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Esteri

Patto del petrolio all'ombra dei Mondiali. Nel giorno di Russia-Arabia Saudita, vertice Putin-MbS per aumentare la produzione

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Calcio e affari vanno a braccetto nel Mondiale che si apre oggi in Russia. Mentre i padroni di casa sfidano sul campo la nazionale dell'Arabia Saudita, i rispettivi leader si incontrano per parlare, tra le altre cose, di petrolio. Il vertice è di quelli ai massimi livelli: da un lato il presidente russo Vladimir Putin e il ministro dell'Energia Alexander Novak; dall'altro il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman (MbS) e il ministro saudita dell'Energia Khalid al-Falih, entrambi a Mosca per assistere alla prima partita dei Mondiali.

Mosca e Riad sono concordi nel ritenere che la produzione di petrolio dei Paesi Opec e dei loro alleati debba aumentare gradualmente, ha dichiarato il ministro dell'Energia russo Novak. A suo dire, come riporta Bloomberg, i volumi e la tempistica della crescita della produzione sono ancora in discussione. Novak ha avuto ieri colloqui con il collega saudita al-Falih, ministro del Petrolio, che incontrerà anche oggi in occasione della partita di apertura dei Mondiali. Dal canto suo, al-Falih ha detto che un aumento della produzione di petrolio è ormai "inevitabile".

A maggio, Novak e al-Falih avevano parlato di un possibile aumento della produzione all'interno dell'accordo Opec+, che aveva stabilito tagli alla produzione di oro nero per sostenere i prezzi del barile. Su questo, il 22 giugno a Vienna, è in programma una riunione dell'Opec e dei Paesi produttori che non rientrano nel cartello. Una fonte all'interno del governo di Mosca ha riferito che a Vienna la Russia ha intenzione di offrire un aumento proporzionale delle quote di produzione di tutti i Paesi partecipanti all'accordo Opec+.

A gennaio 2017, l'Opec e altri paesi produttori di petrolio si erano impegnati a limitare la produzione per ridurre l'offerta e sostenere i prezzi. Il 22 giugno l'organizzazione e i suoi partner, 24 paesi in tutto, compresa la Russia, discuteranno del futuro dell'accordo, mentre gli indici Brent e WTI hanno superato a maggio le barriere di 80 e 70 dollari al barile.

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