Scegli di capire.

Gedi Smile Abbonati
Inserti
Ancora su HuffPost
Guest
Tutte le sezioni

GEDI Digital S.r.l. - Via Ernesto Lugaro 15, 10126 Torino - Partita IVA 06979891006

Politica

Martina attacca Salvini: "Se ne frega delle regole"

Ansa
Ansa 

"Buon voto a tutti i cittadini che oggi, fino alle 23, in oltre 700 comuni, hanno la fortuna di poter eleggere il proprio sindaco. Se poi arriveranno tanti voti per la Lega - dice in un tweet il ministro dell'Interno Matteo Salvini - sarà un bel segnale politico a chi fa cortei al grido di 'Salvini assassino' bruciando le nostre bandiere e una risposta chiara a tutti gli intellettualoni, giornalistoni, chiacchieroni e rosiconi della sinistra secondo i quali in 7 giorni avremmo già dovuto rimediare ai quasi 7 anni di governi del Pd #oggivotoLega". Così su Twitter il vicepremier Matteo Salvini, accompagnando il suo messaggio con l'hastag 'Oggi voto Lega' e il simbolo della Lega con Alberto da Giussano in primo piano e la scritta "Salvini premier". Un tweet che, però, ha sollevato una forte polemica da parte del Pd.

"È grave che a seggi aperti per le elezioni comunali proprio il ministro dell'Interno si lanci nell'ennesimo spot elettorale per il suo partito. In nessun paese moderno ciò sarebbe consentito. Abbiamo due vicepremier che anziché governare nell'interesse generale pensano solo alla propria propaganda di partito e questo segna una deriva pericolosa che non può essere sottovalutata". Così il segretario reggente del Partito Democratico Maurizio Martina.

"Trovo sinceramente vergognoso che il ministro dell'Interno, quello che dovrebbe garantire l'imparziale e corretto svolgimento delle elezioni oggi, giorno di votazioni, continui a fare campagna elettorale per la Lega. Dopo Di Maio ieri, oggi anche Salvini ci dimostra l'arroganza e la scarsa cultura democratica del 'governo del cambiamento'". Così il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente dei senatori del Pd, attacca Matteo Salvini.

"Il ministro dell'Interno ha giurato di essere fedele alla Repubblica e di osservarne fedelmente la Costituzione e le leggi, esercitando la sua funzione nell'interesse esclusivo della nazione. Se Salvini non riesce a fare il ministro di tutti secondo questi dettami, lasci la carica e faccia il leader di partito. Davvero nessun problema: solo la sua correttezza". Lo dice la senatrice Simona Malpezzi, vicepresidente del gruppo del Pd.

I commenti dei lettori
Suggerisci una correzione