscale, però, "non è un condono. Si deve attuare ma non deve avere nessun carattere condonistico", ha precisato il vicepremier.

"Negli anni - ha detto il vicepremier commentando la vicenda di Sacko Soumayla, l'attivista dell'Usb ucciso in Calabria nei giorni scorsi e la situazione dello sfruttamento dei braccianti - i meccanismi di sfruttamento sono stati combattuti aumentando gli oneri sulle spalle degli imprenditori e il risultato è stato di continuare a fare prosperare i disonesti e a gravare sugli onesti. Dobbiamo fare più controlli e ridurre la burocrazia. Per questo l'Ispettorato del Lavoro va potenziato per controllare ed evitare questi malfunzionamenti".

"Oggi - ha detto Di Maio - si riunisce il vertice di coalizione con il premier per individuare quelle che saranno le figure da approvare successivamente in consiglio dei ministri, ma non ci sarà nessun accordo stile 'Manuale Cencelli' sulle deleghe, cercheremo di individuare le persone con le sensibilità più adeguate per i servizi e editoria". "Nel vertice - ha sottolineato - non si discuterà di commissioni parlamentari. L'Esecutivo non interferisce. Il Copasir è espressamente dato alla opposizione. Deciderà il Parlamento quali saranno i soggetti che ambiscono e a chi va. Per la vigilanza Rai - ha spiegato - c'è la prassi di affidarne la presidenza alla opposizione; Ma la libertà del Parlamento la dobbiamo dimostrare qui".

Poi il vicepremier ha rimarcato la caratteristica particolare di questo nuovo Governo della Terza Repubblica: "Un contratto di Governo in cui due forze politiche che parlano di diritti sociali. Abbiamo avuto il mandato di recuperare quei diritti sociali che negli ultimi anni la sinistra ha distrutto" per i lavoratori, mentre "Forza Italia li ha distrutti per gli imprenditori". "Tutte le forze che si porranno all'opposizione - ha aggiunto - saranno all'opposizione. Certo è che i partiti di destra ci definivano di sinistra, quelli di sinistra di destra. Ma questo perché da noi confluiscono istanze di destra e di sinistra che sono state dimenticate da chi ci ha preceduto".

E in quest'ottica di equilibrio di istanze entra in gioco la figura del presidente del Consiglio: "Conte è espressione di due forze politiche, è presidente del Consiglio politico che interpreterà il contratto di Governo. Conoscerete e conosceremo sempre di più Conte. Ha una personalità molto forte, e nel G7 ha già dimostrato che non si accoderà alle forze politiche facendo valere esigenze dell'Italia e degli Italiani", ha sottolineato Di Maio.

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